Nuovo mega-centro commerciale: adesso l’Amministrazione comunale monitori la situazione e sia pronta ad intervenire


Il nostro socio Mario Di Giovanna ha espresso ieri la sua opinione, qui di seguito riportata, in merito all’approvazione in Consiglio comunale del progetto con la variante per la realizzazione del centro commerciale Forum in contrada Tabasi.

Fama di loro il mondo esser non lassa

Ieri (22 maggio 2013, n.d.r.) con l’approvazione della Variante che permetterà la costruzione del più grande centro commerciale della Sicilia Occidentale a Sciacca, si è di fatto decretata una scelta urbanistica importante che favorirà le grandi accentramenti commerciali a scapito dei piccoli esercizi di vicinato.

Probabilmente la nostra città nel giro di pochi anni somiglierà ai sobborghi di Catania e Palermo. Si desertificato i centri storici delle grandi città, figuriamoci quello che succederà a Sciacca.
E’ prevalsa la mentalità di chi pensa che lo sviluppo della nostra città passi attraverso megacentri commerciali, varianti e consumo di nuovo territorio e non attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, degli esercizi di vicinato e degli artigiani ed uno sviluppo urbanistico regolato.
Ne prendo atto e spero francamente che Sciacca riesca a sopravvivere anche a questo.

Devo dare atto però ai consiglieri comunali che di questa operazione si sono assunti la responsabilità mettendoci la faccia,discutendo e votando favorevolmente in aula.
Questa è una grande novità per la nostra città dato che le maggiori scelte urbanistiche che hanno segnato il nostro territorio, per ignavia dei consiglieri di allora sono spesso stati demandati ai commissari della regione.

Devo invece sottolineare il comportamento di quei 14 (su 30) consiglieri che ieri hanno disertato l’aula, grazie al loro comportamento una parte della città, in un momento storico del proprio sviluppo, è rimasta senza voce.

Comportamento antico quello di non esporsi e seguire il flusso, tanto antico che un nostro antenato illustre ne fece dei celebri versi che vale la pena ricordare:

Ed elli a me: «Questo misero modo
tengon l’anime triste di coloro
che visser sanza infamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
delli angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli».

E io: «Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?».
Rispuose: «Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidiosi son d’ogni altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa».

[Dante Alighieri – Divina Commedia / Inferno / Canto III (XIV Secolo); n.d.r.]

Fonte: mdigiovanna.blogspot.it

La nostra Associazione condivide le considerazioni di cui sopra e si augura che l’Amministrazione comunale sia particolarmente vigile nei prossimi mesi e anni, che eserciti un monitoraggio costante dell’impatto del nuovo insediamento sul tessuto commerciale esistente, soprattutto per quanto riguarda gli esercizi di vicinato, data la forte incidenza che su essi avrà, e che soprattutto sia pronta ad intervenire con adeguati strumenti di correzione allorquando necessario. Infatti, in un contesto poco dinamico come quello del nostro territorio, è evidente che, a parità di spesa, gli acquisti effettuati presso il nuovo centro commerciale dovranno essere distolti dagli acquisti che si effettuano negli esercizi oggi esistenti. Veramente non vorremmo che, a fronte della creazione di qualche nuovo posto di lavoro, tante famiglie di nostri concittadini si ritrovassero nella condizione di dover chiudere bottega.


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