E’ il mercoledì delle ceneri e ci siamo lasciati alle spalle i quattro giorni più attesi dai saccensi nel corso dell’intero anno. Sciacca torna alla normalità dopo quattro giorni di straordinaria allegria e spensieratezza. Quattro giorni in cui Sciacca ferma le attività consuete e, quasi adattandosi alla festa, “si maschera” di nuova vita.
Non si parla che di Carnevale, lo si evince anche dall’ascolto dei Tg locali. Qualunque altra notizia, anche la più seria, passa quasi in secondo piano. La gente ripone in soffitta i propri problemi, dimentica i propri debiti e stenta, invero, pure ad ammalarsi. Le uniche patologie che costringono i saccensi alle cure sono quelle derivate dall’abuso d’alcol. Le attività lontane dalla festa chiudono i battenti per quattro giorni. Esiste solo il Carnevale. Tutto il resto può attendere, politica compresa.
Sembra quasi che Sciacca viva in funzione del Carnevale e non il contrario. E tale affermazione è senz’altro certificata da un bilancio economico in rosso, frutto della differenza tra le uscite (tante) e le entrate (poche o nulle) che le casse comunali devono affrontare ogni anno per garantire la festa.
Non nascondiamo il nostro rammarico nel vedere come non si sappia ancora sfruttare l’enorme potenziale, la miniera d’oro rappresentata dal nostro Carnevale, festa, quest’anno, pubblicizzata meno che mai. A nulla sono serviti, se non per addobbare le mura saccensi, i manifesti affissi, solo qualche giorno prima, lungo le vie della città.
Questi non presentavano neppure gli orari della sfilata o il programma della manifestazione ma recavano solamente quanto risaputo, soprattutto da noi saccensi, cioè che trattavasi della 109.ma edizione del Carnevale di Sciacca e questa si svolgeva dal 19 al 24 Febbraio 2009. A questo punto, per scongiurare che vengano spesi altri soldi per manifesti simili, anticipiamo che la prossima edizione, la 110.ma, si svolgerà a Sciacca dall’11 al 16 Febbraio 2010. Quanto abbiamo risparmiato?
Sprechi o soldi “spesi bene” a parte, il Carnevale a Sciacca riesce a fare anche qualche miracolo. Anche se, volendo essere cattivelli, si potrebbe pensare che l’approssimarsi dell’elezioni, avvenimento che tramuta qualsiasi amministrazione in qualcosa di più efficiente, riesca a farne qualcuno in più. Chi si trovava a Sciacca, infatti, durante il Carnevale non può non aver notato una città, finalmente, (speriamo non soltanto in apparenza) turistica. Una città turistica 4 giorni l’anno a dispetto dei 120, istituzionali, concessi quest’anno dalla Regione Sicilia o dei 365 che tutti noi saccensi vorremmo. Una città in cui risalta:
– La strada Cansalamone aperta al traffico, anche se si presenta già mal ridottissima;
– Il Parcheggio Agatocle, sistemato alla buona, ma lontano da quello pieno di buche di qualche mese fa;
– La Scalinata turisticamente (im)perfetta che dalla Piazza giunge fino alla Marina , nuova di fresca riqualificazione, anche se “arripizzata” alla maniera saccense;
– La Chiesa della Raccomandata, tornata all’antico splendore. Di ciò dobbiamo ringraziare ITALIA NOSTRA e la sapiente opera di chi ha lavorato al suo restauro seguendo il coordinamento della Sovrintendenza ai beni culturali. Un lavoro ineccepibile e davvero fatto come si doveva;
– Il parcheggio Modigliani, ufficialmente ad uso della Scuola Rione Marina, pronto per l’inaugurazione anche se presenta già al suo interno, purtroppo, piccole frane e zone in cui gli automobilisti dovranno stare molto attenti;
– Il centro storico, finalmente, chiuso al traffico, anche se per soli quattro giorni. Una sorta di Zona a Traffico Limitata, aperta ai residenti, in cui non si vede parcheggiare alcuna auto lungo la Via Roma o in Piazza Duomo. Al centro si arriva col Bus Navetta proveniente dai parcheggi scambiatori collocati ad una certa distanza (????);
– I negozi del centro storico rimangono aperti anche la Domenica. I locali, sono affollati di turisti, anche a pranzo.
– I controlli serrati di tutte le forze dell’ordine e i loro numerosi interventi;
– Alcune strade, interessate dal percorso dei carri, ricoperte di fresco asfalto;
– Il Palazzo San Giacomo Tagliavia senza l’impalcatura che per anni ne ha nascosto il prospetto;
– Il nostro sindaco che si rivolge al Prefetto al fine di vigilare sulle condotte idriche affinchè non manchi l’acqua durante la festa (solo durante quella?) e per lo stesso motivo chiede al gestore idrico che, in via eccezionale, venga assicurata l’acqua a tutta la città e per 24 ore al giorno (e gli altri giorni dell’anno?)
– Lo stesso sindaco che annuncia che i lavori di completamento del Teatro Samonà non slitteranno ulteriormente ma prenderanno il via il prossimo mese di Marzo (è la volta buona?) e che, dopo diversi mesi dal suo completamento, il Museo del Carnevale sarà aperto per ospitare la premiazione della festa;
– L’ufficio del servizio turistico regionale, in corso Vittorio Emanuele, in occasione del carnevale di Sciacca, aperto al pubblico per le informazioni, distribuzione di depliants e per l’assistenza turistica a quanti parteciperanno alla manifestazione, sia nelle ore diurne che notturne;
– L’ufficio turistico comunale, anch’esso straordinariamente aperto;
– L’agenzia delle entrate esercita controlli al mercatino di San Michele e riscontra irregolarità nelle missione di scontrini fiscali per l’80% dei commercianti, “soprattutto cinesi”;
– Le Terme gestite finalmente da un Commissario;
– I consiglieri comunali che si ritrovano concordi e all’unanimità votano a favore di un ritorno alla gestione pubblica delle risorse idriche saccensi;
– La ditta che gestisce l’illuminazione cittadina risponde con solerzia alle chiamate pervenute al suo Call-Center ed effettua le riparazioni nel giusto tempo (se non è un miracolo questo!);
– Viene effettuata la pulizia straordinaria delle strade, anche se in orari poco consoni e col rischio di creare disagi;
– Vengono collocate, dopo essere state dimenticate nei depositi comunali per svariati mesi, le protezioni per le aiuole della Piazza Angelo Scandaliato. Era ora!!!
Ma dovevamo proprio aspettare il Carnevale, o l’approssimarsi delle prossime elezioni, per vedere una Sciacca diversa, quasi la nostra città ideale, pronta, però e purtroppo, a tornare quella di prima già dal giorno successivo?
Considerazioni, queste, che indirizziamo a tutte le amministrazioni locali, inadempienti 361 giorni l’anno, durante i quali Sciacca sembra quasi in mano a sé stessa, in attesa del “Miracolo di Carnevale”.