“Per il rotto della cuffia” o come si direbbe in gergo calcistico “in zona Cesarini”, “si salva in calcio d’angolo” il Consiglio Comunale di Sciacca.
Come ricordete, a seguito del sit-in a Palazzo dei Normanni a Palermo del 25 Novembre scorso (per sensibilizzare l’ARS all’esame rapido della proposta di legge inoltrata dai sindaci contrari alla privatizzazione dell’acqua in Sicilia), si era deciso che dal 4 Dicembre 2009 tutti i Comuni siciliani aderenti all’iniziativa dovevano riunirsi (chi poteva, in contemporanea) per esprimersi favorevolmente rispetto alla proposta di legge regionale di iniziativa consiliare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Per sostenerla era necessario superare il numero di 40 Consigli comunali e 500 mila abitanti, fissati dallo Statuto e dalla legge. Molti Comuni avevano deliberato in quella data (qualche Comune addirittura in anticipo: il 03/12/09). Il Comune di Sciacca, pur approvando l’iniziativa, aveva deciso di rimandare la discussione della delibera ad un’altra data, avendo 90 giorni di tempo, dal 3 Dicembre 2009. Giusto ieri si trattava dell’ultimo giorno utile poiché entro oggi tutte le delibere consiliari vanno inoltrate all’ARS. E “meglio tardi che mai” ieri si doveva discutere e approvare l’argomento, anche se trattavasi ormai di un atto simbolico, visto che con le delibere finora prodotte, la soglia era stata abbondantemente superata. Sciacca però non poteva mancare all’appello.
E all’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile è stata approvata all’unanimità la proposta di delibera all’ordine del giorno con cui si chiedeva ai consiglieri comunali:
– di approvare, ai sensi dell’art. 12 dello Statuto della Regione Siciliana e della legge regionale 10 febbraio 2004, n. 1, la presente proposta, contenente il progetto di legge di iniziativa dei consigli comunali;
– di approvare il progetto di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”, redatto in 17 articoli, e la relazione che ne illustra le finalità e il contenuto, alla presente allegati come parte integrante e sostanziale;
– di dare atto che il testo di legge contiene gli elementi necessari per la determinazione del relativo onere finanziario e i mezzi per farvi fronte;
– di esprimere condivisione verso le considerazioni riportate in premessa e di aderire all’iniziativa del “Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”, per la presentazione della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia;
– di indicare i nomi ed i recapiti delle seguenti tre persone, autorizzate a rappresentare i sottoscrittori della iniziativa, così come stabilito dall’art. 35, c. 3, della L.r. n. 1/2004:
1) Michele Botta, sindaco di Menfi (AG), domicilio: viale Risorgimento, 104, 92013 Menfi, tel. 328 0082231;
2) Domenico Giannopolo, sindaco di Caltavuturo (PA), Comune: via G: Falcone, n. 41, tel. 0921 547311; domicilio: via Roma, n. 74, tel. 335 5789470;
3) Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria (RG), Comune: via Bixio, n. 34, tel. 0932 514201; domicilio: via Ancona, n. 13, tel. 335 7553049;
– di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva.
L’atto approvato all’unanimità dai consiglieri presenti fa seguito al precedente (anch’esso votato all’unanimità) del 20/02/2009 con cui si avevano già espresso l’intenzione di sostenere la legge regionale di iniziativa consiliare.
L’associazione “L’ALTRASCIACCA“, in rappresentanza del movimento cittadino per l’acqua pubblica “SCIACCA PER L’ACQUA” (che nel suo programma sostiene la legge regionale di iniziativa popolare/consiliare), nel dichiararsi soddisfatti e compiaciuti per il risultato ottenuto ieri dal civico consesso saccense, ringrazia sentitamente il Presidente del Consiglio Comunale Filippo Bellanca che ha reso possibile la trattazione del punto all’ordine del giorno e tutti i Consiglieri comunali di maggioranza e minoranza per il grande gesto di responsabilità e serietà verso tutta la popolazione saccense che soffre di questa privatizzazione e auspica una pronta ripubblicizzazione del servizio idrico.