Rapporto finale Commissione Tecnica Ministeriale (462.48 KB)
Alle lavoratrici e ai lavoratori della Giustizia
Si è svolta oggi la prevista terza e ultima riunione sulla geografia giudiziaria in relazione alle regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Abbiamo ribadito per l’ennesima volta la nostra totalità contrarietà alla legge delega così come è stata prospettata, abbiamo invece chiesto, in qualità di firmatari del “Patto per la giustizia e per i cittadini” di partecipare ad una seria riforma che razionalizzi le sedi giudiziarie senza tagliare i diritti dei cittadini.
Come premessa ai nostri interventi su ogni regione, per i cui dettagli rinvio ai comunicati regionali, abbiamo ribadito che la riforma in questione rientra in una politica che di fatto toglie progressivamente lo stato dal territorio in una astratta logica di risparmio che nulla ha a che vedere con i principi costituzionali di cittadinanza. Non condividiamo inoltre i parametri usati dalla Commissione Tecnica in quanto obsoleti (dati Istat 2001) e poiché riteniamo che suddetta Commissione, come è emerso dalla discussione, non abbia fatto alcun rilevamento né sulle capacità di recepimento degli uffici cosiddetti accorpanti né sul tasso di criminalità dei territori né sulla orografia delle regioni interessate o sulla rete dei trasporti.
Ci risulta che il lavoro della Commissione sia già all’esame delle commissioni parlamentari ma il Presidente Birritteri ha preso l’impegno personale a redigere una relazione ulteriore che tenga conto delle osservazioni fatte dalle OO.SS e dai territori stessi. Da parte nostra abbiamo già chiesto più volte una audizione sulle questioni ad entrambe le Commissioni Giustizia e intendiamo continuare a portare avanti le ragioni dei lavoratori e dei cittadini.
La prossima riunione del 10 maggio verterà sulla mobilità del personale perdente posto a seguito delle soppressioni per il quale abbiamo chiesto che fosse fatto un emendamento della legge delega che permetta che la materia venga trattata dalla contrattazione nazionale e decentrata, in modo da garantire ai lavoratori dei sopprimendi uffici di scegliere la nuova sede lavorativa.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Roma, 17 aprile 2012
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Come sapete oggi abbiamo partecipato alla ultima riunione sulla geografia giudiziaria.
Vi inoltro, appena trovata sul web, la relazione finale della Commissione Tecnica Ministeriale che stabilisce i parametri in base ai quali si richiede la soppressione dei Tribunali e delle Sezioni Distaccate e che oggi è arrivata alle Commissioni giustizia Camera e Senato.
Sembrerebbe che le osservazioni che abbiamo fatto nelle tre riunioni sulla geografia saranno inviate insieme a quelle dei territori in una ulteriore relazione del Capo Dipartimento Birritteri alla Ministra Severino. E’ chiaro che ormai le decisioni sono in mano alla politica dalla quale dipenderà la chiusura di un tribunale oppure di un altro. Da parte nostra come sapete abbiamo chiesto di essere auditi nelle due Commissioni per esporre le nostre perplessità su come è stata elaborata la relazione e sul progetto di riforma che a nostro avviso non risponde a parametri di razionalizzazione ma a semplici tagli lineari.
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COMUNICATO FP CGIL SICILIA
Alla segreteria regionale FP CGIL SICILIA
Alle segreterie territoriali FP-CGIL
Alle lavoratrici e ai lavoratoridella Giustizia
Oggetto: Tavolo tecnico del 17 aprile 2012.
