IL PUNTERUOLO DILAGA… 1


Mentre Piazza Lazzarini, oggi, si è risvegliata nelle stesse condizioni illustrate con le fotografie scattate ieri, in Piazza del Popolo un’altra pianta si è ammalata. Lo era da prima o il punteruolo sta dilagando?

Noi, in attesa di saperlo, continuiamo a leggere…

MISURE FITOSANITARIE CONTROLLO ED ERADICAZIONE PUNTERUOLO ROSSO DELLA PALMA IN SICILIA

L´Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.13 del 23.03.2007, i Decreti Assessoriali, inerente le misure fitosanitarie per il controllo e l´eradicazione del Rhyncophorus ferrugineus – punteruolo rosso della palma.

E´ fatto obbligo ai Comuni, Enti Pubblici e privati, proprietari di giardini domestici, vivaisti, importatori e a tutti gli altri soggetti interessati, di ottemperare alle disposizione del presente decreto.

Ecco il decreto (CLICCA PER VISUALIZZARLO) da cui estraiamo le parti più significative:


Le piante ormai compromesse, con sintomi gravi, vanno invece immediatamente estirpate e incenerite con tutto il materiale di risulta. Le piante sane, contigue a quelle attaccate, dovranno essere sottoposte a misure di profilassi effettuando ripetuti trattamenti localizzati con insetticidi, avendo cura di bagnare a fondo la parte interna della porzione apicale (impiego di ugelli a bassa pressione).

L’installazione di trappole al feromone di aggregazione consente di rilevare eventuali presenze di Punteruolo rosso nelle aree monitorate e di programmare, in funzione delle avvenute catture, eventuali interventi fitoiatrici.
Nelle piante in buono stato vegetativo e non infestate, sono assolutamente da evitare gli interventi cesori poiché le ferite costituiscono siti preferenziali per l’ovideposizione del fitofago.

Per le piante compromesse si ritiene inevitabile l’adozione di misure di eradicazione.

– l’abbattimento deve essere effettuato in assenza di vento;
– deve essere predisposta la copertura dell’area sottostante la proiezione della pianta da abbattere con un telo di plastica;
– l’abbattimento di un esemplare di palma d’altezza alla corona superiore ai metri 3,00 richiede il carrello elevatore per il taglio e la gru per l’imbracatura della porzione infestata. L’operazione deve evitare la fuoriuscita di bozzoli.

– qualora non si possa procedere alla bruciatura in loco delle parti infestate, queste devono essere tempestivamente chiuse in sacchi per il trasporto;
– tutti i residui depositati sul telo dovranno essere raccolti in contenitori chiusi a fine operazione di abbattimento. Dovrà altresì effettuarsi la raccolta e la distruzione di tutte le forme dell’insetto visibili, adulti, larve e bozzoli;

La bruciatura del materiale vegetale dovrà essere operata preferibilmente in loco per evitare la diffusione dell’infestazione in altre aree. Qualora ciò non fosse possibile, le porzioni infestate dovranno essere tagliate, isolate in sacchi e condotte nel luogo dell’incenerimento.

La bruciatura delle palme deve avvenire improrogabilmente entro 24 ore dall’abbattimento.

deve essere trasportato in mezzi chiusi o telonati;
– l’impiego di trituratori può essere considerato alternativo alla distruzione mediante il fuoco.

Il mancato rispetto dei predetti obblighi comporterà, secondo i casi, la denuncia all’autorità giudiziaria competente, l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art. 54 del decreto legislativo n. 214/2005, e, per i soggetti interessati, la sospensione temporanea delle diverse autorizzazioni fitosanitarie. La sospensione comporterà il divieto di vendita dei vegetali


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