Meno di trenta euro ci dividono dai fiorentini. Paghiamo ogni anno per l´acqua che arriva nelle nostre case, una bolletta quasi pari a quella che pagano a Firenze dove l´acqua scorre ventiquattro ore su ventiquattro anche da mille fontanelle artistiche ed è potabile.
Ad Agrigento infatti in media paghiamo per continuare ad avere sete 445 euro e a Firenze ne pagano 475. La Città dei templi si piazza al decimo posto nella classifica nazionale delle città più care d´Italia per costo di servizi idrici e ciò nonostante che Agrigento sia la città dove c´è il più basso consumo d´acqua pro capite del Paese: solo 96,9 litri al giorno per abitante.
E´ quanto emerge dall´annuale indagine realizzata dall´Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva. On line, presente sul sito www.cittadinanzattiva.it con gli approfondimenti regionali.
L´indagine si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico scomposto nelle voci: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa (o ex nolo contatori). Essa è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia italiani, relativamente all´anno 2011. I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua e sono comprensivi di Iva al 10%.
Secondo i dati Istat il costo dell´acqua potabile da gennaio 2007 a dicembre 2010 è aumentato del 29,3%, con un aumento dell´ 8,5% tra gennaio e dicembre 2010.
Dall´indagine effettuata si ricava infatti che un costo medio dell´acqua in Italia di 0,779 euro al metro cubo (+5,3% rispetto al 2010 e +20,4 rispetto al 2007), seguito dal canone di depurazione e fognatura con 0,614 euro al metro cubo (+5,7% rispetto al 2010 e + 28,5% rispetto al 2007), e dalla quota fissa (o ex nolo contatore) che ha un costo medio di 22 euro/annui (+10% rispetto al 2010 e +29,4% rispetto al 2007).
Per quanto riguarda Agrigento il costo medio dell´acqua potabile sarebbe rimasto invariato dal 2007 ad oggi (al 2007 risale l´ultimo aumento tariffario nel capoluogo agrigentino) e in media sarebbe pari ad euro 445.
Non molto di meno comunque rispetto alla città che ha fatto registrare in Italia il costo medio maggiore che è Firenze con 474 euro. Nella classifica stilata da Cittadinanzattiva Agrigento si trova in decima posizione dopo Firenze con € 474,00, Pistoia € 474,00, Prato € 474,00, Arezzo € 465,0, Grosseto € 457,00, Siena € 457,00, Pesaro € 453,00, Urbino € 453,00, Livorno € 447,00.
In Sicilia tra Agrigento e Catania intercorre una differenza di 255 euro. Nella città etnea infatti il costo medio è pari a 190 euro.
Considerando le singole componenti del servizio idrico integrato, è stato riscontrato invece che la tariffa più elevata per il servizio di acquedotto è applicata nella città di Agrigento, con una spesa di circa 11 volte superiore a quella riscontrata nella città di Milano (che presenta invece la tariffa più bassa). La tariffa per il servizio di acquedotto per Agrigento è in media di euro 328.
Allarmante risulta il dato della dispersione idrica: ad Agrigento si perde il 40% di acqua lungo la rete idrica della città. In Sicilia siamo al quarto posto dopo Catania (53%), Siracusa (50%) Palermo (49%). Risulta pertanto urgente il rifacimento della rete idrica.
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Fonte: laltraagrigento.it