26 Novembre – In piazza per l’acqua, i beni comuni e la democrazia


PER IL RISPETTO DELL’ESITO REFERENDARIO, PER UN’USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI

Roma, ore 14.00 – Piazza della Repubblica

Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l’uscita dell’acqua dallelogiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestionepubblica e partecipativa del servizio idrico.

Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donne e uomini, per la prima volta dopo decenni, hannoripreso fiducia nella partecipazione attiva alla vita politica del nostro paese e hanno indicato un’inversione dirotta rispetto all’idea del mercato come unico regolatore sociale.

Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per laripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali -ad eccezione del Comune di Napoli – proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessungestore ha tolto i profitti dalla tariffa.

Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat della Banca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato,attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici locali,addirittura riproponendo il famigerato”Decreto Ronchi” abrogato dal referendum.Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali, resisi conto che il popolo ha votato contro diloro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione didemocrazia.

IL RISULTATO REFERENDARIO DEVE ESSERE RISPETTATOE TROVARE IMMEDIATA APPLICAZIONE

Per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”,ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti icittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dalvoto referendario.

Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca lacrisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. I poteri forti invece di prenderne atto invertendola rotta, ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi dinecessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato,tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro anche attraverso l’art. 8 dellamanovra estiva, la precarizzazione dell’intera società e la conseguente riduzione degli spazi di democrazia.

Indietro non si torna. Dalla crisi non si esce se non cambiando sistema, per vedere garantiti: il benesseresociale, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente, la fine della precarietà del lavoro e della vita delle persone,un futuro dignitoso e cooperativo per le nuove generazioni.

Un altro modello di società è necessario per l’intero pianeta. Insieme proveremo a costruirlo anche neiprossimi appuntamenti internazionali, come la conferenza sui cambiamenti climatici di Durban di finenovembre e a Marsiglia nel Forum Alternativo Mondiale dell’acqua a Marzo 2012. Siamo vicini ai popoli che subiscono violenze, ingiustizie e vengono privati del diritto all’acqua come inPalestina, di cui ricorre il 29 novembre la Giornata internazionale di solidarietà proclamata dall’Assembleadella Nazioni Unite.

Per tutti questi motivi il popolo dell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre e invita tutte etutti a costruire una grande e partecipata manifestazione nazionale.

Vogliamo che sia il luogo di tutte e di tutti, da qui l’invito a costruirlo insieme, come sempre è statal’esperienza del movimento per l’acqua. Un movimento che ha sempre praticato la radicalità nei contenuti ela massima inclusione, con modalità condivise, allegre, pacifiche e determinate nelle forme di mobilitazione,considerando le une inseparabili dalle altre.Per questo, nel prepararci a costruire l’appuntamento con la massima inclusione possibile, altrettantofrancamente dichiariamo indesiderabile la presenza di chi non intenda rispettare il modo di esprimersi diquesta ricchissima esperienza.

Vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza ela democrazia, invitando ad essere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti e le nostreforme di mobilitazione, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la Vita,ha scelto la Vita.E un futuro diverso per tutte e tutti.

Promuove: Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Per info e adesioni scrivere a segreteria@acquabenecomune.org

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