Al Presidente di SOGEIR ATO1 di Sciacca Vincenzo Marinello
e p.c. ORGANI DI STAMPA – SEDE
Egr. Sig. Vincenzo Marinello,
alla luce del decreto firmato in data 20 Maggio 2008 dal Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo con cui vengono di fatto eliminate ben 18 società d’Ambito territoriale su 27, l’associazione L’ALTRA SCIACCA, a nome di diversi cittadini saccensi, desiderava porgerle alcune quesiti, in attesa degli sviluppi che seguiranno questo provvedimento, dalle cui sorti dipenderà senz’altro anche il futuro della società da lei gestita.
Abbiamo seguito con attenzione le numerose campagne di informazione e pubblicitarie promosse dalla vostra Azienda nonchè il suo modus operandi all’interno dell’hinterland saccense. Ritenendo che la SOGEIR ATO1 di SCIACCA abbia finora discretamente ben operato per tutto il periodo della propria attività, auspichiamo che questa non finisca tra le aziende in lista di soppressione.
Tenendo presente che Sciacca, con il suo 20% di raccolta differenziata, si è piazzata all’8°posto della classifica dei Comuni più ricicloni dell’ultimo anno, stilata da Legambiente, e che il sistema ATO (con l’espansione a 27 unità) ha prodotto un deficit di 600 milioni di euro ci siamo chiesti:
– In che modo sarà premiata la costanza dei cittadini saccensi che hanno effettuato la raccolta differenziata in questi ultimi anni?
– E’ possibile quantificare, in termini pratici di costi o percentuali di risparmio, quanto deriva dall’esercizio di questa pratica, in modo da invogliare ulteriore gente ad eseguirla?
– Qual’è il bilancio economico complessivo della Sogeir, tenendo presenti i costi sostenuti in pubblicità e quanto questi ultimi incideranno sull’imposta che noi cittadini dovremo pagare?
– In definitiva, a Sciacca, pagheremo di più (per comprire buchi e/o spese) o pagheremo di meno, visto che siamo “ricicloni”?
– Quando potrà partire anche a Sciacca il servizio porta a porta?
Abbiamo poi notato che i cassonetti per la raccolta differenziata vengono distinti in: CARTA/PLASTICA e VETRO/LATTINE. Ciò lascia supporre che questi vengano successivamente portati in luoghi per lo smistamento e la separazione in CARTA, PLASTICA VETRO e LATTINE.
– I costi di questi ultimi, se ci sono, quanto incidono economicamente sul ciclo della raccolta differenziata? Non sarebbe meglio collocare quattro tipologie di contenitori differenti in modo da evitare ulteriori lavorazioni?
Infine, volevamo girarle, così come ci è pervenuta, la domanda di un nostro lettore che ci chiedeva: “Ma dopo lo stoccaggio di S. Maria, dove va a finire il cumulo di materiali precedentemente raccolti in città e già differenziati?“
In attesa di una vostra cortese risposa, porgiamo distinti saluti.
ASSOCIAZIONE L’ALTRASCIACCA
Io sapevo che la costanza dei cittadini sarebbe stata premiata con un “rimborso”, in proporzione 140 euro ogni 1000Kg di raccolta differenziata pesata sulla bilancia posta nell’isola ecologica (vicino lo stadio).Nell’anno 2007 ho realizzato circa 700kg di raccolta differenziata pesata (ho le ricevute) e ad oggi ancora aspetto rimborso e notizie, e con me anche una mia amica.
Siamo tra le città più reciclone ed attive in questo senso, ma attendiamo ancora di capire quando e come raccoglieremo i frutti di tutta questa raccolta differenziata. Speriamo che rispondendo alla missiva, possano chiarirci le idee e farci “entusiasmare” a differenziare ancora di più. Sia per noi stessi che per l’ambiente che ci circonda.