Il saccense prima o poi ci fa l’abitudine. Una pessima o, meglio ancora, scomoda abitudine, ma ce la fa. Trovando interdette al traffico diverse zone della propria città per un tempo prolungato sceglie strade alternative. Così non è per chi si trova di passaggio a Sciacca e suo malgrado deve immettersi nel traffico cittadino alla ricerca di altre “vie di fuga”.
Guardate questo cartello:
Ieri mattina, 28 Novembre 2010, si trovava accostato all’inizio di Via delle Azalee, nei pressi dell’incrocio con Corso Miraglia, in contrada Perriera, a Sciacca. Quando il cartello stanziava al centro della carreggiata indicava chiaramente una direzione obbligatoria. Fino a qualche giorno fa, infatti, non era consentito immettersi con l’auto in Corso Miraglia se provenienti da Via delle Azalee.
Avete idea da quanto tempo questo tratto di strada è rimasto interdetto al traffico veicolare?
Se non ce l’avete ve lo diciamo noi. Diversi giorni, settimane. Per lavori in Corso Miraglia.
Osservando bene le foto che seguono, anch’esse scattate ieri, notiamo subito un’anomalia:
Tra le transenne è presente un altro cartello (indicante “pericolo” generico), ma non ci sono “lavori in corso”.
Più di un mese fa, durante il “periodo delle frane”, si era sollevato parte del manto stradale nei pressi del tombino fognario al centro dell’intersezione viaria. Immediatamente il tombino e i suoi dintorni erano recintati (come in foto) e contestualmente veniva interdetto al traffico il tratto di strada tra Via delle Azalee e Corso Miraglia. Il tutto per evitare pericolose immissioni di auto nel crocevia e la possibile congestione del traffico per i veicoli circolanti in quella zona, anche perché i cartelli e le transenne occupavano una buona parte delle carreggiate in ambo i sensi di marcia.
Ebbene, i lavori sono stati eseguiti, anche se con ritardo. Il tombino aperto lo abbiamo osservato infatti per parecchio tempo. Ma da qualche giorno il gestore idrico li ha terminati. Sul Corso Miraglia è presente il famoso “cemento” invece dell’asfalto ( le ditte che eseguono i lavori sulle strade di Sciacca lasciano solitamente questo “segno”) ma permangono segnaletica e transenne che, combinate, costituiscono un pericolo per le auto in transito (come quello indicato dal cartello).
Tutto ciò indurrebbe chiunque a pensare che forse qualcuno, che ha il compito di farlo, non ha seguito bene lo stato dei lavori, non ha sollecitato a dovere l’intervento celere del gestore idrico, non ha ancora verificato il ripristino dei luoghi dopo i lavori e, conseguentemente, non ha ordinato la rimozione di cartelli, transenne e segnaletica che infatti giacciono ancora lì.
Sono pensieri che spuntano nella nostra mente sperando siano ingiustificati, ma guardando le foto e lo stato delle cose non possiamo che aggiungere le nostre solite riflessioni.
Sembra proprio, come ogni volta, che alle tante solite inadempienze del gestore seguano “a ruota” quelle dei suoi controllori. E con lo stesso “piglio”, le nostre strade rimangano “sconquassate” per diverso tempo, transennate e “arredate” da segnaletica varia. Sulle stesse insistono perdite idriche (ormai non le contiamo più) che tornano alla luce sistematicamente.
E se qualcuno cascasse dentro a questa buca? Pagherà sempre Pantalone!
E non ci vengano a dire che Girgenti Acque uscirà un solo centesimo di euro per i risarcimenti!