Sciacca, sottopasso dello Stazzone: urgono spiegazioni!


L’ALTRASCIACCA e FERROVIE KAOS scrivono oggi al Sindaco di Sciacca in merito al nuovo sottopasso dello stazzone che renderà IMPOSSIBILE ogni futuro riutilizzo della tratta ferroviaria saccense, ma anche un’eventuale riconversione in pista ciclabile. Trovate la lettera qui di seguito.

Avevamo gia’ trattato il problema nel post al seguente link, all’interno del quale troverete ulteriori riferimenti:
https://www.laltrasciacca.it/2010/01/23/un-ponte-su-un-mare-di-dubbi/

Al Sindaco di Sciacca
Dott. Vito Bono

p.c. Organi di informazione

OGGETTO: Sciacca, sottopasso dello Stazzone: urgono spiegazioni.

Cosa succede a Sciacca? Come è possibile che ancora oggi, nel 2010, si possano realizzare orrori del genere? Sono le domande che le associazioni L’ALTRASCIACCA e FERROVIE KAOS (adesso presente anche a Sciacca con propri iscritti) vogliono porre al sindaco di Sciacca dott. Vito Bono in relazione alla costruzione del nuovo passaggio dello Stazzone, laddove fino al 31 dicembre del 1985 transitavano i treni della linea a scartamento ridotto “Ribera – Castelvetrano”.
Come è noto a tutti, sono stati quasi ultimati i lavori di realizzazione del nuovo sottopasso: il risultato è a dir poco scandaloso. La nuova infrastruttura costruita, oltre ad avere un notevole impatto ambientale e che nulla ha a che vedere con le architetture ferroviarie, non è stata realizzata in asse con il piano binari rendendo di fatto vani tutti i buoni propositi di riattivazione della linea ferroviaria, o quanto meno, di riconversione in pista ciclabile.
Stando così le cose possiamo tranquillamente affermare che è stato perpetrato un grave sopruso a danno di Sciacca e dei saccensi che da anni chiedono a gran voce la riqualificazione dell’area in oggetto. Attendiamo di conoscere ulteriori dettagli sul progetto nella consapevolezza che, per come è stata realizzata, l’opera non potrà mai essere fruibile.

Sciacca, 12/02/2010

Con ossequio

laltrasciacca
ferrovie_kaos

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.