La privatizzazione! Una scelta che non sempre porta i suoi buoni frutti. Il rendere privato un bene cittadino si può guardare positivamente solo se porta dei vantaggi per quel bene e per il cittadino.
Sicuramente non è il caso della privatizzazione dell’acqua, il quale non è giovato né al bene, che giornalmente viene disperso nelle strade, né alla cittadinanza costretta a continui disservizi e a pagare presto bollette ben più care. Una privatizzazione del genere serve solo a fare gli interessi di pochi e a svendere un bene primario ed essenziale come l’acqua. Per questo ci siamo posti, come ben sapete, a capo del comitato Sciacca per l’acqua, opponendoci a tale scempio e chiedendo che si ritorni alla ripubblicizzazione del bene.
Ci sono, però, dei buoni esempi di privatizzazione. E’ il caso dell’affidamento di alcuni monumenti della città ad associazioni che gravitano nel mondo della cultura.
Tempo fa è stato inaugurato il Castello Incantato e proprio pochi giorni fa il Castello Luna. Luoghi che, salvo sporadici eventi culturali, versavano nell’abbandono, invasi da sterpaglie ed ignorati dagli stessi saccensi. Tale affidamento, che durerà 20 anni, dovrebbe permettere a tali luoghi una maggiore manutenzione, un’apertura al pubblico 365 giorni l’anno e l’organizzazione di eventi culturali, grazie alla presenza di palcoscenici e di caffè letterari all’interno di ciascun sito storico. Se queste finalità saranno rispettate, siamo ben lieti di condividere il concetto della privatizzazione.
Lo scenario che si è presentato ai nostri occhi la scorsa sera era semplicemente spettacolare. Si poteva fare un salto nel passato di circa 700 anni e rimanere catturati dalla bellezza del luogo.
Certo, se prima bastava anche una semplice offerta libera per visitare i luoghi, adesso c’è un ticket d’ingresso che ci auguriamo rimanga modico, così come lo è adesso (3 euro in entrambi i siti). Ma, d’altronde, in ogni città turistica che si rispetti si ha sempre a che fare con pedaggi e ticket. L’importante è che ci siano le giuste convenzioni e riduzioni e che tali fondi siano investiti per la gestione dei luoghi e l’organizzazione degli eventi.
Auguriamo alle associazioni “Agorà” e “Antiche Tradizioni” che tali luoghi diventino quei centri nevralgici per la cultura che si prefiggono di essere e che non si trasformino in sterili pub, ringraziandoli, al contempo, per aver profuso il loro impegno per il recupero di tali luoghi.
L’apertura del castello Luna e del Castello Incantato(aggiungo anche il museo Scaglione, il museo del mare e il museo del carnevale anche se quest’ultimo come da voi segnalato è ancora vuoto) sono senza dubbio passi fondamentali verso una rivalutazione culturale e artistica della città. Con queste rivalutazioni delle nostre opere e con le creazioni di queste strutture( i musei) il turista non soggiornerà più in una città che offre solo mare ma anche cultura e storia.
Secondo me i prossimi passi dovranno essere:
1) Istituzione di siti web dedicati a queste opere (se si riuscisse a riunirli in un solo sito è meglio) con informazioni dettagliate(prezzi….orari..ecc) che permetteranno al turista di arrivare preparato in città, sapendo già cosa può visitare e come e quando può effettuare la visita.
2) Per quanto riguarda il futuro sarebbe auspicabile creare un percorso culturale(se già esiste va potenziato e migliorato) con guide e punti di riferimento(non delle semplici mappe sparse per la città) per non vedere orde di turisti girare a vuoto come un gregge di pecore senza padrone alla ricerca di vari monumenti o posti da visitare.
3)Creare se è possibile dei pacchetti (come in tutte le città d’Italia con percorsi culturali).Vi faccio un esempio… Pisa è principalmente famosa per la Piazza dei miracoli(torre,duomo e battistero) ma quando si va in biglietteria ti danno la possibilità di prendere un pacchetto scontato dove ti danno la possibilità di visitare due musei oltre la Torre…il Battistero e il duomo.
Infine colgo ancora l’occasione per ringraziare tutti i membri dell’Altrasciacca per il grande contributo che stanno dando alla città e ai cittadini( specialmente a quelle persone che come me per studio o altre per lavoro sono a Sciacca solo per i periodi festivi).
