CLAMOROSO !!!
SCOPERTO IL MOTIVO PER CUI IL CANE AZZANNAVA LE MACCHINE !!!
E’ di ieri la notizia apparsa sul Giornale di Sicilia: “E’ stato catturato, ieri mattina, dagli agenti della Polizia Municipale, il cane randagio che per mesi ha seminato il “panico” tra gli automobilisti del centro storico. L’animale era solito azzannare il parafango delle automobili. Adesso si trova al canile di Santa Margherita Belice.”
L’essere vivente aveva modi cosi incivili da meritarsi l’appellativo di “animale” o peggio ancora “Cane arrabbiato” . In effetti questi aggettivi se li è proprio meritati.
Erano mesi che circolava indisturbato per la Via Licata e zone limitrofe e inspiegabilmente (almeno fino al suo interrogatorio) era solito avventarsi sulle macchine in transito ed in particolare sui parafanghi delle stesse.
Catturato e portato in Caserma dai solerti, nonché coraggiosi, Vigili Urbani, coadiuvati da un’intera squadra di accalappiacani e da una squadra speciale, la SWAT americana, fatta appositamente venire dagli States per la difficilissima cattura dell’orrenda bestia che da mesi incuteva terrore tra i cittadini.
Bisogna dire che la paura era diventata talmente tanta, che alcuni soliti “abituè” della suddetta via Licata provavano un brivido lungo la schiena ogni volta che vi si recavano, mostrando una accortezza nei movimenti ed una velocità di gambe che niente aveva da invidiare all’ormai tramontato Mennea.
Una sera, si racconta, in occasione dell’ennesimo parafango azzannato, alcuni baldi giovanotti armati di: tute mimetiche, paragomiti, caschi proteggi viso e corpetti anti-proiettile, decisero di affrontarlo a viso aperto.
La scena era degna del famoso duello tratto dal film “Mezzogiorno di fuoco”, con il particolare che non era mezzogiorno bensì mezzanotte. Erano, infatti, scoccate da poco le ore 24,00 è la scena era la seguente: Sei giovani da una parte e l’orrendo “animale” dall’altra.
I contendenti si guardavano negli occhi e nella fronte di qualcuno dei ragazzi si riusciva ad intravedere una riga di sudore, un sudore freddo, quello che normalmente appare durante lo stress dell’attesa.
La scena durò solo pochissimi istanti, ma che ai presenti parvero giorni, mesi, anni.
Poi, improvvisamente, senza alcun preavviso la “bestia” apri la bocca, sguainò la sua superba dentatura e fece sentire la sua voce: BAU…BAU….BAU….
Sappiamo che la velocità della luce si aggira intorno ai 360.000 Km. orari, ma possiamo ben dire che in quell’occasione i giovani la superarono abbondantemente.
Occhio umano (visto che vi erano decine di presenti) non riuscì a carpire l’attimo della “volatilizzazione” dei ragazzi, in quanto oltre le proprie capacità.
Leggenda metropolitana racconta che tutt’ora i baldi giovani sono introvabili e, qualche “malalingua”, afferma che alcuni di essi abbiano preso i voti e diventati eremiti del famoso tempio del Perù: ‘addiomondocrudele’.
Il suddetto racconto mette, se ce fosse stato il bisogno, in risalto l’impresa portata a lieto fine dalla Polizia Urbana & Co.
Il lestofante è stato interrogato in caserma. In un primo momento si era rifiutato di rispondere, ma dopo aver consultato il suo legale di fiducia, un cane di avvocato, decise di confessare il perché del suo accanimento verso i parafanghi delle vetture in transito.
Alla Domanda: Perché tale ferocia contro i suddetti parafanghi?
L’Animale: Scusate, Voi che avreste fatto se vivendo in una città assisteste alla perdita delle proprie risorse più importanti, come le Terme, senza far nulla? Vi arrabbiereste? Bene, io l’ho gridato, scritto, denunciato, ma nulla di nulla, la gente di questa città non si smuove. Allora ho fatto in modo che si accorgessero di me, e l’unico modo era quello di incutere “paura” e azzannare i “parafanghi” delle auto, anche se ora mi rendo conto che con la morte delle Terme di “fanghi” da parare ne restano pochi… Sono colpevole, doppiamente colpevole:
– Uno, perché queste cose non si fanno;
– Due, perché in una città del “posiviri” o del “cu tu fa fari” o del “ ma chi voli fari chissu” a che serve abbaiare, meglio chinare la testa ed ondeggiarla a comando, rientrando nella normale esistenza del Cane, affettuoso e fedele, scodinzolante con il potere e feroce con i deboli…
Noi de L’ALTRASCIACCA continuiamo ad abbaiare…