Il perdurare dell’interruzione della S.S. 115 dovuta al crollo del ponte sul fiume Verdura ha prodotto nel nostro territorio, come era facilmente prevedibile date le scelte scellerate dei dirigenti dell’ANAS e del Prefetto, una situazione incredibilmente tragica. Fino ad oggi siamo stati a guardare con attenzione, segnalando, tramite alcuni interventi tecnici dei nostri soci, tutte le criticità di un progetto che a nostro avviso non aveva tante possibilità di essere realizzato. I fatti ci hanno dato tristemente ragione. Adesso è arrivato il momento di agire. Abbiamo preso contatti col Comitato “No Ponte No Voto”, il cui operato è da noi pienamente condiviso, dando la nostra disponibilità ad attuare tutte quelle forme di protesta e di proposta necessarie per trovare una rapida soluzione del problema, ma anche per individuare correttamente le responsabilità di quanto accaduto, di quanto accade e di quanto deve ancora accadere, perché, sia chiaro, la situazione assurda venutasi a creare non è causa del fato, ma imputabile a persone ben precise. Alcuni signori devono tenere ben presente che, per via del lavoro che svolgono e del ruolo che rivestono, hanno una notevole influenza sulla vita e sulla qualità della stessa di decine di migliaia di persone e delle loro famiglie. Non sarà più concesso loro di scherzare con le vite altrui: questa vergogna deve finire.