Dopo l’ENI anche la Transunion Petroleum decide di trivellare al largo delle coste siciliane


E dopo l’ENI e le sue concessioni D33 BR AG e D28 BR AG ecco qui la Transunion Petroleum che decide di trivellare anche lei al largo delle coste di Sicilia.

Notare la vicinanza ad acque protette e alla costa.

Si tratta della concessione D361 CR TU, il cui termine ultimo per presentare osservazioni è il giorno 13 Luglio 2013. Vogliono fare anche qui esplorazioni con tecniche air-gun e poi la trivellazione di un pozzo esplorativo.

Il testo è qui ed è stato redatto dagli amanti del mare della Sicilia Valentina Negri, Angelo Ricciato, Alessandro Criscenti ed approvato da Raffaele Di Cuia.

L’area si estende per circa 500 chilometri quadrati in totale ed è in acque che variano dai 66 agli 800 metri: quindi anche qui si tratta potenzialmente di acque profonde.

La distanza dalla costa è ridicola, sono circa 7-8 chilometri da riva e nelle strette vicinanze dell’area protetta ITA 050001, Biviere di Macconi di Gela.

Aree protette nelle vicinanze? Non possono mancare:

  1. “Zona del Lago di Biviere ultimo resto della palude caratterizzato da rive fatte di canneti e con qualche isolotto rifugio di ricchissima avifauna in Comune di Gela”;
  2. “Dichiarazione di notevole interesse pubblico del tratto di costa di Contrada Branco Piccolo sita nel Comune di Ragusa”;
  3. “Territorio comprendente il Fiume Irminio e zone circostanti nei comuni di Scicli Ragusa Modica e Giarratana”;
  4. “Proroga del vincolo di immodificabilità temporanea dell’area degli ambienti costieri in prossimità di Sampieri ricadenti nei territori comunali di Scicli e Modica”.

Ci sono zone di ripopolamento ittico, la GSA16, ci sono tartarughe marine, c’è la posidonia oceanica a 13 chilometri di distanza e questo è veramente grave: la posidonia oceanica è una delle specie più importanti del mare ed è protetta da una serie di convenzioni europee, italiane.

Sono veramente folli.

Anche qui, come sempre, è tuttapposto.

Io non ho più tempo di questo, ma spero che chi vive lì si renda conto che queste sono cose irreversibili e che è veramente folle trivellare cosi vicino alla costa, in acque profonde, e con cosi tanta ricchezza naturale e marina.

Fonte: dorsogna.blogspot.it

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