ATTACCHI AL GOVERNO? MA DI COSA STIAMO PARLANDO? 1


Ritorniamo sull’argomento che ieri tanto ci ha fatto indignare.

Ecco i servizi televisivi trasmessi da RMK e TRS:

L’on. Giuseppe Marinello giustifica il suo gesto, certamente inconsueto per un membro della commissione parlamentare antimafia, definendolo come atto “quasi dovuto” per difendere il governo Berlusconi dai ripetuti attacchi perpetrati dagli intervenuti agli incontri della manifestazione antimafia “Informazione libera contro tutte le mafie” organizzata dalla nostra associazione, unitamente a Café Orquidea ed al Liceo Classico “T. Fazello”, e sbilanciata, sempre a detta dell’onorevole, a favore dello schieramento politico di opposizione.

Riportiamo qui di seguito l’elenco degli ospiti della manifestazione che sono intervenuti presso l’Aula Magna del Liceo Classico “T. Fazello”:

BENNY CALASANZIO, giovane giornalista e blogger attivamente impegnato a contrastare la mafia ed a promuovere la cultura della legalità; il nonno e lo zio di Calasanzio sono stati barbaramente assassinati dalla mafia perché non si piegavano al pizzo;
PINO MANIACI, giornalista e direttore dell’emittente locale TeleJato, vittima più volte di minacce per le sue denunce antimafia, che giornalmente dalla sua emittente accusa chi compie atti mafiosi senza nessuna remora;
IGNAZIO CUTRO’, imprenditore di Bivona che ha coraggiosamente denunciato il racket subendone più volte le violente ritorsioni;
ROBERTO MAZZARELLA, giornalista e scrittore; ha di recente pubblicato un libro dal titolo “L’uomo d’onore non paga il pizzo” ispirato dall’attività antimafia del movimento “Addio Pizzo“;
SALVATORE BORSELLINO, fratello di Paolo Borsellino, instancabile voce di denuncia contro la criminalità organizzata, il malgoverno e le collusioni tra politica e mafia;
GIOACCHINO GENCHI, consulente informatico che ha collaborato alle inchieste antimafia di molte procure e magistrati tra cui Giovanni Falcone e Luigi De Magistris;
SONIA ALFANO, europarlamentare di IdV, figlia del giornalista Beppe Alfano ucciso dalla mafia, esempio di impegno contro il malaffare mafioso.

Come si evince dai nomi figuranti in tale elenco, la manifestazione non può essere definita “chiaramente politica“, né riteniamo possa attribuirsi colore politico alla lotta alla mafia e all’educazione sociale. Ci sembra piuttosto che sia stato preso di mira un dirigente scolastico, reo di avere promosso un’iniziativa volta a diffondere la cultura della legalità e del rispetto delle Istituzioni, coinvolgendo il mondo dei nostri giovani che, per il contesto sociale in cui vivono, più di altri ne necessitano.
Inoltre ci sorge il sospetto che ad accompagnare l’interrogazione parlamentare ci sia un intento intimidatorio con lo scopo di disincentivare e scoraggiare altre manifestazioni di questo tipo, non solo all’interno del Liceo Classico ma anche in altri istituti dotati di strutture adeguate.

Facciamo notare infatti che e’ solo grazie a Benny Calasanzio ed al suo blog che la notizia e’ venuta fuori e che, pur essendo l’interrogazione un atto pubblico, in quasi 40 giorni di tempo nessuno si era preso la briga di renderla nota.
Sciacca non ne avrebbe saputo nulla. La stessa Sciacca che ci ha ringraziato perché abbiamo cercato di creare un dibattito sulla collusione tra Politica e Mafia coinvolgendo personaggi di primo piano.
Forse a Sciacca non si deve toccare questo argomento? Non si può affermare che alcuni parlamentari sono stati processati e condannati? La gente non può discuterne e prenderne coscienza? I giovani non hanno il diritto di vivere in una societa’ libera e migliore?

Con grande sdegno per quanto verificatosi, esprimiamo la nostra solidarietà al preside Brancato per il fastidio che tale vicenda gli ha sicuramente causato e lo ringraziamo congiuntamente a tutti quei numerosi cittadini che ritengono fondamentale e doveroso il coinvolgimento della Scuola in manifestazioni come quella organizzata a dicembre dello scorso anno. E’ molto probabile che in futuro non troveremo una sede adeguata dove svolgere incontri e proporre dibattiti con la cittadinanza su argomenti che, constatiamo, sembrano quasi tabù in una terra mortificata dalla piaga del silenzio e dall’omertà. Vorrà dire che scenderemo nelle piazze in mezzo alla gente ed inviteremo lì gli studenti a partecipare con noi.


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Un commento su “ATTACCHI AL GOVERNO? MA DI COSA STIAMO PARLANDO?

  • gcirchirillo

    Io ho due figli che frequentano il Liceo Classico Fazello e la seconda serata dell’incontro della manifestazione antimafia “Informazione libera contro tutte le mafie” ero presente e mi sono anche sentito gratificato di aver scelto quella scuola che sa aprirsi alla società affrontando una problematica che da sempre è tabù per la nostra società (e deve rimanerlo come dimostra l’inqualificabile attacco dell'”Onorevole” Marinello).
    Esprimo tutta la mia solidarietà al Preside Brancato invitandolo a proseguire su questa strada. E concludo con una riflessione: Marinello voleva difendere il governo berlusconi ma chi ci difende dalle cose che dice e scrive l'”Onorevole” Marinello?