Il nostro amico Vincenzo Trapani aveva scritto, un paio di giorni fa, una lettera (che pubblichiamo di seguito integralmente) indirizzata a L’ALTRASCIACCA, al Sindaco di Sciacca, all’Associazione Italia Nostra ed alle emittenti locali TRS ed RMK. Il contenuto riguarda è un sogno, un desiderio, una proposta di Riqualificazione della dismessa stazione di servizio per automobili sita in SCIACCA nella p.zza Belvedere. La sua è una bella idea e come tutte le belle idee non possiamo che promuoverla ed abbracciarla sperando che faccia da spunto a futuri interventi in quella specifica area. Lanciamo il suo invito, sperando che venga raccolto dai progettisti della nostra città:
I Have a dream, anzi più che un sogno è un desiderio, quello di vedere riqualificata la piazza Belvedere di SCIACCA attraverso un’intelligente utilizzazione della dismessa stazione di servizio per automobili.
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I favorevoli alla demolizione dell’immobile propongono di realizzare un’area destinata a parcheggio e verde attrezzato.
Potrebbe essere una buona idea, ma visto che esiste un manufatto edile, perché non conservarlo e promuovere un concorso di idee allargato oltre che agli addetti ai lavori anche alle associazioni presenti sul territorio, mirato ad una migliore è superiore riqualificazione dell’area coinvolgendo i maestri ceramisti allo scopo di decorare con pannelli artistici le facciate esterne e interne. Il manufatto edile è collocato in un punto strategico del paese, sarebbe cosa buona e giusta farne un centro d’aggregazione polifunzionale socio-culturale e multietnico. Un luogo di sosta e d’incontro per tutti coloro che vogliono stare insieme.
In città vive da cinquant’anni una numerosa comunità di lavoratori nord africani e nell’ultimo ventennio altre persone appartenenti ad altre nazionalità comunitarie ed extracomunitarie, sono venute a fare parte integrante della popolazione residente del nostro paese. Quale migliore occasione per catalizzare lo straordinario strumento della diversità etnica, culturale, per l’arricchimento umano e sociale del nostro paese.
Da troppo tempo queste culture presenti nel territorio in maniera silente sono ignorate.
E’ necessario ed indispensabile la frequentazione e il confronto tra persone di culture diverse allo scopo di trarne motivo d’arricchimento attraverso le rispettive conoscenze acquisite nei millenni dalle generazione di questi popoli.
Sarebbe utile se non necessario collocare anche uffici e servizi pubblici (U.R.P., certificazioni anagrafiche, informazioni turistiche), con annessa area verde, gazebo, panchine dove consentire l’ancestrale convivialità insita nella natura umana.
Tutto è perfettibile, basta volerlo.
“Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”
(Dante Alighieri, dalla Divina Commedia canto XXVI dell’inferno, VIII bolgia, VIII cerchio).
SCIACCA 8 giugno 2010
Vincenzo Trapani