Venerdì 4 aprile 2008 si è svolto l’incontro tra le Associazioni “No-Profit” e i candidati Saccensi alla Regione Siciliana.
Anche Noi de L’ALTRA SCIACCA eravamo presenti e siamo intervenuti nel dibattito che ne è scaturito con i candidati.
Il nostro intervento è stato incentrato principalmente sulla questione Terme e su come i candidati, se eletti, si sarebbero impegnati a risolverla.
Nel corso del nostro intervento si è posto l’accento sulla questione della chiarezza e dell’informazione, poco conosciuta alla stragrande maggioranza dei presenti, come, ad esempio, sui compensi assegnati dalla Regione Siciliana agli amministratori delle Terme S.p.A.
Le Terme di Sciacca S.p.A. sono di fatto una società partecipata dalla Regione Siciliana (ne detiene attualmente il 100%) ed in base ad all’art. 1, comma 735 della Legge 296/2006 e art. 16, comma 1 della Legge Regionale n. 2/2007, che i compensi da assegnare agli organi di gestione della società sono indicati su base annua sulla Gazzetta Ufficiale.
Le nostre Terme S.p.A. non sfuggono a tale regola e quindi la Regione ne ha indicato i compensi da attribuire ai vari componenti come da tabella che segue:
Risulta evidente che in base alle attuali condizioni in cui versano le Terme di Sciacca, tali compensi non solo risultano non compatibili, ma addirittura gridano allo scandalo se si raffrontano con l’attuale stato di degrado e di fermo del complesso idrotermale.
Se a tutto questo aggiungiamo l’ormai scandaloso, altalenante e inconcepibile ritardo nel pagamento degli stipendi dei lavoratori, il quadro risulterà completo e sicuramente non edificante, tenuto conto anche dal fatto che l’altra realtà termale siciliana, Acireale, lavora, eroga servizi e produce corrispettivi.
Come se non bastasse, gli stessi responsabili, in quanto amministratori, dello sfascio e del degrado in cui versano le Terme vanno in TV a raccontarci di quanto sono bravi e di quanto lavoro svolgono per far si che le nostre beneamate terme diventino “..più belle e più splendenti che prima !!” (Petrolini docet).
Oltre il danno anche la beffa !!!
Se le “intenzioni” sono cosi genuine, il C.d.A. delle Terme faccia tre cose:
1 – Presenti pubblicamente il Piano Industriale, più volte indicato come esistente ma che nessuno ha mai visto;
2 – Rinunci ai suoi compensi degli ultimi due anni a favore della manutenzione e riavvio dell’attività nello stabilimento termale, dando dimostrazione che la loro è una prestazione di “servizio” per il rilancio delle Terme;
3 – Spieghi ai cittadini come mai si è passati da “un rilancio con nuove assunzioni” ad “un parziale utilizzo dei dipendenti attualmente in forza.” Forse qualcuno alla fine potrebbe anche credere alla bontà delle loro intenzioni.
Infine è d’obbligo fare una piccolissima domanda al nostro Sindaco, visto l’assordante silenzio che ha preferito tenere sino ad oggi sull’argomento:
Non ritiene che la richiesta di dimissioni dell’intero Consiglio d’Amministrazione delle Terme S.p.A. , tenuto conto della completa inattività della struttura, formulata da Noi e da altri, era ed è un suo preciso dovere richiederle ?
Se come immaginiamo la risposta sarà negativa, giudichi la città il suo operato, Noi ci limitiamo a fare la cronaca di un’aberrante e costante “Ordinaria Follia“.
Il Direttivo de L’ALTRASCIACCA
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