E questa rappresenta per noi un’occasione in più per invitare tutti a partecipare allo SCIACCA FILM FEST, una tra le più valide iniziative promosse a Sciacca negli ultimi anni per volontà che esulano da quelle del Palazzo di Città. Alle 20.45 presso la “Sala dell’albero” è previsto un nostro intervento introduttivo alla proiezione del documentario fuori concorso “IL LINGUAGGIO DELL’ACQUA – ACQUA E PACE” di Emanuela Gasbarroni (Palestina, Israele 2009, 25’).
E’ per noi doveroso ringraziare la Vertigo S.R.L e l’associazione culturale “Cafe Orquidea” per aver inserito nell´ambito di questa importante manifestazione anche il tema dell’ACQUA, a noi molto caro.
Dalle proiezioni in programma in questi giorni risulterà ben chiaro il concetto di quanto sia importante l´acqua per la vita sulla terra ed in particolare per la vita di ogni essere umano. Essa è infatti fondamentale per il nostro sostentamento, per l´igiene e per la nostra salute. Se ciò non riusciamo a comprenderlo poiché non viviamo situazioni di particolare contingenza, dobbiamo capirlo attraverso le esperienze vissute nel resto del nostro Pianeta. Laddove l´acqua manca o scarseggia proliferano le malattie, aumenta la mortalità, la terra non produce, gli alimenti scarseggiano. Molti di questi aspetti sembrano lontani dalla nostra realtà, ma ben presto, se si continua a procedere lungo la strada segnata con la privatizzazione, si presenteranno a noi con tutta la loro tragicità. La morale è sempre la stessa: l´uomo, quando persegue soltanto il proprio interesse, finisce per danneggiare la collettività.
Noi de L´ALTRASCIACCA, nel nostro piccolo, ci stiamo impegnando per la tutela degli interessi della collettività e di tutti quelli che riteniamo beni comuni ed essenziali, contrastando con veemenza, nel caso particolare dell’acqua, affari che chiaramente risultano vantaggiosi soltanto per pochi individui.
L´acqua, bene comune per eccellenza, è anche un bene di prima necessità, un elemento fondamentale per la vita di ogni essere vivente, qualcosa di cui non si può fare a meno e la cui domanda non potrà certo che aumentare con l´incremento della popolazione umana. Di tutta l´acqua presente sul territorio terrestre solo il 3% è costituito da acqua dolce ed e’ a disposizione degli esseri umani. Di questo 3%, il 2,7% viene impiegato dall´agricoltura (2,1%) e dall´industria (0,6%). Rimane lo 0,3% su cui da tempo hanno cominciato a mettere le mani le multinazionali. L´acqua potabile comincia a scarseggiare a fronte di un aumento costante della popolazione mondiale. La domanda di acqua aumenta in modo esponenziale anche per l´utilizzo che se ne fa in agricoltura. L´offerta d´acqua è invece destinata, giorno dopo giorno, a diminuire. E´ comprensibile quindi, in questa situazione, che si cominci a parlare di ORO BLU e che su questo bene prezioso si siano fiondate tutte le multinazionali dell´acqua, come la francese VEOLIA SPA, presente in Sicilia, intravedendo grandi possibilità di fare profitto, favorite da chi, agevolandone il percorso, svolge il compito di privatizzare questo prezioso liquido. In Italia si incentiva la privatizzazione dell´acqua garantendo per legge, come minimo, un 7% di remunerazione ai gestori degli acquedotti (unico caso in Europa!) che deve provenire esclusivamente dalle tasche degli utenti. Che interesse puo’ avere un’azienda che vede il suo capitale investito remunerato per legge a svolgere bene la gestione del servizio idrico??? A voi la risposta.
Un attivista in Sud Africa ci raccontava: “All´inizio, i paesi in via di sviluppo accoglievano bene le aziende private. Si aspettavano da loro Acqua ed investimenti. La gente non capiva che non avrebbero fatto nessun investimento. Veniva tutto finanziato dalla Banca Mondiale. Queste compagnie hanno alzato i prezzi senza fornire acqua buona, hanno escluso i poveri dal servizio, licenziato impiegati statali. Un disastro.“. Bene, la stessa cosa è successa in Italia, in Sicilia ed in provincia di Agrigento. Il privato non ha fatto ingenti investimenti, riceve finanziamenti statali o comunitari, ha una remunerazione del proprio capitale investito garantita per legge, ma non ci garantisce un servizio migliore a fronte di quello che sarà l´aumento dei costi del servizio che i ricchi ed i benestanti, tra cui i nostri politici, riusciranno a pagare, ma la povera gente NO!
Per tutto questo diciamo, gridiamo: NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL´ACQUA!!!