I SOLDI PER IL CARNEVALE DI SCIACCA 2012? FACCIAMOCELI DARE DALLA REGIONE!


sciaccarnevale.it

 

E’ dal lontano 1 dicembre 2007 che L’AltraSciacca ha deciso di inserire nel proprio sito un contatore che ricordi con assiduità il tempo trascorso dalla scadenza della famosa transazione EAS e, principalmente, l’importo del credito vantato ad oggi dal Comune di Sciacca, comprensivo delle ulteriori somme maturate.

Che i Saccensi fossero un poco strani lo sapevamo, sempre alla ricerca di motivi di distrazione dal quotidiano e sempre più propensi ad infervorarsi su questioni di dubbia e/o reale importanza. Quello che non sapevamo è che siano anche disposti a perdere oltre 7 milioni e 500 mila Euro di soldi vantati nei confronti dell’ex gestore del servizio idrico EAS.

Il Carnevale di Sciacca deve svolgersi perché patrimonio culturale della città, deve svolgersi con un modello organizzativo diverso da quello sinora seguito e, soprattutto, deve auto-sostenersi economicamente per non pesare sulle casse comunali.

Nel frattempo però il Carnevale di Sciacca 2012, 2013, 2014, … e molto altro ancora, come i capannoni da tutti promessi e mai realizzati, possono essere  tranquillamente finanziati con le somme che la Regione ci deve per tramite del suo assessore Gaetano Armao, ex consulente dell’ex sindaco Mario Turturici: ben 4.204.665,44 di Euro per il saldo della vecchia transazione EAS, peraltro già spesi senza averli ancora incassati, e 3.117.331,49 di Euro spesi dal Comune in aggiunta per sostituire i mancati interventi dell’ex gestore delle risorse idriche.

Noi de L’AltraSciacca riteniamo che a fronte di una cifra cosi elevata (ripetiamo: 7 milioni e mezzo di Euro) il minimo che bisognava fare era tempestare quotidianamente la Regione di solleciti e  richiederne l’immediata restituzione. Perché mai non si richiedono indietro e subito con la dovuta pressione adendo le vie legali?

Smettiamola con il solito teatrino e gioco delle parti o con i soliti stucchevoli piagnistei che lamentano l’assenza di liquidità. I soldi ci sono e la Regione ha l’obbligo di darceli. Il resto, lo ripetiamo, sono solo INUTILI PAROLE!

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