TUTTO GRATIS, ANCHE AFFERMAZIONI ED ACCUSE 1


Apprendiamo dai media locali le seguenti dichiarazioni del sindaco:

Tratto da www.rmk.it – notizia del 13/11/2008:

La sentenza della corte costituzionale che ha sancito l’illegittimita’ dei canoni per la depurazione e’ retroattiva fino agli ultimi dieci anni. Lo hanno ribadito oggi in una conferenza stampa l’associazione L’AltraSciacca e il Centro Studi De Gasperi. Il sindaco Turturici replica: «mai detto che non pagheremo».

La nostra non è una battaglia populistica ma fondata su fatti concreti . Lo hanno ribadito stamattina i rappresentanti delle associazioni che si battono affinché ai cittadini venga riconosciuto il rimborso dei canoni di depurazione pagati negli ultimi dieci anni insieme alle bollette eas. Canoni che in assenza di depuratore in virtù di un recente pronunciamento della corte costituzionale, per le associazioni dovranno essere rimborsati.

L’AltraSciacca e il Centro Studi De Gasperi hanno tenuto stamattina una conferenza stampa nella sede del Circolo Nautico “IL CORALLO” trasmessa peraltro via web dal sito l’altrasciacca.it. Non si può pensare di ridurre la grave questione dei canoni pagati ingiustamente dai cittadini ad un parere dell’anci, ente non certo imparziale.

Contestata inoltre la posizione assunta dal sindaco Turturici, che nei giorni scorsi ha sostanzialmente invitato i cittadini a diffidare dagli inviti delle associazioni tenendo conto delle indicazioni istituzionali fornite dal comune. Ma il canone di depurazione – hanno aggiunto coloro che hanno tenuto la conferenza stampa tra cui un altro avvocato, Paolo Porretta – corrisponde a un corrispettivo a fronte di un servizio erogato. In assenza del servizio nessun corrispettivo è dovuto, dunque i soldi vanno rimborsati.

Ma oggi sul tema torna a dire la sua il sindaco. “non ho mai detto che non rimborseremo ai cittadini – afferma turturici – dico solo che è inutile che la gente spenda soldi in raccomandate, perché se i rimborsi saranno dovuti il tutto avverrà d’ufficio. Mi risulta peraltro – aggiunge il sindaco – che c’è chi si fa pagare per le pratiche. Nell’invitare tutti a non sminuire affatto il parere dell’anci, turturici aggiunge che occorre una circolare ministeriale affinché i comuni adottino le misure previste dal pronunciamento della corte costituzionale. “Attendiamo cosa ci dirà di fare il Governo, ma la questione è sotto la nostra più totale attenzione”, ha concluso Turturici.

Riteniamo grave l’affermazione segnata qui sopra in rosso poiché porta alla luce il fatto che ci sia gente che specula sul diritto sacrosanto a chiedere la restituzione delle somme pagate ingiustamente e quindi NON DOVUTE.

Se ciò fosse vero, condanniamo apertamente coloro che stanno approfittando della situazione per trarne profitto e ribadiamo che, per consulenze, i cittadini possono rivolgersi a noi che abbiamo sempre svolto questo ruolo gratuitamente nei nostri incontri domenicali in piazza e rispondendo alle numerose email pervenuteci al nostro indirizzo di posta elettronica.

Vogliamo quindi rassicurare il cittadino che compilare le due copie del modulo di richiesta rimborso richiede 5 minuti del vostro tempo, fare una raccomandata costa solamente 3,40 euro e consegnare l’altra copia al Comune (ufficio protocollo) richiede altri 5 minuti. Piccoli gesti che garantiscono il cittadino e lo tutelano nella possibilità di recuperare le somme indebitamente pagate in questi ultimi dieci anni (sicuramente più sostanziose dei 3,40 euro e dei 10 minuti spesi in questo frangente) che, con tutta la fiducia che possiamo riporre nelle parole del sindaco, occorre mettere al sicuro da possibili sorprese. Meglio un “NERO SU BIANCO”, con questi atti semplici e poco onerosi, che “SEMPLICI PAROLE o PROMESSE” che sappiamo, lasciano il tempo che trovano.

Per venire incontro ancora una volta ai cittadini, predisporremo al più presto su questo blog un vademecum per la compilazione della pratica di rimborso e per la sottrazione del canone di depurazione dall´ultima bolletta.

Non escludiamo, inoltre, la possibilità di fissare qualche altro incontro pubblico con la cittadinanza.

Queste le foto dell’ultimo appuntamento in Piazza Scandaliato:


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Un commento su “TUTTO GRATIS, ANCHE AFFERMAZIONI ED ACCUSE

  • equoasciacca

    Ricevo e volentieri pongo all’attenzione dei lettori quanto si può riprendere e approfondire su
    http://groups.google.com/group/FIESOLE/browse_thread/thread/9d315f7e048f402f?hl=it&pli=1

    PAGARE COMUNQUE
    Da La Nazione del 14 Novembre 08

    E’ *POLEMICA* aperta in materia di bollette dell’acqua.La recente
    sentenza della Corte Costituzionale, che ha stabilito il principio che i
    cittadini non devono più pagare la voce «depurazione», se il servizio
    non esiste, non ha portato alcuna modifica nel sistema di tariffazione
    locale, come dimostrano le bollette arrivate in questi giorni.
    In pratica Acque Toscane ha infatti continuato ad applicare la discussa
    tassa a tappeto.

    «La legge 36/94 (Legge Galli) trova applicazione per la concessione del
    servizio fiesolano unicamente per quanto riguarda l’art. 10, ovverossia
    la salvaguardia delle concessioni affidate prima della entrata in vigore
    della legge fino alla loro naturale scadenza- spiega l’amministratore
    delegato di Acque Toscane Spa, ingegner Mauro Alfieri- Ne consegue che
    né l’art. 14 né tantomeno l’art. 155 comma 1 della legge n. 152/06, i
    cui effetti sono stati annullati dalla Corte di Cassazione, siano stati
    mai applicati agli utenti del Comune di Fiesole».Si precisa qundi che la
    tariffa del servizio di fognatura e depurazione del Comune di Fiesole è
    determinata sulla base delle disposizioni previste nella corrispondente
    Convenzione e dalle successive disposizioni del Cipe e non in base al
    metodo di calcolo previsto dalla legge 36/94, ovvero quello rivisto
    dalla Corte costituzionale. Al momento dunque l’unica eccezione
    riconosciuta è per coloro che non sono collegati neppure alle fogne.«Per
    l’esenzione però- spiega ancora Alfieri- l’utente deve chiedere il
    rilascio da parte dell’Amministrazione comunale della autorizzazione
    allo scarico delle acque reflue domestiche fuori dalla pubblica fognatura».

    *L’ADOZIONE* di tale procedura serve per assicurare che anche in questo
    caso si sia dotati di adeguati dispositivi di depurazione autonoma. A
    questo punto però una domanda nesce spontanea: basta pagare la tassa di
    depurazione per essere legittimati a inquinare, visto che anche chi è
    collegato alla fognatura centrale (come la valle dell’Arno) non è detto
    che lo sia anche ad un depuratore? *
    Daniela Giovannetti

    *

    ************************************************
    Prof. Ugo Bardi
    Dipartimento di Chimica – Università di Firenze
    Polo Scientifico di Sesto Fiorentino
    Via della Lastruccia 3, 50019, Sesto Fiorentino (Fi) – Italia
    tel/fax +39 055 457 3118/20
    ugo.ba…@unifi.it