Noi de L’AltraSciacca segnaliamo e riportiamo con piacere la risposta dell’Assessore Caruana al nostro reportage fotografico circa le condizioni di degrado in cui versa il cimitero comunale.
DA AGRIGENTOFLASH.IT: Risposta dell’assessore Caruana al reportage fotografico sul degrado in cui versa il cimitero saccense di Franco Iacch
Politica – Sciacca — 16 Ottobre 2008 14:02
L’assessore comunale al Patrimonio, Giuseppe Caruana, ha replicato, questa mattina, all’associazione di promozione sociale l’ AltraSciacca che ha effettuato un reportage fotografico sul degrado in cui versa il cimitero saccense, affermando che un intervento di polizia straordinaria al cimitero è in corso e che i cumuli di erbacce segnalati dall’associazione indicano proprio che si sta effettuando la bonifica che sarà completata con la rimozione dei rifiuti. “E’ opportuno, però, che anche i privati – conclude Caruana – intervengano nelle parti di loro competenza”
Siamo soddisfatti del fatto che l’assessore Caruana, a differenza di tanti suoi illustri colleghi, abbia prontamente replicato a quanto da noi dimostrato e promesso un ampio intervento di bonifica dell’area in oggetto.
Certamente nell’attenzionare sulla vicenda non volevamo né prendere le distanze dall’amministrazione comunale né tantomeno dall’assessore di competenza ma era piuttosto un richiamo generale all’ordine ed al senso civico che deve essere messo in atto da tutte le componenti della nostra città, quindi anche dai privati cittadini.
Come dimostrato dal nostro reportage fotografico, non si tratta solamente però di tagliare le erbacce, rimuoverne i cumuli e svuotare i secchi, cosa che ancora non è stata fatta, ma anche, se non soprattutto, di mettere in sicurezza l’intera area cimiteriale sistemando i tanti e pericolosi fili scoperti che fanno bella mostra di sé lungo i viali e riparando i diversi lotti di loculi che versano in condizioni di degrado strutturale a dir poco allarmante.
Ci auguriamo che tale situazione di degrado venga risolta al più presto nella concreta dimostrazione che il fare debba sempre avere la meglio sul dire.