Ritorniamo oggi a parlare di ATO IDRICO e di PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA. Lo spunto ci viene offerto direttamente dal nostro sindaco Dott. Mario Turturici, che durante uno dei suoi interventi all’interno della trasmissione “LA GIOSTRA” andata in onda su Tele Radio Sciacca lo scorso martedì sera (24-06-2008), a proposito di ATO RIFIUTI, ribadiva:
Ecco il VIDEO:
Ed ecco la sua TRASCRIZIONE:
“Noi avevamo prima una gestione in appalto, prima ancora che nascesse l’ATO Rifiuti. Avevamo la discarica e gli altri pagavano per venire nella nostra discarica. Oggi abbiamo una società in cui siamo soci, non abbiamo la titolarità della potestà, nel senso che non avendo la percentuale massima di azionariato (abbiamo il 28%) non possiamo comandare come potremmo comandare se fossimo soli e allora, come soci, oggi paghiamo noi la discarica. LA DISCARICA NOSTRA, del Comune di Sciacca, che prima gli altri ci pagavano, per venire a conferire i loro rifiuti, oggi come Comune siamo costretti non soltanto, diciamo, a metterla a disposizione degli altri ma addirittura ad uscire soldi… e allora, dal punto di vista, come dire, del ragionamento localistico, prettamente localistico, che non ha nulla a che fare con la bontà della legge, come Comune, tutto sommato, non abbiamo avuto grandi benefici”
Insomma… l’ATO RIFIUTI, secondo il nostro Sindaco, è stato quasi un errore e comunque non ha prodotto vantaggi per Sciacca e la sua cittadinanza. Allora ci chiediamo:
– Perchè ripetersi con l’ATO IDRICO?
– Perché consegnare la nostra acqua e i nostri acquedotti a società private?
– Perché dobbiamo vederci raddoppiare i costi di questo bene essenziale pur possedendolo?
Nell’attesa di ricevere le tanto sospirate risposte ai nostri interrogativi, da parte del nostro primo cittadino, proviamo a tradurre le sue parole, rapportandole al discorso ATO IDRICO e vediamo cosa ne viene fuori:
“Noi avevamo prima una gestione in appalto affidata ad una ditta pubblica, l’EAS. Certo, non si può dire che fosse efficiente, infatti dovevamo intervenire noi per tappare i suoi buchi e alla data odierna deve ancora darci 5 milioni di euro che, prima o poi dovremmo anche chiedergli, ma pur sempre ditta pubblica era. Infatti, la società privata che adesso gestisce l’acqua non sta dimostrando questa grande efficienza che dovrebbe farci rimpiangere i costi più bassi che pagavamo con la società pubblica. Tutto questo, prima che nascesse l’ATO IDRICO al quale ho fatto aderire Sciacca. Avevamo acqua per noi e per tutta la provincia. Alcune sorgenti servivano infatti anche l’hinterland. Oggi abbiamo invece una società in cui siamo soci, non abbiamo la titolarità della potestà, nel senso che non avendo la percentuale massima di azionariato (abbiamo il 5% scarso?) non possiamo comandare come potremmo comandare se fossimo soli e allora, come soci, oggi paghiamo noi l’acqua. L’ACQUA NOSTRA, del Comune di Sciacca, che prima gli altri potevano anche pagarci, oggi come Comune siamo costretti non soltanto, diciamo, a metterla a disposizione degli altri ma addirittura ad uscire soldi, tanti soldi, … e allora, dal punto di vista, come dire, del ragionamento localistico, prettamente localistico, che non ha nulla a che fare con la bontà della legge, come Comune, tutto sommato, non abbiamo avuto grandi benefici. MA PERCHE’ ALLORA HO FATTO QUESTA SCELTA? PERCHE’ NON AVVISARE ED INFORMARE LA CITTADINANZA DI TUTTO QUESTO E FAR DECIDERE A LORO?
Il nostro destino è segnato ma NOI de L’ALTRA SCIACCA lotteremo affinché l’acqua torni pubblica. Non possiamo accettare che un bene prezioso e fondamentale per la nostra sopravvivenza sia MERCIFICATO dove PRIVATIZZARE potrebbe diventare PRIVARE. Non ce lo possiamo permettere né lo possiamo permettere.
Non possiamo ritrovarci, da un giorno all’altro, coi prezzi dell’acqua gonfiati vedendo mantenere o aumentare l’inefficienza e contemporaneamente diminuire la quantità d’acqua che avremo a disposizione. Volete un esempio? Eccovi accontentati:
DA AGRIGENTO NOTIZIE – 25/06/2008 15:02 Canicattì
Da oggi fontanelle pubbliche senz’acqua Da stamattina le fontanelle pubbliche che si trovano sparse sul territorio comunale di Canicattì non erogano più acqua. Il motivo per il quale è stata bloccata l’erogazione è da attribuire al passaggio degli impianti alla Girgenti acque autorità d’ambito che gestisce il servizio di approvvigionamento idrico in provincia di Agrigento. In particolare il Comune dovrà provvedere ad installare dei misuratori idrici che permettano di quantificare i litri di acqua che vengono erogati dalle fontanelle pubbliche in maniera da pagare i costi al nuovo gestore del servizio.
E questo è solo l’inizio!!!
Io vorrei capire chi gli ha messo in testa tutte questi discorsi sull’acqua privatizzata!
Signor Sindaco, cerchi di agevolare il cittadino. Non vede che questa privatizzazione è una nota stonata? Non esistono altre soluzioni? Il richiedere i soldi che il comune vanta dall’EAS è peccato? Cos’altro dovremo pagare (salatamente) per dei servizi che ormai, caro Signor Sindaco, sono SCADENTI? Stiamo perdendo tutto e Lei ci parla di Girgenti acque? La nostra città ha bisogno di atti d’amore, non di atti rattoppabuchi!
E per favore, finitela di chiamare Sciacca: Città turistica! Non se ne può più di essere presi in giro!
Non ci aspetta un futuro roseo se si continua così!