UN AEROPORTO NEL DESERTO 2


Che la provincia di Agrigento si contenda ogni anno l’ultimo posto in classifica tra le province italiane è storia conclamata. A certificarlo è la qualità della vita dei 43 comuni dell’agrigentino e tanti sono i fattori su cui si dovrebbe intervenire per evitare di raggiungere sistematicamente questo “primato”. Giusto per citarne alcuni: lo stato occupazionale dei suoi abitanti, la carenza (o in certi casi assenza) di servizi e infrastrutture, il disagio sociale, la cura dell’ambiente. E tralasciamo di trattare un altro dato conclamato secondo il quale siamo la provincia più assetata d’Italia oltre che quella che paga l’acqua molto più di tutte le altre.

E’ il governo provinciale quale cura sta meditando per risollevare le sorti della nostra Terra? La risposta ci giunge da un intervento televisivo di Mario Lazzano, vicepresidente vicario della provincia regionale di Agrigento, ai microfoni di un’emittente locale, giusto un paio di giorni fa. L’idea rimane quella, e addirittura diventa una priorità: costruire un aeroporto!

Nessuno si è posto il problema di come sarà possibile raggiungere questo aeroporto, visto che strade, degne di questo nome, in provincia non ce ne sono. Siamo l’unica provincia d’Italia in cui non passa neppure un’autostrada.

Nessuno si è chiesto se da Sciacca sarà più conveniente impiegare un’ora e mezza del nostro tempo per raggiungere l’aeroporto di Agrigento o se, invece, faremo comunque prima a raggiungere quello di Trapani o Palermo (via autostrada).

Nessuno si è chiesto che strada dovranno percorrere i turisti che atterreranno in questo nuovo aeroporto per raggiungere i luoghi di villeggiatura dislocati lungo la costa. Rocco Forte pensa bene che la soluzione sia quella di un elicottero e di eliporto.

Perchè costruire un aeroporto e tale operazione viene definita “priorità” quando la “vera priorità”, sotto gli occhi di tutti, è la costruzione di strade, ancor prima che autostrade? Per chi si costruisce questo aeroporto?

E’ finito il tempo delle “cattedrali nel deserto“. Presto potremo parlare di “aeroporti nel deserto“.


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2 commenti su “UN AEROPORTO NEL DESERTO

  • aledeniz

    Mai capito perchè Sciacca, Menfi, Montevago e Sambuca non abbiano mai provato ad unirsi alla Provincia di Trapani. Geograficamente condividono molto di più con il Belice, basterebbe allungare un pò la A29 e ricostruire una linea ferroviaria vera tra Sciacca e Castelvetrano per congiungere completamente il territorio. IMVHO per Sciacca ci sarebbero solo vantaggi (Trapani, Marsala e Mazara sono sempre state economicamente più attive ed intraprendenti di Agrigento o Licata).

  • matteo72

    Condivido il tuo appunto. Basta percorrere pochi chilometri per vedere una provincia che funziona meglio della nostra.