Giornata Mondiale del Rifugiato 2013


Culti e culture, musiche e cibi, colori e sapori in dialogo

Sabato 22 giugno si è conclusa la ”tre giorni di iniziative in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato”, istituita nel 2000 per ricordare le condizioni di milioni di persone, in tutti i continenti, costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro famiglie a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani e conflitti.

– Il 20 giugno nel Villaggio Trieste di Montevago, un incontro interreligioso ha visto la partecipazione di Yusuf ‘Abd al-Hady Dispoto, imam rappresentante della CO.RE.IS Comunità Religiosa Islamica della Regione Sicilia, Pastore Antonella Lombardo della Chiesa “Gesù vive “ di S. Margherita di Belice, Padre Emanuele Casola, parroco in Montevago, Luis Voter, Pastore della Comunità avventista e il Sindaco di Montevago Calogero Impastato. Il dialogo è stato centrato sul significato dell’Accoglienza per riscoprire il valore dell’essere umano negli aspetti essenziali del proprio culto. In un tempo improbabile di crisi ecologica, economica e spirituale, l’invito all’unità nella diversità diventa un fattore imprescindibile. L’incontro è stato accompagnato da canti e musiche, lingue universali che hanno dato concretezza al proposito condiviso di festeggiare insieme le ricorrenze dei diversi culti.

– Venerdì 21 giugno , nel campo sportivo comunale di S. Margherita di Belice, il gioco ha messo in contatto cittadini italiani e stranieri residenti nei Comuni di Montevago e S. Margherita di Belice; la triangolare è stata introdotta dal Sindaco Valenti e da Lucia Iuzzolini, tutor regionale dei Progetti S.P.R.A.R. (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) attivi in Sicilia e si è conclusa con la vittoria partecipata delle “Vecchie glorie”.

– Sabato 22 giugno, nel 1° Cortile del Palazzo Filangeri Cutò di S. Margherita di Belice, in un clima di riflessione e forte condivisione, ragazzi e ragazze provenienti da diversi paesi ed ospiti nelle strutture gestite dalla Coop. Sociale “Quadrifoglio”, hanno animato il tardo pomeriggio con canti, musiche, poesie, video e cibi tradizionali, risvegliando i sensi e dando valore e visibilità alla ricchezza interculturale del territorio belicino.

Graziella Manno

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.