Affondiamo la Northern Petroleum
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Invitiamo tutti i nostri Soci ed i nostri Lettori, nella qualita’ di Cittadini Italiani, a inviare osservazioni sulla Valutazione di Impatto Ambientale del progetto della Northern Petroleum seguendo la semplice procedura di seguito riportata e predisposta da Maria Rita D’Orsogna, professoressa italiana che insegna in una università di Los Angeles ma è oriunda degli Abruzzi. Pur lavorando in terra straniera Maria Rita non riesce ad accettare che la sua terra natia sia deturpata dalle trivelle e avvelenata dalle compagnie petrolifere. Per ciò è divenuta una bandiera per quanti si sono resi conto dell’enorme pericolo che corrono le nostre comunità, lusingate dal miraggio di un qualche facile guadagno, ma sempre purtroppo delegate (quando possibile) al triste compito di effettuare lo smaltimento e la bonifica di terreni inquinati dai fanghi di risulta delle perforazioni.
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La Northern Petroleum vuole trivellare il basso Adriatico, e questa volta siamo in tempo per ribellarci da cittadini informati e attivi.
Ecco qui i link per le osservazioni brevi e ancora piu brevi contro la Northern Petroleum che nel particolare vuole trivellare al largo delle coste di Monopoli-Ostuni-Lecce.
La scadenza per dire il proprio no al Ministero e’ il 2 Agosto.
Le istruzioni per inviare i testi sono semplici:
1) Aggiungere dettagli personali e/o della propria esperienza di vita al mio testo base – albergatori? turisti? pescatori? amanti del mare? – in modo da non mandare al ministero testi tutti uguali. Quello che ho scritto e’ solo un testo base, che si puo’ mandare tal quale ma al quale e’ meglio aggiungere considerazioni individuali.
2) Mettere nome, data, indirizzo. Lettere anonime non vanno bene.
3) Inviare con raccomandata a ricevuta di ritorno al
Ministero dell’Ambiente
Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Divisione III
Attenzione: Concessione d71 FR-NP e d149 DR-NP Northern Petroleum
Via Cristoforo Colombo, 44
00147 – Roma4) Se si ha la posta elettronica certificata si puo’ mandare il tutto a DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it, come dice il Ministero dell’Ambiente dal suo sito. Chi non ha la PEC puo’ richiederla da questo sito e poi dovra’ andare in posta. La raccomandata a ricevuta di ritorno costa 5 euro, con la PEC e’ gratis.
5) Mandare se possibile una copia anche a me, che mettiamo tutto nel raccoglitore comune. Questo serve solo per la cronistoria, e per referenze future. Ad esempio, qui dove abbiamo messo tutti i testi mandati contro Ombrina Mare qualche tempo fa. Se volete che mandi io al ministero tramite posta email certificata lo faccio io, anche se sarebbe meglio che ciascuno lo mandasse indipendentemente.6) Incoraggiare enti, comuni, associazioni a farlo a loro nome. E’ importantissimo.
Ormai sono diversi mesi che mandiamo osservazioni su vari testi di petrolieri, e la metodologia e’ abbastanza collaudata. Questo si vede anche dalle pagine ministeriali dove finalmente compaiono indicazioni funzionali su come fare, e a chi scrivere che prima non c’erano.Basta solo che ora facciamo sentire la nostra voce forte, compatta e numerosa.
Il Ministero e’ obbligato a tenere conto di queste osservazioni, secondo vari trattati internazionali.
Anche per l’ultima concessione, la d5o5 delle isole Tremiti da parte della Petroceltic, scrivemmo le osservazioni a suo tempo. Allora, come adesso, le ditte trivellanti vogliono eseguire sondaggi marini e trivellare pozzi preliminari. Il Ministero concesse “solo” i sondaggi marini, invece che anche l’autorizzazione alla trivellazione preliminare, in parte anche grazie ai nostri testi. Il fatto che avessimo mandato osservazioni e’ stato poi usato nei ricorsi al TAR mandati da vari comuni di Puglia, Abruzzo e Molise.
Nella mia opnione, mandare osservazioni e’ uno dei pochi modi ufficiali che abbiamo di fare sentire la nostra voce, ed e’ piu’ importante avere tanti testi di contrarieta’ da tante persone, che uno solo, per quanto iper-tecnico e perfetto. E’ un diritto che e’ sancito dalla comunta’ europea tramite il trattato di Aarhus, recepito anche dall’Italia.Infine, molti penseranno che questo e’ un problema delle Puglie visto che la concessione si trova nei loro mari. Io invece penso che sia un problema di tutti, e che oggi le Puglie, domani casa di ciascuno di noi. Il ministero non mette limiti di residenza, per cui tutti possono fare sentire la propria voce. E’ un bel modo di dimostrare solidarieta’ fra noi. Spero anche che in futuro gli abitanti di Puglia possano essere solidali con quelli di altre regioni.
Ecco. In questi giorni preparero’ il mio testo, ma intanto tutti possono iniziare a spedire questa seguendo questa possibile traccia.
Mettero’ la lista di tutti quelli che mi manderanno i propri testi se lo desiderano, e il tutto sara’ raccolto qui. Grazie a Giuseppe Deleonibus e a Guido Pietroluongo con cui abbiamo coordinato il tutto in questi giorni. Il tutto deve essere mandato entro il 2 Agosto 2011.I testi di tutte le concessioni si possono scaricare da qui.
Maria Rita D’Orsogna
Fonte: dorsogna.blogspot.com