Proprio così! Sembra davvero interminabile la vicenda legata al depuratore di Sciacca.
Ad Ottobre dello scorso anno, si diceva, era tutto pronto. Mancava solo il fiocco rosso e si sarebbe inaugurato. In questi giorni, invece, si parla di varianti al progetto per difficoltà sorte in corso di realizzazione. Se queste ultime erano prevedibili, lasciamo ai posteri l’ardua sentenza. Agli stessi posteri lasciamo la speranza di vedere ultimata e funzionante una delle opere pubbliche più importanti della nostra città nonchè fondamentali per il recupero e la salvaguardia del nostro litorale.
A tal proposito vi proponiamo un articolo del giornalista saccense Filippo Cardinale pubblicato su LA SICILIA del 16/09/2009. Buona lettura:
“Doveva funzionare nell’ottobre del 2008, ma a distanza di un anno la nuova rete fognaria segna il passo. Non solo, ma servono altri 1,8 milioni di euro per dar seguito ad una variante al progetto. E i paradossi non finiscono qui se si pensa che parte della rete fognaria, quella della Perriera, potrebbe funzionare se solo l’Enel allacciasse alla rete elettrica la stazione di pompaggio ubicata allo Stazzone, accanto la Capitaneria di Porto. Da due anni il Comune ha versato nelle casse della società elettrica 38.000 euro. Pare che l’Enel non possa dare la corrente perché in attesa dell’autorizzazione del demanio. Il Comune ha già sollecitato 4 volte, interessando anche il Prefetto. L’ultimo sollecito parte lo scorso 2 aprile. Insomma, la solita filiera burocratica che traduce i tempi europei in biblici. La conduttura, che dalla contrada Isabella doveva attraversare la centralissima via Vittorio Emanuele per intercettare i reflui della rete fognaria del centro storico, si è bloccata in prossimità della Basilica del Soccorso. Per una questione tecnica prospettata già da anni, il problema è venuto a galla nel constatare la difficoltà tecnica di attraversare la via Vittorio Emanuele e intercettare le antiche fogne del centro storico. Per ovviare l’ostacolo è stata deciso di apportare una variante al progetto. La conduttura non passerà più dalla centralissima via, ma scenderà per Porta di mare, e attraversando la marina giungerà alla vasca di raccolta realizzata allo Stazzone. La variante al progetto è stata redatta dall’ingegnere Picone e presentata a fine luglio all’ingegnere Liotta dell’Ufficio tecnico comunale. Deve ottenere i pareri del genio Civile, della Sovrintendenza, dell’Ufficio Sanitario. Poi deve approdare in Consiglio comunale e terminare la sua corsa all’Agenzia regionale per i rifiuti. Al Comune di Sciacca sono ottimisti e dicono che tra 4-5 mesi potranno iniziare i lavori. Tra lievitazione di costi e adeguamenti tecnologici, nel frattempo, i costi sono aumentati di 1,8 milioni di euro. Soldi già stanziati dall’Agenzia regionale per i rifiuti. Il depuratore è pronto, ma funziona non con i reflui ma con l’acqua, perché è necessario mantenere in esercizio la complessa macchina di depurazione. Ancora una curiosità. Dal quartiere della Perriera anzichè i reflui dirigersi verso il depuratore, realizzato a pochi metri dal quartiere, scorreranno verso la vasca di raccolta posta alla fine del Cansalamone (accanto la capitaneria). Da qui saliranno nuovamente alla Perriera per proseguire al depuratore. Una sorta di crociera da parte di reflui che anziché andare avanti verso il depuratore, come nel gioco dell’oca dovranno prima scendere a valle per poi risalire e, finalmente, proseguire per la destinazione finale.“
Filippo Cardinale