Riportiamo un articolo del giornalista saccense Franco Iacch, pubblicato su AGRIGENTOFLASH.IT, che ci sentiamo di condividere in pieno:
Sciacca: Il 100% delle zone balneari saccensi è priva di rete fognaria
Cronaca – Sciacca – 20 Agosto 2008 14:43
Il 100% delle zone balneari saccensi è priva di rete fognaria. Da San Giorgio a Sovareto, passando per Tempi Russi, dal Lido Salus alla Tonnara e Foggia, da Renella a San Marco, il comune denominatore è quello per cui da decenni si dibatte, ma senza trovare soluzione: l’inquinamento del mare della nostra costa non può prescindere dalla realizzazione delle reti fognarie. La realtà è quella che di volta in volta emerge lungo il litorale saccense sotto forma di bollicine, acque torbide e puzzolenti. Oggi qua, domani là, ma il problema rimane in tutta la usa drammaticità.
L’attivazione del depuratore e il completamento della rete fognaria risolve solo in parte una questione più ampia. Se è vero che ne beneficia un’intera contrada come quella di Isabella, se è vero che si libera il porto dai 12 scarichi che in esso confluiscono, è pure vero che tutte le zone balneari, diventate col tempo residenziali, rimangono ancora soggette a pozzi a tenuta stagna. Una realtà troppo anacronistica rispetto agli obiettivi di una città che punta per il suo rilancio economico proprio sul turismo.
Due chilometri di spiaggia dalla sabbia dorata, punto di riferimento storico dei saccensi, a due passi dal centro storico, distrutta da una edificazione irrazionale, è perennemente inserita nel decreto regionale delle zone non balenabili. La risoluzione del problema non può dipendere da eventi sovrannaturali o dalla presenza del vento di ponente che spazza la sporcizia che porta lo scirocco. Il rimedio è uno solo: fare diventare la realizzazione delle reti fognarie nelle zone sprovviste una emergenza prioritaria.
Franco Iacch
E’ vero, la realizzazione delle reti fognarie nelle zone balneari è una priorità. Si potrebbe cominciare da quelle zone (Lido Salus, Tonnara e Foggia) che ormai fanno parte dell’agglomerato urbano della città e che sono prossime all’area in cui è insediato il depuratore. Ciò consentirebbe di tornare a fruire a pieno dello splendido litorale sabbioso che dallo Stazzone si distende fino alla Foggia che, per adesso, è solcato da numerosi rivoli che durante il giorno scorrono in maniera discontinua fino al mare.
Tale iniziativa rientra nei programmi dell’Amministrazione Comunale?
faccio una ulteriore considerazione: non appena entrerà in funzione il depuratore, le acque reflue, dopo il trattamento di depurazione, dove saranno sversate? E’ ragionevole pensare che saranno immesse nell’adiacente vallone (quello, per intenderci, che costeggia l’opificio dei F.lli Tummiolo, passa sotto la “variante”, sotto il ponte della SS 115, all’altezza del ceramista Prestia, sotto il ponte della dismessa ferrovia, per poi sfociare in mare alla Tonnara). Ma, è previsto lo scarico sotto costa, oppure è previsto l’allontanamento con tubazione interrata nel vallone, che prosegue con condotta di allontanamento sottomarina (pennello a mare)?
E se così è previsto da progetto, quando dovrebbero iniziare i relativi lavori di costruzione?
Apprendo oggi dal notiziario di TRS che, entro la fine dell’anno, grazie ad una variante al primo stralcio del PARF, le zone di Lido Salus e della Tonnara avranno la possibilità di collegarsi alla rete fognaria. La novità è veramente di rilievo perchè, come evidenziato nel precedente mio commento del 23 agosto, la realizzazione di queste opere di primaria importanza, torna a dare dignità a quanti risiedono stabilmente nella zona, ai tanti che nel periodo estivo vi soggiornano e ad un litorale da lungo tempo mortificato dalla non balneabilità ufficiale. E’ un chiaro segno che si va nella direzione giusta in tema di città turistica.
Allo stesso tempo, limitare la variante al solo Lido salus e Tonnara, mi appare una operazione politica fortemente penalizzante della “Foggia” che conta un cospicuo numero di famiglie residenti e che da qualche anno sta registrando un ritorno di presenze turistiche che sembra sfuggire alle attenzioni dell’Amministrazione Turturici. L’ultimo intervento pubblico sulla località balneare risale alla dotazione da parte della Giunta Cucchiara (non è opinione politica, ma storia),del litorale foggiano della pubblica illuminazione artistica e al rifacimento dell’impianto di illuminazione della via dei Coralli, delle Orate e degli Scogli, facente parte del progetto che portò all’illuminazione della “variante”, Capo San Marco e alla sostituzione del fatiscente impianto di via al Lido. In quegli anni la località è stata servita anche dai bus cittadini.
Poi, il nulla.
I servizi primari di cui la contrada avrebbe bisogno si fermano inspiegabilmente alla Tonnara. Infatti, alla Tonnara è ferma la rete cittadina del metano (e non giunge alcun segnale o volontà politica di un suo prolungamento) e adesso, apprendo dal sindaco Turturici, che alla Tonnara si fermerà anche la rete fognante. Contrada Foggia bypassata e bistrattata.
Insisto ancora che nulla è dato sapere circa le modalità di scarico in mare delle acque reflue depurate (scarico sotto costa o allontanamento tramite condotta sottomarina?)
Su quest’ultimo punto in paricolare, ma anche sull’inconsistenza dell’attività di programmazione dell’esecutivo Turturici, invito L’ALTRA SCIACCA a farne argomento di discussione
Abbiamo ricevuto oggi, una email da parte di alcuni residenti della Foggia che riprendono l’intervento di Rosario e, come da richiesta, la pubblichiamo e ne facciamo argomento di discussione.
Battito zero. Nessun segno di vita. Encefalogramma piatto. Ricordate quando il sindaco Mario Turturici rispondeva a tutto e a tutti, quando veniva sollecitato sulla pur minima questione? Alla storia passeranno i botta e risposta che nei primi mesi del suo insediamento ebbe con il consigliere Bellanca. Adesso il sindaco sugli argomenti che, probabilmente gli creano più di qualche criticità, somministra cloroformio, con il chiaro intento di anestetizzare le legittime richieste dei cittadini, tenendo un basso profilo, secondo la filosofia del “calati juncu chi passa la china”.
Non è possibile che, ad esempio, non deleghi nemmeno l’assessore ai rapporti di quartiere, Mario Venezia, a rispondere a quei cittadini che, riguardo alla mancata previsione della rete fognaria alla Foggia, hanno fatto sentire la propria voce. Non riesce manco a chiarire, facendoselo dire dal personale tecnico del Comune, se questa condotta di allontanamento verrà costruita oppure no.
Viceversa, dove sente forte il vento favorevole dell’opinione pubblica, non esita a cavalcare l’argomento. Si veda la vicenda sul Centro di Accoglienza. Qualcuno potrebbe ricordargli (ma chi dei consiglieri di opposizione, dai quali, forse ci si aspetterebbe dicessero qualcosa Ma anche qui battito zero e respiro assente, impegnati come sono nella guerra dei veti incrociati che riconsegnerà questa città per altri cinque anni alla destra) che il suo programma elettorale, con il quale ha vinto le elezioni del 2004 comprendeva l’attivazione di uno “SPORTELLO INFORMATIVO PER IL DISABILE, L’IMMIGRATO E LE FAMIGLIE DISAGIATE”