Siamo alla vigilia delle Elezioni Nazionali e Regionali, conosciamo i Partiti, i Candidati, i loro programmi.
Sappiamo che tutti, indistintamente, vogliono il nostro benessere e la nostra tranquillità economica, in una sorta di gara a chi promette di più o a chi la spara più grossa.
In tutta questa “confusione” nessuno fa più caso alle responsabilità ed ai responsabili di quanto è accaduto ed accade, come in una sorta di frullato all’italiana, fatto con ingredienti diversi ma amalgamati in un’unica bevanda o pietanza.
In Sicilia poi, la confusione è accentuata dal fatto che il Siciliano non fa più caso a chi ruba e a chi è derubato. Tra chi aiuta la mafia e chi la combatte. Tra chi subisce il pizzo e chi lo denuncia. Tra la politica connivente e quella del distinguo.
Spesso, qui in Sicilia, avviene una sorta d’inversione della logica della ragione, in cui l’isolamento delle persone, delle Associazioni, delle Istituzioni è proprio conseguenza del voler denunciare, combattere o, più semplicemente, pretendere di vivere liberi.
La perdita di memoria è il nostro più grande nemico, cioè, dimenticare troppo in fretta e facilmente chi ha tentato di riscattare e ridare dignità ad un’intera terra ed a un’intera generazione. Tra questi è Giovanni Falcone.
L’Altra Sciacca vuole ricordare, proprio in occasione delle elezioni e nella scelta che ognuno di Noi andrà a fare, “L’Eroe Falcone” con sue parole, estrapolate da un’intervista:
Intervistatore: Lei ha detto: “Il vigliacco muore più volte al giorno, il coraggioso una volta sola”. Questo vuol dire che Lei non ha paura ?
Falcone: “l’importante non è stabilire se si ha paura o no, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa.
Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.”
Pietro Mistretta