La nostra Associazione ha ricevuto venerdi’ scorso, 26 marzo, una lettera firmata da un sedicente “nonno Salvatore” riguardante il reportage fotografico che denunciava l’incredibile stato della Via Isola Ferdinandea, strada all’interno del perimetro urbano che porta ad una tra le più belle spiagge della città di Sciacca la quale ormai da anni versa, purtroppo, in un degradante stato di abbandono.
La lettera è scritta sicuramente da una persona ben informata e colta, mostra una apprezzabile eleganza stilistica ed i toni sono educati. Nulla però vogliamo dire sui contenuti.
LA NOSTRA ASSOCIAZIONE NON DA SEGUITO A SEGNALAZIONI, OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI ANONIME.
“Nonno Salvatore” ci comprenderà, ma tra i nostri obiettivi c’e’ anche il contrasto alla vecchia cultura dell’ipocrisia, della codardia e dell’ignoranza.
Crediamo profondamente che uno dei primi rivoluzionari passi per uscire dalla sottocultura che sta distruggendo la nostra Sicilia, la nostra provincia e la nostra Sciacca sia uscire dall’anonimato, alzare la testa e portare avanti alla luce del sole le proprie idee, guardando a viso aperto la gente cui le si esprime.
Quindi rivolgiamo un invito al sedicente “nonno Salvatore” e a tutti i suoi potenziali epigoni:
Saremo ben lieti di dare voce a chiunque ce lo chiederà e daremo spazio ad idee e punti di vista anche radicalmente diversi dai nostri. Però chiediamo in cambio l’onestà intellettuale ed il coraggio delle proprie idee e delle proprie congetture, che si manifestano appunto rivelando la propria identità.
Non abbiamo dato, non diamo e non daremo voce ad anonimi (nonni, nipoti o altri parenti che siano), ovvero a persone che non vorranno esprimere liberamente i loro pensieri assumendosi la responsabilità che da tali espressioni derivano nel bene o nel male.