Con una percentuale dei votanti pari al 57% (26.857.452 di elettori) e col risultato schiacciante con cui hanno vinto i SI’ (95%), abbiamo la certezza matematica che la maggioranza degli Italiani, sui temi importanti dell’acqua, del nucleare e dell’uguaglianza dei Cittadini di fronte alla legge, la pensa esattamente come noi de L’AltraSciacca.
Il 13 Giugno 2011 per noi, che continueremo a batterci per tutti i beni comuni, si è chiuso trionfalmente un percorso durato circa un anno e mezzo, che ci ha visti protagonisti nella raccolta delle firme e nella promozione dei due quesiti referendari sull’acqua presentati dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, nella costituzione del Comitato saccense “Due Sì per l’Acqua Bene Comune” e nella conduzione della campagna referendaria fino al voto conclusivo di questo fine settimana.
Nonostante tutto, nonostante la disinformazione organizzata, nonostante l’assenza e/o la carenza di divulgazione sulle televisioni nazionali e locali, la mancanza di tribune elettorali e l’assenza forzata dei veri protagonisti di questa lotta dai media, ovvero i comitati promotori cui sono stati preferiti i partiti, è arrivata la trasversale vittoria elettorale, la ribalta della gente vera, l’affermazione di un concetto partito dal basso, in spregio a chi diceva di non recarsi alle urne e a chi predicava l’inutilità dei referendum e contemporaneamente cercava di boicottare in tutti i modi la consultazione (dal mancato accorpamento con le elezioni amministrative al tentativo di bloccare con leggi ad hoc dell’ultimo minuto il quesito sul nucleare e quelli sull’acqua). Nonostante tutto ce l’abbiamo fatta.
Non possiamo che esprimere dunque la nostra piena soddisfazione per lo storico risultato elettorale e, in particolar modo, per quanto ottenuto dalla nostra Sciacca. Oltre 20.000 elettori saccensi sono andati alle urne, preferendole al mare, e il 99% di loro ha barrato il SI’ da noi promosso. A loro rivolgiamo un immenso grazie. Un grazie immenso ai soci de L’AltraSciacca che si sono spesi in volantinaggi, campagne informative, manifestazioni ed iniziative di sensibilizzazione, tutte rigorosamente autofinanziate. Un grazie immenso ai nostri concittadini che, recandosi a votare, ci hanno confermato di pensare, come noi, che l’acqua è un diritto imprescindibile, un bene comune, un elemento essenziale per la vita umana e per tutti questi motivi non può essere gestito dai privati e da tutti coloro che con essa vorrebbero fare profitti. E’ l’ennesima conferma che i saccensi attendono specifiche risposte dalla politica locale, sempre in ritardo su queste importanti questioni, e attendono da tempo che questa si adoperi concretamente nella direzione adesso definitivamente indicata dall’esito referendario.
Abbiamo invitato da mesi il nostro Consiglio Comunale alla sottoscrizione di un atto deciso e ci aspettiamo adesso, forti di un consenso così alto, una pronta risposta. Aspettiamo da circa due anni che lo Statuto comunale sia modificato con l’aggiunta che l’acqua, per Sciacca, rappresenta un bene essenziale privo di rilevanza economica e il servizio deve essere gestito in assenza di lucro. Chiederemo per questo, nei prossimi giorni, un incontro ufficiale con il Presidente del Consiglio Comunale saccense affinché sia immediatamente calendarizzato questo importante passaggio per la nostra città.
Il referendum ha sancito la vittoria politica della gente comune, dei comitati, delle associazioni che nulla hanno a che spartire con i partiti politici, con chi, fiutando la vittoria elettorale, ha deciso di salire ambiguamente sul carro dei vincitori nel corso della campagna referendaria, con chi, a differenza nostra, non si è mai espresso con la dovuta chiarezza sul futuro della gestione dell’acqua.
L’AltraSciacca col Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua (acquainsicilia.org) vigilerà sulle leggi di iniziativa popolare in discussione all’Assemblea Regionale Siciliana cercando di impedire che la politica degli interessi di parte torni in auge e approvi le proposte di gestione affidate alle S.p.A. (anche se a totale capitale pubblico). Non vogliamo inganni. La nostra concezione di gestione dell’acqua è totalmente diversa, e come noi la pensa anche la maggioranza degli elettori siciliani e italiani.