Le strade della nostra Sciacca in questi giorni sono invase da gruppi compatti di uomini che invadono gioiosamente le attività commerciali, assalgono festosamente i passanti e salutano vistosamente gli automobilisti. Non c’è che dire. Si danno tutti un gran da fare. Sono i candidati a sindaco e i candidati al consiglio comunale, i loro sostenitori accaniti, come i parenti più prossimi o gli amici più intimi, e gli arrivati dell’ultima ora che si uniscono con la speranza di ottenere qualcosa.
Si aggirano per la città come plotoni di un esercito che non è armato di fucili e munizioni, ma di fulgide “santuzze” e convenevoli sorrisi, pronti a chiedere voti a chiunque, senza distinzione di sorta. La loro mano è sempre tesa per essere stretta e ad ogni contatto la loro mente fa scattare il contatore che aggiunge un probabile voto a quelli di cui potenzialmente già si dispone per vincere la competizione elettorale. Se poi scatta l’abbraccio, il contatore esagera e l’incremento di voti auto-assegnati risulta decisamente più cospicuo.
I candidati tutti risultano essere molto disponibili ad ascoltare i loro concittadini, ne raccolgono i problemi, le aspirazioni, i suggerimenti, i consigli, ma anche le lamentele ed i rimproveri di quelli più sfacciati, sempre con la maschera del sorriso stampato sul loro volto. Sembrano stiano a sentire con grande attenzione tutto ciò che gli viene detto. E a vederli si direbbe siano interessati sul serio alle parole proferite dagli improvvisati interlocutori, oltre che, naturalmente, alle più o meno celate intenzioni di voto degli stessi.
E’ partito anche l’ormai consueto “concorso” del Fac-simile più bello ed è partita anche la caccia all’ultimo spazio disponibile per attaccare i manifesti, unica possibilità per alcuni di lasciare un segno tangibile della loro presenza in questa avvincente competizione elettorale.
Tutti, ma proprio tutti, sono pervasi da un unico intento: il bene della nostra città. Lodevole intento disatteso da ormai troppo tempo.
Nel frattempo, continuando a girare a piedi, i nostri candidati, anche quelli che fino ad ieri avevano responsabilità amministrative ed istituzionali, hanno modo di rilevare direttamente le condizioni in cui versa Sciacca: le strade col manto stradale dissestato, le perdite idriche, il traffico, i parcheggi selvaggi, l’assenza dei vigili nei punti strategici della città, le condizioni di degrado di alcuni quartieri etc., ma hanno anche la possibilità di toccare con mano i problemi che affliggono la nostra società, come la disoccupazione, i giovani abbandonati a loro stessi, gli anziani lasciati soli, la difficoltà d’integrazione degli immigrati, etc..
Ora è chiaro che nulla abbiamo in contrario al fatto che i nostri futuri amministratori e consiglieri si facciano pubblicità e campagna elettorale per le strade, porta a porta, con le strette di mano e con i comizi, anzi riteniamo giusto che esercitino questo sacrosanto diritto, ma ci piacerebbe, e crediamo in questo caso di esprimere un desiderio comune a tutti i nostri concittadini, che gli stessi, almeno una volta l’anno, senza il pretesto di racimolare consensi, ma semplicemente per verificare la correttezza e l’efficacia del proprio operato o, ancora più banalmente, per focalizzare l’attenzione su problemi irrisolti dimenticati, facessero nuovamente visita alle attività commerciali, incontrassero gli abitanti dei diversi quartieri e rispondessero alle istanze di cittadini ed associazioni, dimostrando un interesse con finalità diverse da quelle elettorali ed una presa di coscienza del ruolo rivestito.
Con questo auspicio, porgiamo a tutti voi i più sinceri auguri per una campagna elettorale basata sul rispetto reciproco, sulle dichiarazioni esplicite dei vostri intenti e sull’illustrazione dettagliata dei vostri programmi e dei modi con cui procederete.
L’Associazione di Promozione Sociale L’altraSciacca