Parafrasando il premio che il famoso Tg Satirico “Striscia la Notizia” attribuisce ai personaggi pubblici che si rendono responsabili di un qualche errore, ci sarebbe da consegnarne uno anche all’amministratore delegato di Girgenti Acque, Giuseppe Giuffrida e al suo Regolamento dell’utenza, posto all’attenzione dei Consigli Comunali dell’agrigentino, in queste ultime settimane.
Interpellato dal giornalista saccense, Franco Iacch (clicca qui per visualizzare l’articolo su AGRIGENTOFLASH), a proposito di privatizzazione del servizio idrico, risponde infatti così: “La nostra è una gestione al servizio del popolo” facendo intendere che anche il privato, che cerca normalmente (essendo, fra l’altro una società per azioni) di far profitto anche su uno dei beni essenziali per la sussistenza umana, quale l’Acqua, potrebbe garantire un servizio efficiente ed economico. Di efficiente, abbiamo visto, c’è stato ben poco, a parte le puntuali BOLLETTE (errate) ed ANNUNCI a iosa (quelli, dalle nostre parti, non mancano mai). Per quanto riguarda la parte economica, noi abbiamo sempre detto che i costi aumenteranno in maniera esorbitante per i cittadini. Da cosa lo si evince? Anche dalla lettura del REGOLAMENTO Di UTENZA e della CARTA DEI SERVIZI di Girgenti Acque SpA.
“E’ un offesa ai cittadini, il regolamento di utenza di Girgenti Acque SpA“. E’ questo il giudizio espresso dai Presidenti dei Consigli comunali della Provincia di Agrigento in riunione presso l’aula consiliare di Sciacca, lo scorso 20 Marzo.
I civici consessi dovevano esaminare anche la Carta dei Servizi ma, come nel caso del nostro Consiglio Comunale, che aveva deciso di non entrare nel merito del Regolamento, non condividendolo e non condividendo la strada verso la privatizzazione delle risorse idriche, diversi Consigli comunali della provincia si sono rifiutati di prenderlo minimamente in considerazione. Il regolamento va verso un’unica direzione, in favore all’ente gestore, a danno dei cittadini.
Agrigento: “Lo abbiamo bocciato in toto. Non è emendabile, non è migliorabile. Vi sono delle cose assurde. Un aumento dei costi considerevoli per i cittadini. Particolari incombenze e maggiori pratiche burocratiche. Inaccettabile!”
Montevago: “Noi non lo portiamo nemmeno in Consiglio Comunale, coerentemente con quanto deciso avverso la privatizzazione dell’acqua”
Favara: “Non è possibile che l’appresamento costava prima 300 euro e adesso, col gestore privato, viene a costare 1300 euro!”
Bivona:”I Presidenti dei Consigli stanno dalla parte dei propri sindaci nel sostenere la campagna per l’acqua bene comune che qualche giorno fa hanno deciso di aderire al Coordinamento Nazionale degli Enti locali”
E noi de L’ALTRASCIACCA non possiamo che schierarci con loro, con i sindaci prima e con i presidenti dei consiglio adesso. Non possiamo che complimentarci con loro per questo ennesimo segnale della provincia contro la privatizzazione dell’acqua. Non possiamo che scendere in piazza per sentire la gente e raccogliere le loro rimostranze contro la gestione inefficente e costosa del privato e manifestare in favore dell’acqua pubblica! FIRMATE TUTTI LA PETIZIONE POPOLARE, AL VIA DOMANI!