GIRGENTI ACQUE DISTACCA LE UTENZE? RISPONDIAMOGLI VOTANDO DUE SI AL PROSSIMO REFERENDUM!


DUE SI PER L'ACQUA AL PROSSIMO REFERENDUM

Proseguono in questi giorni, in provincia di Agrigento ed in particolar modo a Sciacca, i distacchi delle utenze giudicate morose dal gestore idrico privato Girgenti Acque SpA.

Nella maggior parte dei casi la causa è il mancato pagamento di “bollette pazze”, per le quali, a seguito di contestazioni, era stato assicurato da più parti l’emissione di nuove fatture rivedute e corrette, calcolate in base alla media dei consumi degli ultimi mesi/anni (ignorando dunque i conteggi errati ereditati dal precedente gestore EAS e dalle sue improbabili letture dei contatori).

Di fatto la riemissione delle fatture non è avvenuta e ci viene riferito in questi giorni che il distacco delle utenze è eseguito anche in attesa dell’esito del controllo del contatore richiesto dall’utente e/o del riscontro delle letture precedenti oltre che addirittura in assenza del preavviso di distacco. Ci riferiscono: né tre né due né un preavviso all’utenza prima del distacco. Figuriamoci se potevamo pretendere la preventiva riduzione del flusso dell’acqua. Sarebbe pratica da paese civile, ben lungi da poter essere esercitata a Sciacca o nella provincia agrigentina.

Da noi si taglia l’acqua selvaggiamente. Si privano i cittadini di un bene essenziale, fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo, come se si trattasse di un capriccio, di un qualcosa di superfluo.

Proprio come accade in ogni città in cui il servizio idrico (e dunque l’acqua) è stato affidato in mano a privati.

Cari saccensi, volete ancora altre dimostrazioni sugli effetti “benefici” della privatizzazione dell’acqua nella nostra provincia o quelli osservati negli ultimi tre anni vi sono bastati?

Perché se proprio insistete e non vi bastano le inadempienze del gestore e le sue “bollette pazze”, il cui mancato pagamento produce l’interruzione brutale del servizio, all’approvazione del nuovo tariffario di Girgenti Acque da parte dell’ATO di Agrigento (cosa che prima o poi avverrà), pagherete pure le “bollette raddoppiate”, in un contesto sociale in cui tutto sta diventando sempre più caro e poco sostenibile: luce, gas, benzina, tassa sui rifiuti, generi alimentari, trasporti e chi più ne ha più ne metta.

Di certo possiamo affermare che:

  • il gestore privato del servizio idrico dopo circa tre anni di attività non è riuscito a migliorare il servizio che ha in gestione;
  • il gestore privato del servizio idrico non ha investito grandi capitali nel nostro territorio per il miglioramento del servizio;
  • il gestore privato del servizio idrico non ha buon rapporto con l’utenza (scarsa trasparenza; tre anni per realizzare un sito web; tre anni per aprire uno sportello cittadino per il pubblico non prestato dalla Provincia);
  • le “bollette pazze” del gestore privato del servizio idrico non sono giuste accettabili;
  • le precedenti “fatturazioni errate” del gestore privato del servizio idrico non sono “normale amministrazione” i conteggi sui consumi, fondati su un improbabile pro-die, sono ineccepibili;
  • i lavori eseguiti dal gestore privato del servizio idrico non sono svolti con celerità tanto meno a regola d’arte;
  • le prossime “bollette raddoppiate”, in cui saranno inclusi i profitti del gestore privato del servizio idrico dovuti per legge (che strano concetto di Società per Azioni vero?), non potranno essere pagate con piacere;
  • contrariamente a quanto pensano D’Orsi, i membri dell’ATO Idrico ed i nostri rappresentanti politici, i quali certamente non stanno tutelando gli interessi dei cittadini, sussistono gravi motivi, tra cui anche soprusi nei confronti dell’utenza, per la rescissione del contratto sottoscritto col gestore privato.

Noi de L’ALTRASCIACCA di dimostrazioni ne abbiamo già avute abbastanza. Da sempre pensiamo che l’acqua, in quanto bene comune, non deve essere gestito dai privati né sottoposto alle logiche di mercato per fare arricchire pochi furbastri e pertanto abbiamo la soluzione a questo grosso problema:

ANDARE ALLE URNE IL PROSSIMO 12 e 13 GIUGNO, ESERCITARE IL NOSTRO DIRITTO/DOVERE DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE E VOTARE SI AI DUE REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA E L’ACQUA BENE COMUNE!

 

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