Acqua pubblica? L’Altra Sciacca c’è! 1


Questa sera a Menfi, presso l’aula consiliare, si è tenuto un importante incontro. Il movimento dei sindaci contrari alla privatizzazione dell’acqua ha ribadito la volonta’ di non consegnare alla societa’ d’ambito le reti idriche cittadine e di indire un referendum in tutti i comuni della provincia affinche’ siano i cittadini a pronunciarsi in merito.

E’ stata una manifestazione di sensibilizzazione della cittadinanza, alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni agrigentini che fanno parte del movimento per l’acqua pubblica e all’interno della quale non si è ovviamente visto il nostro sindaco Mario Turturici che nel frattempo si sta prodigando, in questi giorni, in direzione esattamente opposta, nel nome di una Legge Galli comunque ampiamente disattesa nel suo significato originario.

L’Altra Sciacca era però presente, in rappresentanza di tutti quei cittadini saccensi che sono contrari a questa becera privatizzazione, ed ha partecipato all’interessante dibattito con una nutrita delegazione a seguito.

I concetti affrontati dai convenuti e ribaditi in quella sede, approvati da tutti i partecipanti (appartenenti a qualunque professione religiosa, schieramento politico o estrazione culturale, dalle istituzioni ai singoli cittadini) sono stati i seguenti:
– L’acqua è un bene prezioso e, senza paura di essere smentiti, sicuramente più dell’oro, perchè senza l’acqua non c’è vita e l’acqua stessa è vita.

– E’ un bene essenziale per la sopravvivenza umana e senza il quale l’uomo non potrebbe nemmeno esistere.

E’ soprattutto un bene comune e l’acqua non deve che essere di tutti.

– L’acqua non può avere colore politico, e la battaglia per l’acqua non appartiene alla destra come non può appartenere alla sinistra.

– Non può essere considerato un bene di pochi.

Per questi motivi si ritiene inaccettabile la privatizzazione. Non si può conciliare il bisogno essenziale di acqua con l’interesse di chi con l’acqua vuole ricavarci profitto. I cittadini non possono subire passivamente, la logica di chi vede l’acqua come fonte di business invece che fonte di vita. Non può, per fare arricchire pochi, provare sulla propria pelle un radicale raddoppiamento dei prezzi al consumo. L’acqua deve anche avere un costo sostenibile per tutta la collettività e per questo non può che essere pubblica.

Continuiamo a dispiacerci della scelta operata dal nostro primo cittadino che consegnando i nostri acquedotti a Girgenti Acque ha contestualmente consegnato anche i nostri portafogli ad una serie di Società per Azioni di cui in questi giorni vi abbiamo illustrato il tariffario.

Promettiamo, fin da oggi, la giusta battaglia contro la privatizzazione dell’acqua. Non è giusto che altri scelgano per noi ma è giusto dare la parola ai cittadini per sapere cosa ne pensano della questione. Per questo motivo il Forum regionale e quello italiano per l’acqua proporranno un referendum popolare per l’acqua non privatizzata.

Noi, de L’ALTRASCIACCA, che siamo entrati a far parte di questo forum a partire dalla data odierna, vi terremo informati e ci schieriamo fin da subito in prima linea, con tutte le associazioni ed i cittadini che invitiamo ad aggregarsi a noi, nella difesa del sacrosanto diritto di scegliere le sorti di questo prezioso bene che deve rimanere pubblico, affinché nessuno ne sia privato o debba pagare costi esageratamente più alti di quelli attuali in nome di una logica del guadagno di pochi a discapito della collettività.


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