DOVE SONO LE TRE “E” DI “EFFICIENZA”, “EFFICACIA” ED “ECONOMICITA’”?
Saranno da qualche parte, ma di certo non fanno rima con Girgenti Acque.
I tempi biblici per la riparazione di una tubatura o di una fogna a cielo aperto non sono garanzia di efficienza ed efficacia. Le bollette sempre più salate, dopo l’approvazione del regolamento proposto dal gestore, non lasceranno dubbi nemmeno sull’esistenza del terzo criterio. E pensare che la legge Galli aveva istituito gli ATO Idrici per garantire questi tre famosi requisiti e molti sindaci erano convinti che solo il privato potesse garantirne il possesso.
In provincia di Agrigento, come nel resto d’Italia, si è capito presto che il privato, rincorrendo il profitto, non potrà mai risultare “economico”. Nel nostro caso non riesce neppure ad essere ne’ efficiente ne’ efficace.
I tempi di attesa per un nuovo allaccio potrebbero superare i 90 giorni, come già accaduto, ed il gestore idrico tramite i suoi rappresentanti, potrebbe dirci in TV che “ciò è sinonimo di efficienza”. Noi non siamo di certo “svizzeri”, ma misuriamo l’efficienza anche dal tempo di risposta alle nostre richieste. Se queste risposte talvolta non arrivano, potrebbe significare che il nostro interlocutore non è stato neppure “efficace”. Se poi, per avere un nuovo allaccio, bisogna pagare somme cinque volte superiori a quelle che venivano richieste dal precedente gestore, il servizio offerto non rispetta per nulla il criterio di “economicità”.
E sarà sempre peggio. Dalla lettura del contratto con l’utenza e del regolamento, proposto dal gestore all’Ato Idrico e dichiarato “inaccettabile” da tutti i consigli comunali della provincia di Agrigento, si evince chiaramente come i costi sono destinati a lievitare. Tutto ciò che un tempo era compreso in bolletta diventa un costo aggiuntivo. Tutte le spese saranno a totale carico dell’utenza.