In questi giorni, in cui a Sciacca si fa un gran parlare di pale eoliche e vediamo schierarsi su due fronti contrapposti i favorevoli e i contrari all’installazione del mega-impianto eolico “Cassero” sul territorio saccense, ci è stato chiesto più volte di schierarci o di conoscere soltanto un nostro parere sull’argomento.
In occasione della partecipazione di un membro del nostro Consiglio Direttivo, l’Ing. Mario di Giovanna, al convegno, in programma Venerdì 17 Aprile alle ore 17 presso la Chiesa di S. Margherita, sulla questione “Cassero” e sulla lotta intrapresa dal Comune di Sciacca per scongiurarne l’installazione dal titolo “Salviamo il paesaggio dall’eolico industriale” vogliamo esprimere la nostra opinione, frutto di un importante studio sull’argomento.
Mario Di Giovanna illustrerà, attraverso riproduzioni virtuali, l’impatto ambientale che le pale del Parco Cassero potrebbero avere sul territorio saccense delle Contrade Bonfiglio, Santa Domenica, Quarti, Salinella, Castelluccio e Saraceno. L’imponente struttura di questo impianto, da come sarà rilevato dal nostro socio, potrebbe seriamente danneggiare l’immagine di un territorio che dovrebbe essenzialmente vivere di turismo, a prescindere dalla presenza o meno della Sir Rocco Forte Hotels. Ci aspettiamo, quindi, analoghi interventi e dello stesso spessore per eventuali altre installazioni nel territorio saccense, anche se non visibili dal Verdura Golf Resort, poiché Sciacca dovrebbe essere “turistica” a prescindere da qualunque “presenza” e lungo l’intero territorio.
Fondamentalmente, la nostra associazione, è favorevole all’energia pulita, alle fonti alternative e all’impianto di parchi eolici ma sostanzialmente contraria a forme di speculazione economico-ambientali-politiche collegate all’eolico. La “vacatio legis”, collegata alla questione, andrebbe al più presto colmata. Noi siciliani, vivendo in una Regione a Statuto Speciale, abbiamo il diritto di pretendere una regolamentazione seria in materia, tenendo conto che buona parte del nostro territorio è essenzialmente destinato al suo sviluppo turistico, una della nostre principali risorse.
Non sappiamo se, ed in che modo, il governo regionale si stia muovendo in questa direzione ma pensiamo che si debba urgentemente intervenire, possibilmente concertando incontri tra associazioni, partiti politici e rappresentanti dei Comuni siciliani per avanzare una legge di iniziativa popolare che supporti le idee di quanti vorranno abbracciare questo progetto.
Riteniamo inaccettabile che questioni di questo livello siano relegate ad ambiti sovra comunali. A nostro modo di vedere, devono essere i Comuni stessi, invece, a pianificare lo sviluppo del proprio territorio, individuare le zone da destinare agli importanti impianti eolici ed autorizzarne l’installazione. E’ ovvio, quindi, che pale eoliche non vadano installate in zone che fanno del turismo ambientale una risorsa.
Crediamo che il 2% sull’energia prodotta rappresenti un misero contentino per chi si vede “invadere” il proprio paesaggio naturale con l’installazione, quasi sempre da parte di privati, di un impianto eolico. Il ritorno economico per la popolazione, che “presta” i propri territori, deve senz’altro essere maggiormente sostanzioso. Non solo si dovrebbe pensare alle cessioni di quote energia non inferiori al 20/30% dell’intera produzione ma si dovrebbe cominciare a valutare l’ipotesi dell’utilizzo della stessa energia prodotta da pale eoliche comunali installate ad hoc per l’ammortizzamento totale dei costi dell’illuminazione pubblica e per il parziale ristoro di quelli della popolazione.
Secondo regole precise, le pale devono essere installate e messe in funzione entro un determinato periodo di tempo. Queste devono quindi necessariamente essere collegate al resto dell’impianto e produrre energia, pena la loro rimozione. Tutto questo per fronteggiare il fenomeno delle pale eoliche che girano a vuoto come enormi girandole, non essendo infatti collegati ad alcuna centrale elettrica. E’ questo è cronaca dei nostri tempi e dei nostri territori.
Sarebbe importante che l’attenzione dei ricercatori si orientasse sulle possibilità, a breve scadenza, di accumulare l’energia prodotta dall’eolico. Sappiamo infatti che, allo stato attuale, questa va utilizzata all’istante e non può essere accumulata.
Ribadiamo quindi il nostro fermo:
– SI ALLE PALE OLICHE
– SI AD UNA LEGGE CHE PUNTI ALLA REGOLAMENTAZIONE DELLE INSTALLAZIONI SUL TERRITORIO SICILIANO
– SI ALLE PALE EOLICHE PER SODDISFARE LE NECESSITA’ DI ENERGIA DEGLI STESSI TERRITORI IN CUI VENGONO INSTALLATE. REALI VANTAGGI E NON MISERI CONTENTINI.
– NO ALLE PALE EOLICHE IN ZONE TURISTICHE
– NO ALLE PALE EOLICHE CHE GIRANO A VUOTO
– NO ALLE SPECULAZIONI DI OGNI TIPO SU QUESTO ARGOMENTO
Su quest’ultimo punto, in conclusione, vorremmo soffermarci un attimo. Abbiamo visto, in queste ultime settimane, l’amministrazione comunale mobilitarsi, come non aveva mai fatto finora, per fronteggiare l’installazione del Parco “Cassero”. Sperando di non contemplare un altro caso di speculazione, l’impegno profuso è senz’altro lodevole ma ci sarebbe piaciuto, e lo diciamo con grande rammarico, avere il Comune di Sciacca al nostro fianco anche nella salvaguardia di uno dei beni essenziali per la vita umana quale l’acqua, in difesa della quale non è stato mosso un dito, anzi.
A Sciacca non avremo, forse, impianti eolici nei pressi di Rocco Forte ma la nostra acqua è stata sicuramente privatizzata senza batter ciglio. Come ogni volta, il conto delle scelte politiche sarà pagato dalla popolazione.
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