Le strade della nostra città sono sempre più distrutte: “Sciacca come Beirut, Sciacca come Kabul“. Frasi sentite e risentite, paragoni che trovano il miglior utilizzo durante le campagne elettorali. Ritornelli e filastrocche da cantare quando si vuole strumentalizzare con la politica anche le singole buche sull’asfalto. Buche che se potessero parlare ne racconterebbero delle belle. Spiegherebbero il perchè le nostre strade sono ridotte in questo stato. E forse le cause non sarebbero da ricercare soltanto in quelle manutenzioni ordinarie o straordinarie che i saccensi attendono ormai da diversi anni.
E’ il caso della buca che stiamo attenzionando da oltre un mese. L’abbiamo quasi vista “nascere” e “crescere”. E ne stiamo osservando col tempo le metamorfosi del manto stradale circostante. E, stavolta senza forse, la commistione di “lavori non eseguiti a regola d’arte” con “l’assenza di controlli” hanno prodotto il risultato che stiamo per farvi vedere:
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La buca è sempre la stessa. Siamo in zona Perriera nei pressi della rotonda dell’ex chiesetta di San Sebastiano.
I lavori sono terminati lo scorso 20 Dicembre. L’asfalto è stato sostituito dalla terra. Il pietoso spettacolo è sotto gli occhi di tutti.
C’è un responsabile di tutto questo? Sicuramente SI!
Ripercorriamo a ritroso la storia della buca:
25-12-2010
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20-12-2010
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12-12-2010
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nella speranza che qualcuno provi un minimo di vergogna!