Capita spesso, soprattutto nel periodo di maggiore afflusso, di chiederci cosa pensano turisti e visitatori della nostra città, cosa offriamo loro, se ci sono validi motivi per cui essi debbano tornare o debbano invitare altri a farlo.
Ci poniamo tali domande e la nostra mente, in modo più o meno cosciente, per fornirci delle risposte richiama le sensazioni che proviamo quando ammiriamo uno dei tanti bei panorami di Sciacca, quando scrutiamo ammirati uno dei numerosi edifici storici che essa ospita, quando osserviamo estasiati le produzioni in ceramica di cui essa è capace, quando godiamo del suo sole, del suo mare, dell’azzurro del suo cielo, quando assaporiamo il nostro buon pesce, … ma anche quando additiamo seccati le buche che ornano le strade, quando (spesso) involontariamente ci esercitiamo con l’aquaplaning causato dalle perdite idriche, quando indispettiti restiamo bloccati in mezzo ad un traffico ingiustificato, quando indifferenti transitiamo davanti al complesso termale, quando rassegnati subiamo il degrado e la sporcizia della Marina e dello Stazzone, quando sconfortati non vediamo prospettive di crescita e di sviluppo.
Tra un mese sceglieremo gli amministratori di Sciacca per i prossimi cinque anni, noi elettori cercheremo di fare del nostro meglio cercando di votare persone capaci e serie che mostreranno passione e amore per la nostra città, sperando che questi sentimenti si manifestino al momento dello svolgimento delle loro attività e che possano sfociare in tanti atti concreti mettendo invece al bando inutili e fumosi annunci promozionali.
Nel frattempo leggetevi queste breve articolo pubblicato sul quotidiano online SiciliaInformazioni, riflettete sul suo contenuto e meditate sulle scelte che farete in cabina elettorale il 6 ed il 7 giugno prossimi:
Sciacca, pregi e difetti di una delle più belle città marinare della Sicilia
Le città marinare sono tutte belle e Sciacca lo è particolarmente per le sue tradizioni, le chiese, il pittoresco porto, le Terme.
Queste nel tempo hanno costituito motivo di attrazione di viaggiatori venuti anche da lontano, per la fangoterapia ed altre cure.
Ma è proprio l´Azienda Termale di Sciacca gestita dalla Regione Siciliana che costituisce il maggior punto dolente della città.
La struttura risente delle carenze prodotte da una gestione politica e dall´indolenza di alcuni lavoratori alle dipendenze di enti pubblici.
E´ davvero peccato che una struttura di grande prestigio e valore economico sia destinata al tracollo per rassegnazione o per disegno preordinato (come dice la gente di Sciacca).
Gente laboriosa e sana. Così i pescatori impegnati quotidianamente nella pesca di pesci prelibati.
L´assetto urbanistico del porto, che dovrebbe costituire il fiore all´occhiello della città, è talmente degradato che ricorda la casbah. Che peccato!
Che dire poi dei due alberghi sul Monte Cronio, abbandonati dalla Regione.
E di quell´eco-mostro: l´enorme e tetro edificio destinato a teatro (mai utilizzato) costruito tra la Chiesa di S. Francesco d´Assisi e l´edificio termale. E´ talmente invadente nella superficie e nel volume che sembra un tempio innalzato al dio dell´intrallazzo, destinato nei secoli per la “gloria” dell´ideatore, insigne architetto dell´inganno per la povera gente e non solo.
Se poi i taxi ed i marciapiedi non fossero evanescenti, il turista potrebbe avere un soggiorno più confortevole.
Amo la città di Sciacca.
ANTONIO OSNATO
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