Riceviamo e pubblichiamo la risposta ad un nostro articolo (link) a firma dei progettisti, arch. Umberto Marsala, arch. Renato Marsala, dott.ssa Anita Lorefice, ing. Maurizio Palagonia, arch. Agnese Sinagra (clicca qui per scaricarla), cui fa seguito la nostra immediata replica.
Premettiamo che i componenti del nostro gruppo di lavoro formato da Agnese Sinagra,
Umberto e Renato Marsala , Maurizio Palagonia e Anita Lorefice, non sono mai stati
soggetti contigui a segreterie e gruppi politici, non hanno mai avuto incarichi politici,
non sono ex della politica, e di questo siamo ben certi.
Alla fine del 2005 il nostro gruppo di lavoro, ha elaborato un’idea di riqualificazione
della zona ex stazione ferroviaria di Sciacca. Si trattava di un’idea di progetto che
ponesse concretamente l’attenzione sulla zona stazione, in un momento in cui nessuno
sembrava considerarne le potenzialità: prendendo spunto dalla presenza di strutture di
archeologia ferroviaria di un certo interesse storico culturale, abbiamo varato un piano
di interventi e un’idea, assolutamente realistica, di come, anziché landa abbandonata, il
recupero dell’area e del percorso ferrato relativo potessero arricchire Sciacca di una
nuova area, di scambio (parcheggi e terminal) e di accoglienza per il turista, soprattutto
per chi fosse arrivato via mare. Le potenzialità dell’approdo turistico a Sciacca
sembrano tutt’oggi sconosciute. Dunque, all’inizio del 2006, in tempi in cui non
esisteva nemmeno l’Altrasciacca, che oggi ci “tira le orecchie” con toni pesanti e
screditanti e si pone come unica “voce di denuncia” in città, noi da professionisti, come
spesso ci capita anche altrove, abbiamo elaborato un’idea e pungolato
l’amministrazione Turturici perché cominciasse a interessarsi all’area stazione, alla
situazione relativa alla proprietà e alla possibilità di reperire, in futuro, fondi per
realizzare, NON IL NOSTRO PROGETTO, ma un progetto di riqualificazione in
quell’area. Aggiungiamo, poi, che le nostre idee e professionalità sono state messe
GRATUITAMENTE e SPONTANEAMENTE a disposizione per una possibile
collaborazione sul progetto futuro. Un impegno di cui non ci vergogniamo affatto, di cui
non dobbiamo rispondere ad alcun giudice morale, poiché ciò che oggi viene
sottilmente e dolosamente additato come scacco alla TRASPARENZA, altro non è che
prassi normale tra i professionisti ed è diventato anche, di recente, costume delle
associazioni culturali, che, è noto, si avvalgono a loro volta di altri professionisti per
elaborare dati e progetti possibili. Leggo appunto sul vostro sito che un gruppo di
professionisti di Ferrovie Kaos farà una proposta progettuale a varie amministrazioni:
dove sta il dolo? Chiediamo a l’Altrasciacca che ci bolla oggi di mancanza di
tempestività (intenzionale?) nel dare contezza dei costi del progetto, ancorché dell’idea
o a pubblicare le nostre proposte, quanti e quali sono, allora, i soggetti abilitati a tale
operazione? Noi siamo dei tecnici e come tali abbiamo il diritto di proporre, senza la
necessaria sponsorizzazione di un’associazione, idee di progetto, modificazione o
riqualificazione del territorio. Non pretendendo che il nostro sia l’unico progetto
possibile e quindi attuabile, ma opponendo la nostra dedizione di attenti osservatori che
posseggono in più concetto e tecnica per produrre un progetto. Per finire, diremo che il
nostro famigerato e incriminato progetto non ha avuto corso, non è stato vagliato da
alcun organo competente, non è giunto in Consiglio Comunale, non è stato inserito nel
piano triennale, non ha concorso ad alcun finanziamento. Proprio il non essere contigui
a segreterie e gruppi politici, non essere politici di lungo corso o ex della politica, come
già detto, ha portato questo, come altri progetti proposti nel corso degli anni, a non
essere inserito nel piano triennale di alcuna amministrazione. Come del resto noi stessi,
non abbiamo mai avuto incarichi pubblici da parte di amministrazioni passate e presenti.
Lezioni gratuite di trasparenza non ne meritiamo, anche perché da tempo con altre
associazioni e con gruppi di altri cittadini vigiliamo e denunciamo situazioni di degrado
o di cattive scelte amministrative a Sciacca. Per finire con la stazione, il 30 maggio del
2009, in piena campagna elettorale, abbiamo presentato una gamma di progetti per
Sciacca, fra cui quello della stazione, prima con una mostra degli elaborati in piazza
Scandaliato, poi con un incontro/ dibattito al Circolo di Cultura con le associazioni
coinvolte nei progetti, operatori politici, amministratori, i candidati a sindaco e i
cittadini. L’Altrasciacca farebbe bene a documentarsi meglio, sui fatti e sulla moralità e
la professionalità della gente che pretende di redarguire senza alcun titolo. Ancora più
grave il linciaggio gratuito e l’allusione alla non rettitudine di un professionista, poiché
un atto di tale superficialità lede l’immagine e l’onorabilità di chi non ha nulla da
rimproverarsi, ma svolge con precisione e delicatezza un ruolo pubblico.
