E finalmente anche il Comune di Sciacca consegna il suo primo esposto in Procura contro Girgenti Acque e i suoi innumerevoli disservizi. E’ datato 02 febbraio l’atto presentato dall’assessore ai servizi a rete, Avv. Gianluca Guardino, contro l’ente suddetto, per interruzione di pubblico servizio. A Sciacca, in alcune zone, l’acqua arriva solo dal cielo (grazie alle piogge) oppure la si può osservare mentre affiora da qualche buca sull’asfalto, a causa delle perdite idriche che non si riescono a contare più. Non avevamo mai visto niente di simile e neppure la peggiore gestione EAS era mai riuscita ad arrivare a tanto. Eppure, la nostra amministrazione, fino alla data del 2 Febbraio 2009 non aveva voluto usare quel polso duro che i suoi cittadini invocavano da tempo, probabilmente per una sorta di timore reverenziale o, come ammette lo stesso sindaco (lo si evince dal video di qui sopra), per paura che la gestione dei servizi idrici in città, senza questo gestore, vada in Tilt. A nostro modo di vedere “non ci può essere più buio di mezzanotte” e con Girgenti Acque, i servizi sono andati in Tilt già da tempo tanto che molti rimpiangono, quasi, la tanto odiata EAS.
Il Comune, che già in passato si era sostituito all’EAS nelle riparazioni delle perdite idriche (per le quali non ha ancora incassato un euro), potrebbe benissimo organizzarsi, gestire ed effettuare la manutenzione delle proprie reti. Lo fa il Comune di Menfi da diverso tempo e, in questi giorni, anche il Comune di Sambuca ha optato per tale scelta. Basta volerlo!?!?
Di certo, i cittadini saccensi non vogliono una gestione approssimativa nè vogliono pagarla più di quanto hanno strapagato finora. Non vogliono di certo questa privatizzazione e molte voci, giorno dopo giorno, si stanno levando per affermarlo. Noi de L’ALTRASCIACCA, in prima linea per l’acqua pubblica, abbiamo preparato un nutrito dossier di oltre 500 pagine che raccoglie i fatti relativi alla gestione del servizio idrico in questi mesi di fallimentare privatizzazione e lo presenteremo in Procura affinchè venga integrato alla denuncia consegnata dal Comune di Sciacca due giorni fa.
E oggi saremo a Bivona, dove alle ore 18.30 presso l’aula consiliare del Comune è stato convocato un Consiglio Comunale Aperto con il seguente Ordine del Giorno:
– Problematiche relative all’ATO Idrico di Agrigento;
– Referendum consultivo contro la privatizzazione dell´acqua (il prossimo 15 febbraio a Bivona avrà luogo la consultazione referendaria);
– Proposta di modifica dello Statuto Comunale per la definizione dei servizi pubblici comunali privi di rilevanza economica;
– Proposta di delibera per la ripubblicizzazzione del servizio idrico.
Alla riunione sarà presente, tra gli altri, Giovanni Cocciro, Assessore di Cologno Monzese capofila dei 140 Comuni lombardi contrari alla privatizzazione, che recentemente hanno ottenuto che il Presidente della Regione Lombardia, prendendo atto della profonda opposizione popolare alla legge che imponeva la privatizzazione della gestione del servizio idrico, modificasse la legge regionale, riaffermando l´autodeterminazione degli Enti Locali nella scelta di modalità di gestione.
Hanno confermato la loro presenza, oltre l’on. Giovanni Panepinto, sindaco del Comune di Bivona, anche il sindaco di Palma di Montechiaro, capofila dei Comuni contrari alla privatizzazione per la provincia di Agrigento, ed il Sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo, capofila dei Comuni contrari alla privatizzazione per la provincia di Palermo.
Ci saranno diversi sindaci tra i 22 definiti “ribelli”. Ci aspettiamo che, oltre noi, sia presente qualche rappresentante istituzionale saccense. Tutti i cittadini, i movimenti, le associazioni, gli Amministratori e i gruppi politici sono invitati a partecipare e portare il loro contributo all´iniziativa.
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