Volete giocare con noi e guadagnare un MILIONE DI EURO senza fatica? Vi illustriamo, in pochi semplici passaggi, come fare.
Innanzitutto dovrete costituire una ATI (potete chiamarla, ad esempio, AQUAE GIRGENTINAE) ed occuparvi di gestione delle risorse idriche in una provincia siciliana. Non importa se non avrete esperienze e/o competenze, se non sarete efficienti, efficaci e se perfino non offrirete un servizio economico. Dalle nostre parti è veramente difficile, anche in presenza di un servizio scadente, che il vostro operato venga sindacato, contestato e tantomeno controllato. Fate, dunque, come se foste a casa vostra.
A quel punto, a fronte di un servizio mal erogato o erogato “così così” potrete già pretendere il pagamento di fatture. Non importa cosa descriverete in bolletta (potete anche omettere di specificare cosa l’utente andrà a pagare). Non importa neppure se effettuerete verifiche periodiche sui contatori dell’utenza né se ne registrerete le letture. Potrete sempre, in caso di necessità, scaricare le vostre responsabilità sul precedente gestore, che secondo tutti (e a maggior ragione per voi) aveva gestito male. Occupatevi esclusivamente di fatturare, fatturare e fatturare.
Certo, nel fatturare in modo selvaggio, potrebbero venirvi fuori “bollette pazze” (termine che vi darà molto fastidio), con importi così esosi che non staranno né in cielo ne in terra, ma non preoccupatevi neppure di quello. L’obiettivo principale è realizzare il MILIONE DI EURO, magari con una sola fatturazione.
Occorre essenzialmente “giocare” con gli importi presenti in bolletta in questo semplice modo:
1) Indicate una lettura precedente del contatore (datandolo per esempio “Novembre 2009”)
2) Ed inserite una lettura più recente (magari in “Settembre 2010”)
Con questo due semplici passaggi avrete creato un consumo effettivo calcolato nell’arco di dieci mesi invece che dodici. A cosa servirà tutto ciò? Esclusivamente a confondere le idee, e ciò è fondamentale.
3) Defalcate dal conteggio dei consumi, inserito nella bolletta di conguaglio, quanto l’utente aveva pagato nella fattura precedente (quale canone fisso per l’anno in corso) ma decrementatelo di un tantino, facendo passare il tutto come se aveste preso in esame, anche per i canoni fissi, il consumo su base “dieci mesi” invece che dodici. L’utente, vedrete, avrà la testa così confusa che difficilmente capirà più qualcosa e magari si convincerà pure che i calcoli sono giusti.
Facciamo un esempio:
Tizio ha pagato il canone fisso che gli garantisce 80 mc di acqua per l’anno in corso.
In dieci mesi ne consuma però 100. La differenza sarebbe 20 mc ma considerando che i mesi in bolletta sono dieci invece che dodici, gli dividiamo i suoi 80 mc per dodici e li moltiplichiamo per dieci. Il risultato sarà 64 mc che sottratti ai 100 mc consumati nel periodo fatturato danno un totale di 36 mc. E quel totale si riporta in bolletta invece che la differenza reale di 20 mc. Sono quei 16 mc in più che ballano e che ci fanno raggiungere il nostro obiettivo, e magari anche di più. Perché:
mc. 100 (consumo da esempio in 10 mesi)
mc. 80 (garantiti dal Canone fisso pagato precedentemente)
la differenza sarebbe mc. 100 – mc. 80 = 20 mc.
ma col “gioco del milione” facciamo mc. 80 : 12 x 10 mesi = mc. 66
mc. 100 – mc. 66 = mc. 34 (mc.14+20)
mc. 14 (parte di canone già pagato) x 0,90 (fascia eccedenza) = €. 12,50
€. 12,50 x 100.000 (vuoi che la nostra ATI non abbia almeno queste utenze?) = 1.250.000,00
VI FARETE UN MILIONE DUECENTO CINQUANTA MILA EURO !!!
4) L’utente ignaro, quello che non controlla la fattura e che non lamenta eventuali anomalie, andrà a pagare nuovamente una parte (circa il 17%) di quel canone fisso riscosso dal gestore nella precedente bolletta, tramutato però, come per magia, in “eccedenza” e, quindi, con tariffa diversa ed aumentata.
Come avete visto è semplice. Bastano solamente quattro semplici passaggi.