SULLA TUTELA DEI RICCI DI MARE


Apprendiamo con vero piacere l’operazione condotta dal Circomare di Sciacca, che ha permesso di sequestrare più di mille ricci ad un palermitano che faceva pesca di frodo nel nostro mare al largo tra la Foggia e Renella.

Speriamo che con queste meritevoli operazioni si possa evitare la razzia che avvenne a Sciacca tra gli anni 80 e 90 quando alcune barche attrezzate con autorespiratori depredarono il nostro mare dai ricci.

Da quegli anni, come è noto ai più, l’ecosistema del mare di Sciacca non si è più ripreso.

Infatti, le “Praterie di Posidonia“, che sono l’alga in cui il riccio vive, formano assieme ad una miriade di altre specie un ecosistema unico e delicatissimo.

Queste grandi praterie che caratterizzano quasi tutto il territorio costiero di Sciacca, fungono anche da nurserie per una moltitudine di specie di pesci, quindi è un imperativo oltre che ambientale anche economico salvaguardarne l’equilibrio tutelandone tutte le specie che lo compongono.

Anche la legge italiana con il D.M. 12 gennaio 1995 “Disciplina della pesca del riccio di mare” ha ritenuto fondamentale tutelare tale organismo vivente.

Di seguito se ne riportano le prescrizioni più significative:
– Il pescatore professionale non può catturare giornalmente più di mille esemplari.
– Il pescatore sportivo non può catturare giornalmente più di cinquanta esemplari.
– La taglia minima di cattura del riccio di mare non può essere inferiore a 7 centimetri di diametro totale compresi gli aculei.
– La pesca professionale e sportiva del riccio di mare è vietata nei mesi di maggio e giugno.

Rinnovando nuovamente i complimenti al Circomare di Sciacca, per l’operazione di controllo e repressione che ha condotto, però non possiamo fare a meno di chiederci:

Dati i limiti di pesca così stringenti, com’è possibile una diffusione così capillare del riccio di mare nella ristorazione e nei banchetti di vendita che si trovano per strada?

Con l’augurio, che per il bene comune, tali attività di repressione e controllo diventino la regola per tutti, speriamo in un futuro migliore per il nostro mare.

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