L’associazione L’ALTRASCIACCA, nascendo con l’intento di utilizzare la rete internet per la realizzazione dei suoi scopi sociali, crede fermamente nelle grandi potenzialità della stessa. Crede nell’informazione attraverso la rete e crede nella rete quale veicolo di liberi pensieri e simbolo della libertà di pensiero e di espressione. La struttura che noi de L’ALTRASCIACCA ci siamo dati è quella dei blogger. Il nostro sito è, di fatto, un blog e come tale, viene aggiornato ogni qualvolta abbiamo la necessità di comunicare con il mondo esterno. Come ogni blog, non rappresenta una testata giornalistica, in quanto questo viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62 del 7/03/200 e fatta eccezione per le immagini personali, le foto del Blog vengono reperite sul web e pertanto tutti i diritti rimangono dei rispettivi autori ed editori. I blogger, o cosiddetti citizen journalist, nel rispetto dell’art.21 della Costituzione Italiana, secondo il quale “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” esprimono liberamente le proprie considerazioni o le proprie opinioni, attraverso il mezzo informatico.
La nostra associazione, trovandosi di fronte ad una realtà cittadina (nostro esclusivo ambito d’azione) in cui il mezzo informatico non è ancora capillarmente diffuso, si ritrova spesso ad utilizzare anche i canali convenzionali di informazione per trasmettere le proprie iniziative ed i propri messaggi alla cittadinanza. Ma tutto parte dal Blog poichè attraverso questo cerchiamo di fare, a nostro modo, informazione non trascurando mai che il nostro stile è quello di documentarci prima di aprir bocca, impugnare la penna (o meglio la tastiera) e fornire le nostre indicazioni. Il giornalismo, quello serio, è tutt’altra cosa rispetto al mondo dei blogger ma ciò di cui siamo essenzialmente convinti è che il Blog sia, per eccellenza, l’espressione di quella concezione di libertà citata dallo stesso suindicato art.21.
Pertanto, abbiamo deciso, nel nostro piccolo di opporci al tanto discusso Decreto Alfano sulle intercettazioni che, dopo essere stato approvato l’11 giugno 2009 alla Camera (DDL 1415 – ne avevamo parlato QUI) è transitato al Senato il giorno dopo, ove ha acquisito il n. 1611. Questo, specificatamente col comma 8 dell’art. 1 mira alla limitazione della libertà di manifestazione del pensiero dei cittadini attraverso Rete in un Paese, l’Italia, che risulta già essere la quarantaquattresima nelle classifiche internazionali in tema di libertà di informazione.
Il prossimo 14 luglio i giornalisti italiani si fermeranno per una giornata di silenzio,contro gli “inaccettabili divieti che il ddl impone al diritto d’informazione”. Il 13 luglio si fermeranno i giornalisti di agenzia e carta stampata per impedire l’uscita dei quotidiani il 14 quando sciopereranno anche radio e televisioni in modo da determinare una giornata di black-out informativo.
Alessandro Gilioli de “L’Espresso” aveva illustrato, nei giorni scorsi, proprio attraverso il suo blog, l’idea che “una giornata di silenzio dei blogger, per protestare insieme ai giornalisti, sarebbe stata un bellissimo segno” perché “non solo il bavaglio in questione colpisce tutti i media, nessuno escluso, ma anche perché il ridicolo obbligo di rettifica inserito nel decreto medesimo andrà a colpire e a soffocare chi blogga, chi twitta, chi immette contenuti nei siti di condivisione e via dicendo. Guido Scorza, che insegna informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie, parla senza giri di parole di una legge ammazza-internet”.
Giusto per farvi rendere conto delle potenzialità della rete informatica, grazie alla quale anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ottenuto un grandissimo successo, da quell’idea primordiale di Gilioli è nata la prima giornata nazionale di sciopero dei blogger. Contro il decreto Alfano, infatti, il 14 luglio, per la prima volta nella storia della Rete, i blog osserveranno una giornata di silenzio. “Non si tratta di un’adesione allo sciopero dei giornalisti, ma di una protesta della Rete italiana contro un provvedimento che avrà l’effetto di disincentivare l’uso dei blog e delle libere piattaforme di condivisione dei contenuti“. Lo dicono in una nota i promotori dell’iniziativa, il blogger e giornalista Alessandro Gilioli e il docente di diritto informatico Guido Scorza. Al posto dei consueti post, i blog italiani pubblicheranno solo un banner di protesta contro il provvedimento, “in particolare contro quella parte che soffoca la libertà della Rete con il pretesto dell’obbligo di rettifica“. “I blogger – dice la nota – sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c’é alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i ‘citizen journalist’. Chiediamo ai blog e ai siti italiani – conclude – di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E’ un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: ‘Non vogliamo farci imbavagliare’“.
Iniziativa, questa di Gilioli e Scorza, definita quindi “Una giornata di silenzio per la libertà d’informazione on line” alla quale, come associazione e come blogger, abbiamo deciso di aderire, inviando una mail a dirittoallarete@gmail.com e scrivendo un post sulla pagina “Diritto alla rete” del famoso social network Ning (accessibile all’indirizzo: http://dirittoallarete.ning.com/), confermando così la nostra partecipazione allo sciopero del 14 Luglio. Ma non è questo l’unico modo con cui possiamo far sentire la nostra voce contro quel Decreto, ciascun blog, ovviamente, può dar libero sfogo alla propria fantasia per protestare contro quel comma di quell’articolo di quel disegno legge che mira, senza mezzi termini, ad una drastica riduzione della libertà di informazione attraverso la rete.
Per tutti questi motivi, il nostro sito/Blog www.laltrasciacca.it rimarrà chiuso per tutta la giornata del 14 Luglio 2009 per protestare contro il DDL 1611 fermo al Senato. Aderiamo allo sciopero nazionale dei blogger e vogliamo esprimere la nostra sincera solidarietà a tutti i giornalisti, principali vittime di quel provvedimento, verso i quali, a differenza di altri blogger, non solo non nutriamo alcuna forma di antagonismo ma dei quali apprezziamo il lavoro e l’impegno costante nel garantire la pluralità di una informazione, che quando “non telecomandata” da interessi personali e partiti politici o “con la bocca cucita” è senz’altro “simbolo di libertà” e “sale della democrazia”.