Se tutto questo può essere inquadrato tra gli obiettivi che possono destare un minimo di interesse, il punto di partenza dovrà essere rappresentato da una riorganizzazione del Carnevale che possa cominciare a dare stabilità e certezze alla stessa festa: Ente, Capannoni, Scuole per Gruppi mascherati e quant’altro. Per quanto riguarda l’edizione 2008, terminata martedì 5 febbraio con il rogo di Peppe Nappa, ecco ciò che secondo noi è andato bene, ciò che non ci è piaciuto e quello che ancora andrebbe fatto.
ASPETTI POSITIVI:
– Un grande plauso va fatto ai carristi che, quest’anno, hanno ottenuto un’ottima fattura delle opere di cartapesta, specialmente considerando le condizioni in cui sono costretti a lavorare per la cronica mancanza di capannoni. Mai come quest’anno c’è stata competizione per il primo posto con il ritorno di una satira politica nazionale, che da tempo non si vedeva.
– Ottimo anche il Peppe Nappa che oseremmo definire come il migliore di tutti i tempi, azzeccata la decisione di Ingenito di donarlo alla città per esporlo all’ingresso di Sciacca, sperando che il sindaco non si faccia sfuggire l’occasione. Bravi anche per l’idea di comporre il gruppo con i ragazzi della scuola, spunto che dovrebbe essere adottato, in futuro, anche da altri carristi.
– Ottima la conduzione di Sasà Salvaggio e Valeria Altobelli, ambedue pieni di grinta, che si sono guadagnati ampiamente i soldi spesi….stessa cosa non possiamo dire di Dana Ferrara che ha fatto ben poco.
– Bella l’idea della sfilata mattutina domenicale, peccato non sia andata a buon fine…ma almeno l’idea si salva.
– Plauso infine anche alle tv locali che, malgrado i problemi iniziali, hanno assicurato la diretta, rendendo partecipe sia chi stava a casa sia chi sta all’estero, che hanno potuto seguire la diretta grazie ad RMK e a SCIACCAONLINE.
ASPETTI NEGATIVI:
– Non si è visto alcun controllo per le bancarelle che vendevano indisturbate martelletti e schiuma a dispetto dell’ordinanza emessa dal sindaco. Non bisognava infilarsi in cunicoli o vicoletti per scovarli, bastava fare una piccola passeggiata già domenica mattina tra i carri e se ne trovavano a iosa, la presenza di questi strumenti arreca non poco fastidio alla gente, anche se rimane comunque criticabile l’atteggiamento di alcuni genitori che compravano gli stessi ai figli e si divertivano a vedere le loro bravate.
– Scarsa presenza dei gruppi davanti ai carri. Sarà che ormai sono decimati rispetto a tanti anni fa (complice il fatto che i bambini sono impegnati con le scuole), ma anche questi scarni gruppetti sono pressappoco assenti. Sarà colpa del freddo ma per questo il rimedio è coprirsi un pò di più, sarà colpa del fatto che non viene fatto osservare integralmente il bando (non ce ne vogliano i carristi) ma tutto ciò va a discapito dello spettacolo.
– Troppe bancarelle lungo la sfilata restringono la carreggiata creando disagi tra la gente, mentre si sono visti pochi servizi igienici.
– Assenza di un direttore di sfilata che possa coordinare i carri ed evitare la situazione spiacevole di domenica mattina, in cui si è percorso solo un quarto di tragitto.
– Assenza di attività collaterali che caratterizzavano le vecchie edizioni (estemporanee di pittura, mostre, esibizione della banda in costume ecc ecc) e per di più domenica mattina a pranzo non era ancora disponibile il servizio di affrancamento delle cartoline commemorative affianco al palco.
– Vendita dei carri ad altri carnevali non regolamentata. Il Comune che paga i premi dovrebbe acquisirli ed esporli in spazi debitamente attrezzati.
– Assenza di manifesti per inibire l’uso di prodotti vietati come martelletti e schiume. I manifesti pubblicitari, soprattutto quelli che vengono affissi fuori Sciacca, dovrebbero contenere a caratteri molto ben visibili con scritte atte a scoraggiare l’uso di questi oggetti.