Grazie Luca, innanzitutto, per i ringraziamenti in calce al tuo prezioso commento.
Abbiamo deciso, ancor prima di costituire la nostra associazione, di puntare decisamente al web e lo abbiamo fatto, essenzialmente:
– per fornire un punto di riferimento globale sulle nostre attività senza limiti spazio-temporali;
– per superare il “gap” rappresentato dalla distanza che intercorre tra la nostra città e tutti coloro che, come te, sono costretti a starne lontani per motivi di studio o di lavoro (devi pensare che diversi nostri soci si trovavano, o si trovano ancora, lontani da Sciacca ma contribuiscono fattivamente con le loro idee e con i loro pensieri alle nostre attività che, di fatto, si svolgono in tempo reale attraverso i nostri canali privati di comunicazione, rappresentati principalmente da gruppi di discussione);
– perchè riteniamo che internet sia un mezzo straordinario ed insostituibile attraverso il quale è possibile fornire e ricevere quell’informazione spicciola che serve alla collettività per affrontare vita di ogni giorno. Ovviamente, va fatta sempre opera di discernimento tra la notizia buona e quella che lo è meno ma le possibilità di confrontare le notizie provenienti da tutto il mondo e farlo a costo zero, è qualcosa che la televisione non può assolutamente offrirci (visto che, l’informazione su quei canali è spesso manipolata).
– perchè rappresenta l’unico modo per presentare ad un grande pubblico i propri elaborati, frutto dell’espressione di quella libertà di pensiero del singolo o, come nel nostro caso, di un gruppo nutrito di ragazzi (che speriamo rimanga sempre tale anche alla luce degli ultimi decreti legge) e conseguente al confronto diretto e costante su tutte le tematiche che si ritengono importanti per lo sviluppo ed il futuro del proprio habitat e per il superamento di piccole e grandi problematiche che l’attanagliano.
Gireremo le tue idee alle associazioni che si occupano della gestione di questi importanti luoghi storici saccensi.
Sono molto contento di leggere le tue parole. E’ non ho nessun dubbio sulla veridicità e sull’affidabilità di ciò che hai detto(sono sicuro,come lo ero anche prima, che i miei suggerimenti e le mie idee non saranno parole al vento), perchè ritengo l’associazione L’altra Sciacca un mezzo eccellente e sempre in evoluzione messo a disposizioni dei cittadini che vogliono fare qualcosa per la propria città o sono alla ricerca di informazioni dettagliate su servizi e notizie.
Ed è proprio per questi motivi (affidabilità-impegno-passione ecc..)che quando scenderò di nuovo a Sciacca(verso fine Luglio) farò richiesta per entrare a far parte di quest’associazione.
Ti ringrazio, fin da adesso, per la fiducia e per la preferenza che vorrai accordarci. Per quella data speriamo di aver già inaugurato una sede fisica, per la quale stiamo lavorando, oltre a quella virtuale. Siamo sempre felici di accogliere gente valida che vuole spendersi per contribuire a lasciare il segno su questa nostra città e a lasciarla un po’ meglio di come l’abbiamo trovata.
Ti aspettiamo. Mat
Faccio una nota per fare un esempio e per rafforzare la mia idea nel punto numero 2(dimostrando che è fattibile), dove parlavo di guide e punti di riferimento.
“Nella città di Padova oggi è entrata in funzione la figura dello “Steward urbano” : giovani ragazzi preparati e ingaggiati dalla Confesercenti per garantire ai turisti che visitano la città tutta una serie di servizi e di informazioni per rendere la visita più facile e interessante. Indicandogli dove si trovano i monumenti e i parcheggi, spiegandogli quali sono quelli più convenienti e quelli più comodi per le loro attività. Aiuteranno poi i cittadini stranieri a trovare il negozio che più si adatta ai loro desideri e a quello che desiderano comprare.”
Per punto di riferimento e guida intendevo proprio questo.
Quest’idea dello steward urbano la includiamo nell’insieme di proposte che presenteremo al sindaco di Sciacca in occasione del nostro incontro ufficiale, in programma a breve. Per l’occasione stiamo preparando l’elenco degli impegni assunti direttamente ai nostri microfoni che intendiamo lasciargli a promemoria.
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