Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha realizzato la propria assemblea nazionale a distanza di un anno e mezzo dalla straordinaria vittoria referendaria.
La discussione è partita dall’analisi di quest’anno che è stato intenso, segnato dai ripetuti attacchi a tutti i livelli all’esito del voto referendario ed alla volontà popolare espressa da 26 milioni di persone.
Si è convenuto sul fatto che sia stato un anno di forte resistenza da parte del movimento per l’acqua, che ha promosso, a livello territoriale e nazionale, iniziative per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, la campagna di obbedienza civile, mobilitazioni per il contrasto ai processi di fusione delle grandi multi utilities. Un anno che ha dimostrato le persistenza del radicamento territoriale e della soggettività politica del movimento per l’acqua e la persistenza delle ragioni profonde alla base della vittoria referendaria.
Questa assemblea, partecipata da oltre 150 persone, da decine di comitati territoriali del movimento per l’acqua (provenienti dalle seguenti regioni: Abruzzo, Lazio, Toscana, Sicilia, Calabria, Basilicata, Piemonte, Veneto, Campania, Marche, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Sardegna, Puglia, Molise, Trentino), associazioni nazionali, organizzazioni sindacali e diverse realtà in difesa dei beni comuni ha prodotto un’importante confronto a partire dai gruppi di lavoro che ci consente oggi il rilancio a tutto campo della nostra iniziativa, a partire dall’obiettivo prioritario e irrinunciabile che ha sempre guidato la nostra azione collettiva: l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale, il servizio idrico integrato dev’essere pienamente ripubblicizzato e gestito in forma partecipativa dalle comunità locali.
E’ stato condiviso che il raggiungimento di questo obiettivo attraverserà tutte le iniziative e campagne emerse da questa assemblea, che da oggi, a maggior ragione, vengono rilanciate, estese e diffuse su tutto il territorio nazionale: dalle delibere d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico alla campagna di obbedienza civile, al contrasto dei progetti di grandi multiutilities.
Questa assemblea e la ricchezza della discussione hanno consentito al movimento per l’acqua un ulteriore salto di qualità dell’analisi e della proposta:
a) con l’approfondirsi della crisi globale e la messa in campo delle politiche liberiste dettate dalle grandi banche e dai capitali finanziari, la ripubblicizzazione comporta anche una forte iniziativa contro la finanziarizzazione dell’acqua e dei beni comuni e in direzione della riappropriazione sociale delle risorse per una nuova finanza pubblica;
b) riconoscimento dell’assoluta rilevanza della riappropriazione della democrazia e dei luoghi di decisionalità collettiva a tutti i livelli;
c) la necessità di una proiezione dell’iniziativa del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua nella dimensione europea e internazionale, essendo la dimensione continentale la scala dentro la quale si gioca in questi anni la partita più drammatica.
Sono state assunte tutte le proposte in merito a queste tre grandi questioni emerse dai report dei gruppi di lavoro. La ricca discussione emersa in queste due giornate è un punto di partenza per far avanzare processi di connessione vera fra il movimento per l’acqua e tutte gli altri movimenti ed esperienze in lotta per i beni comuni e per un altro modello sociale: l’assunzione dell’ambiente e del territorio come dimensione dell’azione collettiva e la costruzione di nuove pratiche fra comitati, movimenti e mondo dei lavoratori dei servizi pubblici sono i terreni che richiederanno un’intensificazione dell’iniziativa e delle pratiche da mettere in campo.
In particolare l’assemblea plenaria di domenica ha assunto come prioritari i seguenti punti e appuntamenti:
- Manifestazione nazionale a Reggio Emilia, sabato 15 Dicembre;
- 23-27 gennaio giornate europee di mobilitazione contro la finanziarizzazione dei beni comuni e della vita;
- Aggiornamento e rilancio della legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua;
- Rilancio della Campagna di Obbedienza Civile;
- Rafforzamento della campagna di raccolta firme per l’ICE “L’acqua è un diritto umano”.