Abbiamo ricevuto ieri una lettera, corredata di alcune fotografie, da parte dei genitori di tutti i bambini della Classe TERZA D del plesso San Giovanni Bosco del Primo Circolo Didattico “Giovanni XXIII” di Sciacca a proposito dello stato di degrado in cui versa la Scuola frequentata dai loro figli:
Spett.le Associazione L’altra Sciacca,
Siamo i genitori dei bambini che frequentano la classe elementare 3a D nel plesso San Giovanni Bosco, sito in Via Brigadiere Nastasi, del Primo Circolo Didattico “Giovanni XXIII”.
Il motivo per cui scriviamo la presente è cercare di attrarre la vostra attenzione su un problema che abbiamo segnalato già da tempo alla Dirigenza Scolastica, la quale a sua volta ha dichiarato di averlo segnalato a chi di competenza, ma che purtroppo rimane ancora gravemente irrisolto.
E’ ormai da qualche anno che nel tetto della classe in cui i nostri bambini svolgono ogni giorno le lezioni si possono osservare delle evidenti crepe in corrispondenza ad una trave, crepe che nel corso di questi ultimi tempi si sono ulteriormente allungate ed allargate, come testimoniano le foto (dalla 001 alla 006) allegate. Inoltre, durante il periodo invernale, in concomitanza delle piogge, dalle stesse crepe si può chiaramente notare l’infiltrazione di acqua che produce ulteriore danno.
La situazione descritta può anche essere rilevata all’esterno dell’edificio che ospita la scuola elementare: infatti, esattamente in linea con le crepe che solcano il tetto sulla testa dei nostri bambini, lungo la copertura del porticato tramite il quale si accede al piano superiore si osserva una crepa, anche in questo caso documentata dalle foto (dalla 007 alla 009) allegate.
Un’altra situazione di potenziale pericolo all’esterno della scuola è offerta dallo stato notevolmente degradato in cui versano i balconi dello stesso edificio. In questi anni i balconi dei piani più bassi sono stati imbracati con delle reti che dovrebbero trattenere gli eventuali calcinacci staccatisi, ma tali reti sono già piene di detriti, parzialmente staccate ed in condizioni pietose, inoltre anche i balconi dei piani più alti ed il cornicione dovrebbero esseri imbracati, come risulta evidente dalle foto (dalla 009 alla 012) allegate.
Proprio l’altro ieri, mentre i nostri bambini erano fortunatamente assenti dalla loro aula, si sono staccati dal tetto della stessa dei pezzi di intonaco, episodio che testimonia come oggettivamente le sue condizioni siano andate progressivamente peggiorando. Le insegnanti dei nostri bambini si sono immediatamente interessate per segnalare il problema alla Dirigente Scolastica mediante una lettera, ma temiamo che i tempi di intervento siano piuttosto lunghi e che nel frattempo, con l’avvento della stagione invernale, la situazione sia all’interno che all’esterno della scuola possa evolvere precipitosamente e pericolosamente. E’ per questa ragione che chiediamo la vostra attenzione, perché possiate aiutarci a veicolare rapidamente la nostra richiesta di intervento ed a farla pervenire ai giusti destinatari che, con grande preoccupazione, esortiamo ad attivarsi immediatamente per accertare lo stato di pericolo e provvedere alla sua repentina eliminazione.
Se entro pochi giorni non dovessimo riscontrare un intervento immediato e risolutivo, stiamo prendendo in seria considerazione l’ipotesi drastica di non mandare più i nostri bambini a scuola sino a quando il problema non sarà definitivamente risolto. Sicuramente comprometteremo il loro sacrosanto diritto allo studio, ma salvaguarderemo la loro integrità fisica.
Certi del vostro appassionato e solido intervento, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più cordiali saluti,
I genitori tutti dei bambini della Classe 3a D
del plesso San Giovanni Bosco
del Primo Circolo Didattico “Giovanni XXIII”
Abbiamo deciso di inoltrarla immediatamente alle autorità competenti supportando vivamente la loro legittima richiesta. Ecco il nostro comunicato indirizzato al Sindaco Dott. Mario Turturici, all’assessore alla Pubblica istruzione Avv. Giuseppe Segreto, ai Vigili del Fuoco e al Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Dott.ssa Maria Elena Testoni:
Spett.li Autorità competenti,
abbiamo ricevuto e vogliamo sottoporre alla Vostra attenzione la lettera e le foto che i genitori degli alunni della Classe 3aD della Scuola Elemetare San Giovanni Bosco del Primo Circolo Didattico “Giovanni XXIII” di Sciacca.
In questa lettera i genitori giustamente manifestano preoccupazione per la sicurezza dei propri bambini che quotidianamente soggiornano a scuola in un’aula che presenta una potenziale condizione di pericolo e che quotidianamente transitano e sostano sotto balconi e cornicioni pericolanti. Anche noi, come loro, Vi invitiamo, ciascuno per la propria competenza, ad intervenire nel più breve tempo possibile per l’accertamento di tutte le reali condizioni di pericolo e la loro eventuale immediata eliminazione.
Questa segnalazione ci giunge sventuratamente assieme alla notizia della tragedia consumatasi tra le mura scolastiche di un liceo scientifico in provincia di Torino, in cui uno studente è morto e almeno una ventina sono rimasti feriti, alcuni in condizioni gravi (per uno si teme addirittura una paralisi permanente) per il crollo di un controsoffitto. Proprio perciò questa segnalazione acquista un valore ed un peso ancora più grandi di quelli che già dovrebbe intrinsecamente possedere.
Ieri il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo avere espresso pubblicamente il proprio cordoglio ed essersi unito al dolore dei genitori della giovanissima vittima, ha dichiarato:«Poteva succedere anche in una abitazione, non c’erano indizi di pericolosità. Nessuno aveva denunciato ipotesi di pericolo». Nel nostro caso specifico ci sono le segnalazioni e le denunce dei pericoli. Quindi, lungi dall’auspicarci situazioni simili, anzi proprio per scongiurale, che ciascuno di Voi svolga il proprio ruolo istituzionale, si assuma le proprie responsabilità e si adoperi immediatamente per cancellare subito tutte le potenziali situazioni di pericolo cui sono sottoposti gratuitamente degli innocenti bambini che hanno la sola colpa di frequentare la scuola.
Associazione di Promozione Sociale
L’altra Sciacca