Sul ri-utilizzo del Vecchio Ospedale di Sciacca, chiuso dal 2002 (dopo l’attivazione del nuovo nosocomio saccense, il “Giovanni Paolo II”) se ne son spese di parole e ne abbiam sentite di tutti i colori durante questi sette anni. La proposta più interessante e valida, che noi de L’ALTRASCIACCA sosteniamo, è però quella redatta dal Centro Studi De Gasperi di Sciacca, distintosi fin dalla sua fondazione per la qualità dei suoi interventi, sempre curati nei minimi particolari.
Il documento (scaricabile in versione integrale ciccando qui), inoltrato negli scorsi giorni al Presidente della Regione Siciliana on.le dott. Raffaele Lombardo, all’Assessore regionale alla Sanita’ on.le dott. Massimo Russo, all’Assessore regionale al bilancio e finanze on.le avv. Michele Cimino, al direttore della ASL n. 1 di Agrigento dott. Giuseppe Di Carlo e ai cittadini di Sciacca, suggerisce una funzione di utilità per la città per la struttura, “oggetto di atti di danneggiamento, di furti, di un incendio, e che versa tuttora in stato di abbandono, risultato di un’ormai troppo lunga e grave incuria”.
Il Centro Studi De Gasperi formula, quindi, al Governo regionale, “la proposta di procedere al più presto al riutilizzo dell’immobile dell’ex Ospedale di Sciacca sito nella locale Via Figuli come centro unitario di tutti i servizi sanitari e socio-assistenziali erogati nel territorio di Sciacca dalla ASL n.1 di Agrigento”
Tale decisione di riuso della struttura sarebbe coerente con gli obiettivi previsti dal Piano sanitario regionale e dal Piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale 2007-2009, ovvero di:
– razionalizzazione e potenziamento delle strutture di assistenza territoriale pubblica;
– approccio integrato dei servizi nei confronti degli utenti e facilità di questi ultimi ad accedere ai servizi territoriali integrati;
– ottimizzazione delle prestazioni ambulatoriali.
Il Centro Studi de Gasperi, ritiene inoltre che l’immobile possa essere destinato dal Governo Regionale a svolgere egregiamente la funzione di Presidio Territoriale di Assistenza. La struttura comprenderebbe così le seguenti funzioni:
– Punto unico di accesso alla rete dei servizi territoriali, dotato di Centro Unico di prenotazioni;
– Servizio di accoglienza
– Servizi sanitari di base e specialistici;
– Servizi sociosanitari integrati con le prestazioni sociali;
– Servizi a favore dei minori e delle famiglie con problemi
sociosanitari e sociali;
– Servizi di salute mentale, i servizi per il recupero delle tossicodipendenze (SERT), tutti gli Uffici del Dipartimento di prevenzione, fra cui per esempio quello preposto alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nell’approvare questa proposta, non possiamo che augurarci che la richiesta del Centro De Gasperi venga opportunamente attenzionata.
io butterei tutto giù ,e farei un pargheggio a 7 piani con autolavaggio con pensione completa.Risolverebbe tanti di quei problemi.