Il giorno 17 aprile si è tenuta la riunione sulla geografia giudiziaria per le regioni del sud :Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.Fermo restando la legge delega che prevede il mantenimento di tre tribunali per ogni Corte diAppello,Il Capo Dipartimento dr. Billitteri per il distretto di Messina ha detto che Mistretta,essendo il Tribunale più piccolo d’Italia è destinato alla chiusura. La sede distaccata di Pattisarà soppressa.Sul distretto di Caltanissetta ha detto che il Tribunale di Gela in quanto presidio di legalità vamantenuto. Il Tribunale di Nicosia si potrebbe trasformare in sezione distaccata , data ladifficoltà di mobilità dell’area.Sul distretto di Catania sono a rischio le sedi distaccate di tribunale di Caltagirone e Modica.Su Modica, data la vicinanza con il Tribunale di Ragusa(15 km, ) si potrebbeIpotizzare un Tribunale Ragusa-Modica mantenendo le attuali sedi.Caltagirone presidio antimafia della zona niscense, potrebbe essere unita alla sede distaccatadi Paternò.Su Distretto di Palermo sono a rischio Marsala , Sciacca e Termini Imerese.Lo svantaggio di Marsala sta nella vicinanza con Trapani. Ma rimane un Tribunale importante.Termini Imerese non dovrebbe rischiare la chiusura.Sciacca rappresenta una realtà di forte criminalità organizzata , potrebbe essere unita allesezioni distaccate di Partanna e Corleone.Sul distretto di Messina abbiamo detto che se Mistretta, ,venisse chiusa, si determinerebbeun concentramento degli uffici giudiziari verso la parte orientale dell’isola e si creerebbe unvuoto di presidi giudiziari ,con grandi distanze tra i presidi di Palermo da un lato e Messinadall’altro. Su questo condividiamo il parere del Sindaco di Mistretta. Si potrebbe risolvere ilproblema unendo la sede distaccata di S. Agata di Militello, , a Mistretta .Alla nostra proposta di accorpamento hanno aderito anche altre sigle sindacali..Il dr. Billitteri si è mostrato interessato alla nostra proposta.C’è poi un discorso legato all’economia di quell’area depressa, che riceverebbe dalla chiusura diMistretta un duro colpo anche dal punto di vista economico e sociale , aggravando la giàdifficile situazione . Sul Tribunale insiste un’intera economia.Appare inoltre folle l’accorpamento della sede distaccata di S. Agata di Militello al Tribunaledi Patti, perché non è chiaro dove si possano sistemare arredi e personale, nella sede di Patti.Criticità questa segnalata dal territorio.Abbiamo poi sostenuto che il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto non va chiuso in quanto ilsuo carico di lavoro è pari a diverse sedi provinciali, (che in quanto tali non saranno soppresse): 9223 affari con 35 magistrati , simile al carico di Trapani 9667 e con un carico di gran lungamaggiore di Caltanissetta 5644 affari e 33 magistrati.Abbiamo affermato che tutte le scelte sulla Sicilia vanno anche rapportate alle distanzechilometriche di percorrenza in quanto, i trasporti nella regione non sono dei più “ moderni”.La viabilità è difficoltosa in molte aree, il che va considerato rispetto alla futura mobiltà dipersonale e utenza.Abbiamo detto che la sede distaccata di Taormina va lasciata anche per il valore culturale delsito, oltre che per il vasto territorio di competenza 57.617 abitanti. Sul distretto di Caltanissetta abbiamo ribadito la non sopprimibilità di Gela , in quanto presidiodi legalità.Su Nicosia abbiamo fatto presente l’impossibilità del suo accorpamento al tribunale di Enna sucui già gravano ben 6 uffici del Giudice di Pace e quindi non si saprebbe dove inserirepersonale e magistrati. Va semmai evidenziata la sproporzione relativamente alla distribuzionedel personale tra le due sedi, in relazione ai diversi carichi di lavoro : Enna 5347 pendenti al 31dicembre 2011 , 46 unità di personale, Nicosia 2351 carichi di lavoro al 31 dicembre 2011 ,affari penali al 31 marzo 2012 ,1066, 36 unità di personale.Ci siamo dichiarati, comunque disponibili alla trasformazione in sede distaccata di Nicosia.Sul distretto di Catania abbiamo affermato la non chiusura di Caltagirone data la particolareposizione geografica caratterizzata da gravi difficoltà di mobilità.Abbiamo consegnato il documento prodotto dal territorio di Modica nel quale viene propostol’accorpamento di Modica alla sede distaccata di Avola.Sul distretto di Palermo abbiamo sostenuto la non chiusura di Cefalù per l’estensione del suoterritorio di competenza 75740 abitanti.Su Bagheria abbiamo messo in evidenza l’alta densità mafiosa del territorio e la vastità dellostesso , per cui non riteniamo si debba chiudere. Siamo d’accordo sull’accorpamento diBagheria a Termini Imerese.Partitico analogamente a Bagheria e per gli stessi motivi non va chiuso .Potrebbe essereaccorpata alla sede distaccata di Alcamo anche se Alcamo dipende da Trapani e Partinico daPalermo, per non allontanare troppo personale e utenza verso Trapani. Alcamo dista 49 km daTrapani. Del resto se si vuole ridisegnare la geografia giudiziaria si possono anche fare scambiterritoriali , se vanno nella direzione di una maggiore efficienza ed economicità.Sulle isole abbiamo ribadito che in quanto sedi disagiate non vanno chiuse.Abbiamo consegnato al dottor Billitteri un documento su quanto sopra esposto.Vi terremo informati sugli sviluppi.
Per la delegazione nazionale trattante
CGIL-FP
Anna Maria Tirreno
Fonte: fpcgil.it