IL DOPO FESTIVAL 1


Chi pensa che Sciacca sia il paese del Carnevale più divertente della Sicilia, in cui la cultura popolare, fatta di musica, prosa, poesia ed estro, viene espressa e tramandata, con dovizia di particolari, da genitori a figli, non si sbaglia. Chi pensa che Sciacca sia solo e soltanto Carnevale, ovvero “sasizza e vino” e null’altro, deve però ricredersi.

E deve ricredersi non perché lo dice L’ Altrasciacca, bensì per la dimostrazione tangibile di una capacità nel “fare”, concretizzatasi nei quattro giorni dell’evento SciaccaFilmFest che travalica le nostre conclamate e sperimentate abitudini saccensi e sperimenta, con successo, ed offre la possibilità di percorrere nuove strade culturali alternative.

Un valido esempio di come si possa , ripeto con successo, investire nella cultura o per meglio dire in tutte le manifestazioni espressive umane che vanno dalla musica al canto, dai corti ai lungometraggi, dal film di denuncia a quello d’autore, lo ha dato Sino Caracappa, pioniere di un progetto che cerca di far nascere a Sciacca un centro polivalente di sviluppo di tutte queste arti.

Caracappa, quindi la Vertigo S.r.l., l’ha fatto già da tempo, rischiando in proprio investendo su giovani autori, cantautori, musicisti ed altro, che in un contesto di adagiate e collaudate “(in) certezze” fondate soltanto sulla voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, fanno apparire più ciclopico lo sforzo profuso dalla stessa società in questi anni.

L’aver introdotto nella riuscitissima manifestazione del SciaccaFilmFest films, documentari, presentazioni di libri, conferenze di approfondimento , teatro dei pupi, incontri con registi, critici cinematografici, scrittori, ed anche un concerto jazz non lascia alibi a nessuno circa la possibilità di esserne a conoscenza e quindi di poterne usufruire.

Chi lo ha fatto ne è rimasto entusiasta, chi non l’ho ha fatto… beh… peggio per Lui, non sa cosa si è perso. Noi de L’AltraSciacca siamo perfettamente (e consapevolmente) a conoscenza di queste (e di altre) potenzialità e plaudiamo a chi, come la Vertigo S.r.l. e Sino Caracappa, riesce a concretizzarle.

Abbiamo ricevuto, a tal proposito, e pubblichiamo, una lettera firmata da quattro saccensi:

La cultura è organizzazione, disciplina del proprio Io interiore, è presa di possesso della propria personalità. È conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri

Antonio Gramsci

Si è chiuso il sipario sullo SciaccaFilmFest: unica grande manifestazione degna di un’estate. Bilancio Positivo. Il merito? Solo di Sino Caracappa e dei suoi validissimi collaboratori che, con forza organizzativa e trainante, hanno fatto sì che la città, per quattro giorni, si risvegliasse dal letargo culturale in cui era piombata.

Demerito del letargo? Il disinteresse totale per la cultura dell’amministrazione comunale e dei politici al completo. Non salviamo nessuno.

Il programma della manifestazione, illustrato abbondantemente nelle brochure, era abbastanza diversificato, offriva films, documentari, presentazioni di libri, conferenze, teatro dei pupi, incontri con registi, critici cinematografici, scrittori, ed anche un concerto jazz a chiusura. Ma una domanda
nasce spontanea: Il sindaco, gli assessori e i politici, dov’erano? E’ possibile che fra tutti, diciamo TUTTI, non ci sia uno, diciamo UNO, a cui piaccia qualcosa che non sia “i Cugini di Campagna”?

Noi (siamo quattro amici), in quanto cittadini, non ci sentiamo rappresentati né da questa amministrazione né dai politici locali che riscaldano le poltrone. E poiché la speranza è l’ultima a morire, auspichiamo l’elezione di un VERO sindaco che rappresenti degnamente, in lungo e in largo, la città e i suoi abitanti.

Siamo stufi di beghe politiche e di scalate sugli specchi, di arrivismi e degrado, la città esige una rinascita in tutti i sensi.

Grazie Sino Caracappa per avere donato alla città una manifestazione culturale importantissima. Dopo anni, abbiamo visto gente VIVA, partecipe, interessata e questi quattro giorni intensi hanno fatto comprendere che non siamo morti a noi stessi.

(Lettera firmata da quattro amici al bar)


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Un commento su “IL DOPO FESTIVAL

  • Salvatore I.

    Tanto per fare un altro esempio: ieri sera sono stato alla serata inaugurale dello Sciacca Jazz, seconda edizione, organizzata da Accursio Cortese, cui faccio i miei più sinceri complimenti. Ad inizio sarata il buon Accursio è salito sul palco per presentare gli artisti che si dovevano esibire e per i ringraziamenti di rito all’amministrazione comunale e all’assessorato allo spettacolo, che a detta di Accursio “hanno fortemente voluto” la riedizione dello Sciacca Jazz. Indovinate quanti rappresentanti della amministrazione c’erano a ricevere questi ringraziamenti? Nessuno. A pensar male si fa peccato, diceva quel peccatore di Andreotti, ma spesso ci si azzecca…
    Altra riflessione: io vado spesso alle poche manifestazioni culturali organizzate a Sciacca ma vi assicuro che raramente ho visto i nostri amministratori seduti a godersi lo spettacolo, che strana coincidenza col degrado culturale della città…
    PS: per l’altrasciacca, non vi aspettate nessun amministratore all’inaugurazione della mostra Sciacca Vista da Noi, altrimenti potreste rimanerci male…