LE NOSTRE PROPOSTE:
– Maggior numero di forze dell’ordine dispiegate lungo il percorso mascherato ed agli ingressi/uscite della città;
– Nomina ufficiale di uno o più responsabili comunali della sfilata di gruppi e carri;
– Nomina ufficiale di un responsabile di ciascun carro o gruppo che deve riportare al responsabile comunale per qualunque motivo;
– Istituzione di requisiti minimi sostanziali e formali richiesti per partecipare alla sfilata;
– Suddivisione in quote percentuali del premio in denaro assegnato ad ogni carro, calcolate con opportuni coefficienti di peso e associate anche a voci particolari come il rispetto dell’orario programmato di sfilata, la presenza del gruppo a terra lungo il percorso, etc. (ovviamente il tutto deve essere sottoscritto dalle associazioni all’atto dell’iscrizione); se la voce non viene rispettata la quota parte ad essa associata non dovrebbe verrà corrisposta;
– Modifica dell’orario di sfilata dal tardo pomeriggio alla tarda mattinata per consentire a tutti (bambini e anziani, cittadini e visitatori) di godersi la festa ed ottenere consequenzialmente un anticipo della chiusura serale dei festeggiamenti con maggiore serenità per tutti;
– Se l’inizio della sfilata trasla in tarda mattinata, si può pensare di coinvolgere le scuole per rimpinguare i gruppi davanti ai carri e risolvere pertanto anche questo problema.
– Coinvolgere i ragazzi in un concorso per la creazione delle locandine (che non sempre soddisfano) e per il progetto del palco.
– Reindirizzare i contributi dati alle scuole per i gruppi dei carri (spostando i bambini lì) per sostenere le onerose spese per i costumi. Ovviamente, con la loro presenza, vanno ridisegnati gli orari di sfilata dei carri.
– Rigido controllo sulla vendita di alcolici, sopratutto ai minori, non vogliamo più assistere a questa sagra del vino contornata da una sfilata di carri.
– Fissare un orario massimo per la fine delle sfilate. Per chi volesse continuare potrebbe farlo intorno al palco principale con musiche ed attrazioni varie.
– Fare pagare un ticket a chi viene da fuori offrendo in cambio bus navette e parcheggi.
– Un Carnevale su più giornate. Non si capisce come si possa nell’arco di 3-4 giorni bruciare un lavoro di mesi e perchè no un fiume di denaro, in gran parte pubblico.
– Sfilate di gruppi e carri alternati ad avvenimenti sportivi, culturali, musicali, artistici, enogastronomici, tutti indirizzati alla valorizzazione di Sciacca e del suo territorio. Un carnevale di questo tipo, pur con le sue peculiarità: inni,recite, partecipazione libera dei cittadini alle sfilate potrebbe dare a questa manifestazione uno slancio sicuramente diverso.
– Fissare regole precise per lo svolgimento della sfilata, esigere il massimo rispetto per gli orari e maggiore controllo e penalità per chi non rispetta il regolamento. Organizzazione, pianificazione e polso fermo.
– Creazione del marchio Carnevale di Sciacca (nuovo per ogni edizione) con cui realizzare gadgets da vendere durante la manifestazione: Magliette, cappellini, pupazzetti, cinture, bandane, spillette, etc. Sarebbe un’ottima fonte di autofinanziamento per il Comune, chiunque ricercherebbe un ricordino di questo tipo.
Complimenti per la sintesi e la precisione. Perchè non ne facciamo una piattaforma di discussione con chi veramente vuole occuparsi di rendere migliore questa splendida festa e togliergli quest’alone di saga del bere contornata di sfilata di carri allegorici?
L’analisi, dettagliata e precisa, è davvero da sottoscrivere in toto. Una città come Sciacca che “vive” di Carnevale deve imporsi un salto di qualità, partendo dalla costruzione, non più rinviabile, dei Capannoni, evitando che i pezzi pregiati dei nostri carri vadano ad esaltare altri carnevali (Sciacca non viene citata, nessun diritto d’autore viene stabilito a nostro favore) e cercando di introdursi in maniera più decisa e convinta negli spazi preposti (lotterie di Carnevale, stand nelle fiere adatte) considerando che gli spazi televisivi devono essere maggiori e in diretta: far trasmettere il nostro Carnevale a molte settimane dalla fine delle festa secondo me è pressochè inutile.
Si deve e si può migliorare, le potenzialità ci sono, sfruttiamole con criterio.
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