I progettisti
Arch. Umberto Marsala, Arch. Renato Marsala,
dott.ssa Anita Lorefice, Ing. Maurizio Palagonia,
Arch. Agnese Sinagra
Ed ecco la nostra replica:
Credevamo fosse implicito nel titolo dello stesso post, ma evidentemente così non è, per cui adesso, al fine di mettere al bando ogni equivoco, lo abbiamo modificato, aggiungendo una “parentesi”. Non è più UNA RAPIDA INCURSIONE SULLA TRASPARENZA ED UN APPELLO A TUTTA LA CITTADINANZA ma UNA RAPIDA INCURSIONE SULLA TRASPARENZA (DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) ED UN APPELLO A TUTTA LA CITTADINANZA.
Il nostro appunto sulla trasparenza, così come lo sono stati tutti i nostri appelli precedenti alla trasparenza, era rivolto all’amministrazione comunale che non ha reso noto tale progetto. A Voi liberi professionisti (ed a tutti gli altri progettisti presenti sul territorio saccense) abbiamo chiesto invece di mettere in piazza le Vostre idee e discuterle insieme alle Associazioni ed ai Cittadini, invece che darli in pasto esclusivamente alla Politica (parliamo di “Amministrazione Comunale” e non di “Segreterie”) che alla fine, nella maggior parte dei casi, le ignora. In questo senso abbiamo usato quindi l’espressione “bonario rimprovero” per richiamare la vostra attenzione ed esortarVi all’utilizzo di una nuova metodologia di proposizione e di discussione dei progetti, che riguardano la nostra Sciacca, basata sulla loro massima divulgazione e condivisione. La predetta espressione deve essere risultata però parecchio forte, forse più del necessario, ed ha suscitato in Voi una reazione altrettanto forte quanto scomposta. Ci scusiamo con Voi di quanto è accaduto e dei fraintendimenti che sono sorti, ma ci preme evidenziare che nel nostro precedente post:
1)Nessuno ha mai asserito che i componenti del Vostro gruppo di lavoro sono stati soggetti contigui a segreterie ed a gruppi politici, o che hanno avuto incarichi politici, o che sono ex della politica e, tanto meno, che non dovreste esserne certi.
2)Non riteniamo di avere adoperato toni pesanti né screditanti nei Vostri riguardi.
3)Non ci riteniamo l’unica “voce di denuncia” in città, ben vengano tutte quelle necessarie.
4)Nessuno ha mai messo in dubbio che le Vostre idee e professionalità siano state messe
gratuitamente e spontaneamente a disposizione per una collaborazione sul progetto futuro.
5)Il vostro progetto non è ritenuto né famigerato né incriminato.
6)Nessuno ha mai messo in dubbio la Vostra moralità, la Vostra professionalità, la Vostra rettitudine.
7)Non è stato fatto il linciaggio di alcun professionista.
Torniamo a ripetere che siamo per la trasparenza della Pubblica Amministrazione, tant´è che in questi giorni abbiamo fatto appelli in tal senso alla nuova Giunta comunale. Ciascun libero professionista è anche libero di fare ciò che vuole, nei limiti del rispetto della Legge (è ovvio). Non ci permettiamo di sindacarne i comportamenti.
Il nostro invito invece rimane sempre valido: creiamo un pubblico dibattito sul futuro, anche urbanistico, della nostra città e coinvolgiamo la gente nella valutazione di tutte le possibilità di sviluppo. Sappiamo benissimo che VOX POPULI è anche VOX DEI, per cui la politica, a quel punto, non può più ignorare nessuna bella progettualità come, reputiamo, sia anche la vostra!
Attaccare l´arch. Umberto Marsala, l´arch. Renato Marsala, la dott.ssa Anita Lorefice, l´ing. Maurizio Palagonia e l´arch. Agnese Sinagra non era il nostro intento e ci rammarichiamo d´aver prodotto questo effetto visto che il significato della nostra missiva era ben altro, figurarsi quello di farci ergere a “moralizzatori dei liberi professionisti”. Nel proporre a tutti la lettera che ci avete inviato, offriamo nuovamente il nostro sito per pubblicare sia i Vostri progetti che quelli di chiunque altro voglia render note le proprie belle idee alla cittadinanza saccense. Il nostro è un invito, un’esortazione: “Aiutiamoci a migliorare questa città!”.
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