Come deturpare la citta’ – Un autoscontro in Piazza A. Scandaliato


C’è giunta ieri la segnalazione del montaggio di un autoscontro di notevoli dimensioni in Piazza Angelo Scandaliato, nel salotto buono di Sciacca.

Come si evince dalle foto seguenti che testimoniano la fondatezza della segnalazione, questa giostra dai colori sgargianti è posizionata strategicamente tra uno dei bastioni dell’antichissima cinta muraria della città e la villetta, adiacente la Chiesa di San Domenico, che è stata da poco riqualificata ed impreziosita dalla collocazione della statua bronzea del padre della Storia siciliana, Tommaso Fazello. Non c’è che dire: proprio un gran bel pugno in un occhio!

Autoscontro in Piazza A. Scandaliato

Autoscontro in Piazza A. Scandaliato

Autoscontro in Piazza A. Scandaliato by night

Questa struttura potrebbe tranquillamente trovare ubicazione in una zona periferica della città senza destare obiezione alcuna, ma dov’è collocata risulta un vero e proprio obbrobrio, che deturpa e dequalifica non solo la Piazza, ma Sciacca intera.

Non si è mai vista la presenza di giostre nelle piazze delle città d’arte e turistiche, solo Sciacca fa eccezione. Da anni oramai la nostra vista è assuefatta a brutture di ogni genere (baracche, residuati di giostre, etc.) che deturpano le nostre piazze e le nostre strade e rovinano la vista dei nostri monumenti. Ma quanto verificatosi nelle ultime ore è veramente troppo!

Chiediamo all’Amministrazione comunale di procedere in tempi rapidissimi con la rimozione forzata di questa ingombrante e fastidiosa struttura dalla Piazza che in tanti ci invidiano. Chiediamo inoltre di rendere noto chi e con quale titolo ha acconsentito alla sua installazione e se è stata concessa l’autorizzazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali.

Chiediamo infine di sapere se le altre baracche e le altre giostre che deturpano le nostre migliori piazze (Villa Comunale, Piazza Belvedere e la stessa Piazza A. Scandaliato) siano regolarmente autorizzate, quanto fruttano alla nostra comunità e se è previsto un piano per la loro delocalizzazione al fine di una riqualificazione dei luoghi.

Non si può tollerare oltre la deturpazione e lo sfregio della nostra città. Gli Amministratori diano per primi l’esempio del rispetto della Cosa Comune, dimostrino di conoscere la Storia del luogo in cui vivono e che “amministrano” e di saper valorizzare quanto di più prezioso abbiamo.

Restiamo in attesa di una concreta e rapida risposta.

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