Chi la domenica decide di farsi una passeggiata, a piedi o in macchina, nella zona che una volta era rinomata per la sua bellezza e vivacità, molto probabilmente esclamerebbe il famoso: “C’era una volta lo … stazzone!!!” .
Sì, cari Saccensi, quello che una volta era la spiaggia sotto casa, il refrigerio delle lunghe ed afose notti d’estate, la sede del divertimento estivo, è ormai diventato un imprecisato luogo di dubbio utilizzo, di colori mal distribuiti, di degrado costante. Noi de L’ALTRASCIACCA ce ne siamo occupati diverse volte sempre con l’inappagata speranza che qualcuno, finalmente, ponesse rimedio a tale intollerabile scempio. Abbiamo documentato, assieme alle emittenti TV RMK e TRS, lo stato di perenne degrado di tutta la zona e del pericolo anche sanitario in cui si puo’ incorrere in tale località. Siamo ad oggi rimasti inascoltati.
Solo buoni propositi e nulla più, anzi peggio, solo promesse da … politic(ai)o. Le immagini che vedete sono state scattate domenica mattina, 17 gennaio 2010, e lo spettacolo offerto dallo “Stazzone” è, come al solito negli ultimi anni, deprimente e indecoroso per chi ci vive e per chi vi transita.
Strade dissestate, reti ostacolanti il belvedere ed inutili dal punto di vista della sicurezza, parapetti ammalorati, scale a pezzi, bottiglie vuote sparse qua e là, odori nauseabondi sono la cornice attuale di una zona che, ripetiamo, una volta era un fiore all’occhiello dell’intera città. A tutto questo bisogna aggiungere i tollerati, graditi, voluti e ricercati mercati “invisibili”, in pratica mercati di varia etnia esistenti nella zona, ma che nessuno riesce ufficialmente a vedere. Ci domandiamo allora:
– Perché tutte le località balneari (o degne di tale nome) hanno un decente lungomare e Noi no?
– Perché alcuni imbecilli continuano a scrivere con lo spray delle scritte incomprensibili, ma anche orribili a vedersi?
– Perché altri imbecilli continuano a bere lattine, bottiglie ed altro per poi buttare tutto nelle piccole zone antistanti i locali che numerosi insistono nella località?
– Perché non è possibile avere a disposizione un luogo dalla bellezza naturale mozzafiato, in alternativa ad un luogo che di “mozzafiato” ha soltanto il fetore fognario che lo assilla?
Pertanto chiediamo all’Amministrazione cittadina un sostanziale e concreto intervento che miri ad un recupero programmatico dell’intero lungomare, affinché lo Stazzone, meta continua di improvvisati, ma costanti giri a vuoto di giovani e adulti, da sempre alla ricerca di un diversivo rispetto al passaggio in centro, perda la caratteristica di zona degradata e abbandonata e riacquisti la dignità ed il fascino di un tempo.